Sollievo per la fine della siccità (I'Italia è stata la meno colpita) di Bruno Ghibaudi

Sollievo per la fine della siccità (I'Italia è stata la meno colpita) Mentre gli esperti prevedono "persistente tempo buono,, Sollievo per la fine della siccità (I'Italia è stata la meno colpita) Roma, 22 luglio. Benedetto anche il maltempo, quando serve a mitigare l'arsura di una siccità come quella che la Pianura Padana sta ormai soffrendo da molte settimane. In sole dodici ore, e cioè dalle 20 di ieri alle 8 di stamattina, sono caduti 27 mm. di pioggia a Torino Caselle, 12 a Torino Bric della Croce; 38 a Bergamo; 31 a Brescia, 18 a Bolzano; 39 a Vicenza; 25 a Padova; 23 a Verona; 29 a Treviso; 42 a Venezia Tessera e 33 a Genova. Quantitativi notevolissimi su tutta l'area Padana, insomma, tanto da costringere il servizio meteorologico dell'Aeronautica ad avvertire la Protezione civile per le prevenzioni più opportune. La situazione meteorologica sta però evolvendosi con molta lentezza e il maltempo persisterà quindi ancora per qualche giorno. Sulla Pianura Padana, i miglioramenti potranno manifestarsi solo a partire da domani. La perturbazione sta ora trasferendosi verso il centro, e domaj ni raggiungerà le regioni me\ ridionali, dove persisterà più | a lungo. Per i prossimi due o tre giorni, il tempo sarà brutto su quasi tutto il Meridione, con temporali, rovesci improvvisi, forti raffiche di vento e anche grandinate. I benefici sulla Pianura Padana si sono fatti notare fin da stamattina. A Boretto, nel Reggiano, il livello del Po è salito di 16 cm; a Cremona di 58. La siccità ha dunque le ore contate? « Non penso che le piogge di questi giorni, anche se sicuramente vantaggiose, saranno risolutive — ha detto il col. Gino Todisco, capo della sezione previsioni a breve termine del servizio meteorologico —. A questo periodo di maltempo subentrerà una fase persistente di tempo buono e con scarse precipitazioni, come accade d'estate ». Le piogge di queste ore servono comunque ad interrompere la tensione e le paure degli agricoltori. In questa pausa, sì può perfino tentare un primo bilancio dei danni alle colture e al bestiame. Negli ambienti della Con/agricoltura e del ministero dell'Agricoltura, si dice però con molta franchezza che le conseguenze della siccità sono state sopravvalutate, o per imitazione di quanto stava accadendo all'estero o per favorire speculazioni dì vario genere sui foraggi e sulle carni. La realtà italiana è infatti assai diversa da quella francese e da quella tedesca: in Francia i danni più gravi sono accaduti in Normandia e in Bretagna, dove le piogge poco abbondanti ma piuttosto persistenti mantengono i pascoli verdi per tutto l'anno. Con l'aiuto di una concimazione adeguata, gli allevatori di queste regioni possono quindi nutrire per molti mesi gli animali con foraggi freschi. In Italia i prati-pascoli sono invece limitati e stanno gradualmente scomparendo per lasciar posto alle colture di mais. Il foraggio verde ha quindi una funzione limitata nell'alimentazione del bestiame; le nostre colture hanno caratteristiche assai diverse. > Inoltre, la Pianura Padana possiede una rete irrigua i molto ramificata, che risale I al XVI secolo ed è dovuta ! a Leonardo da Vinci. Può contare anche sulle riserve dei bacini naturali (Lago Maggiore, lago di Como, lago di Garda e lago d'Iseo) e su quelli artificiali dell'Enel. Tutte cose che gli altri Paesi europei colpiti dalla siccità non possiedono. I danni per la nostra agricoltura, e in particolare per quella della Pianura Padana, sono stati perciò più limitati che all'estero. La preoccupazione di agricoltori e allevatori è scaturita dai danni già constatati ma soprattutto da quelli temuti per il prossimo futuro. I primi, secondo le stime degli esperti sono quantizzagli. Il secondo sfalcio del foraggio è andato perduto in tutta la Pianura Padana. Il raccolto del mais (la Pianura Padana fornisce l'80 per cento di tutta la produzione nazionale) ha mediamente subito una perdita del 10 per cento sulle previsioni. In quanto alla bietola, in alcune plaghe (Alessandrino, Oltrepò Pavese e alcune zone dell'Emilia-Romagna) la mancanza d'acqua ha danneggiato la maturazione; il j grado zuccherino sarà più elevato ma il minor peso non sarà compensato dal saccarosio in più. Nelle altre zone della Pianura Padana, la coltura delle bietole sembra non aver risentito troppo della siccità. I danni incidono comunque soltanto per il 3-4 per cento sul raccolto totale. II grano non ha praticamente sofferto, anche se il raccolto farà registrare un lieve calo rispetto all'anno passato, del resto compensato sul piano nazionale dagli abbondanti raccolti dell'Emilia Romagna. Circa la fruttra, le piogge di questi giorni dovrebbero eliminare qualsiasi conseguenza negativa. In quanto all'uva, se il tempo secco fosse continuato si sarebbe potuto prevedere ottim.o vino ma poca vendemmia. Prima di allora, dicono sempre gli esperti, la vite ha tempo di riprendersi. Per il bestiame, molti allevatori hanno avuto la sorpresa di veder raddoppiare il prezzo del foraggio fresco (da 4500 lire il quintale ad 8500 in più). Qualcuno è andato a comprarlo perfino in Svizzera. Il prezzo del mais si è invece mantenuto nei limiti della normalità. E questo conta molto, la base dell'alimentazione del nostro bestiame è infatti il mais. Quella che ha maggiormente spaventato gli allevatori è stata comunque la paura per le conseguenze dei prossimi mesi. Si temeva che dopo il grano non si potesse coltivare quel tipo di mais raccolto prima della maturazione e utilizzato solo come foraggio verde. Le piogge di queste ore possono però scongiurare il pericolo. Le preoccupazioni per i prossimi mesi hanno spìnto numerosi allevatori a far macellare capi dì bestiame che in condizione normali sarebbero stati ancora risparmiati. Si è trattato di macellazioni piuttosto limitate, dicono ancora gli esperti, e la conferma indiretta viena dal fatto che nelle prime settimane di luglio il prezzo delle carni bovine ha subito flessioni piuttosto contenute. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Alessandrino, Bric, Gino Todisco, Leonardo Da Vinci, Oltrepò Pavese