I giudici sovietici (dei tuffi) sono accusati di falsare i voti

I giudici sovietici (dei tuffi) sono accusati di falsare i voti Dal responsabile della selezione Usa I giudici sovietici (dei tuffi) sono accusati di falsare i voti Montreal, 22 luglio. Ancora un motivo d'Imbarazzo per la delegazione sovietica: dopo il clamoroso caso di Boris Onishcenko, il pentatleta che aveva tentato di alterare I risultati di scherma truccando la sua arma, ecco Tom Gompf — direttore della squadra americana di tuffi — accusare funzionari sovietici di averlo avvicinato per tentare di «addomesticare» le gare olimpiche dal trampolino. Gompf ha dichiarato all'Associateci Press che gli venne discretamente suggerito un accordo in base al quale i russi avrebbero ottenuto l'appoggio americano in sede di voto alla loro tuffatrice Irina Kalinina, in cambio del¬ l'appoggio sovietico al tuffatore statunitense Phll Boggs. Il racconto del delegato Usa è preciso: «In toni molto chiari e pacati, mentre ci veniva servito del cognac — ha raccontato il tecnico americano — qualcuno di cui non farò il nome disse che sarebbe stata una vergogna se una buona tuffatrice come la Kalinina fosse stata rovinata alle Olimpiadi dai vecchi "barbagianni" che la Commissione internazionale dei tuffi mette in giuria. Al tempo stesso, dissero che sarebbe stata una vergogna se la stessa cosa fosse successa a Boggs. E aggiunsero: Tom, slamo molto preoccupati per la possibi- lità che a vincere medaglie siano le persone sbagliate. Non c'era in verità molto da aggiungere: sarei stato nuovamente uno dei giudici come già alle Olimpiadi di Monaco. In quell'occasione ... „,„„„. ebbl come c°mPa3"° di ««<"«<> uno dei loro maggiori personaggi. Evidentemente si erano fatti l'impressione che avrei potuto concludere l'accordo per conto degli americani». Nella realtà, il giudice sovietico Anatollj Lariushkin è sempre stato piuttosto tirato nei voti espressi sui tre tuffatori ameri- cani, mentre l'americano Wirt Morris ha fatto altrettanto con i sovietici. (Ap)

Persone citate: Boggs, Boris Onishcenko, Irina Kalinina, Tom Gompf, Wirt Morris

Luoghi citati: Monaco, Usa