Passo avanti del basket azzurro battuti i ceki senza entusiasmi

Passo avanti del basket azzurro battuti i ceki senza entusiasmi Qualche miglioramento dall'esordio con gli Usa Passo avanti del basket azzurro battuti i ceki senza entusiasmi Il risultato non è mai stato in discussione - Soddisfacente rendimento in difesa, ma deficitarie le manovre offensive - Meneghin a mezzo servizio (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 21 luglio. Vittoria abbastanza netta, decisamente importante, ma poco gloriosa e per niente affascinante. I giganti azzurri hanno battuto la Cecoslovacchia per 79 a 69 e possono ancora far conto di mettere piede in finale: bisogna però dire subito che non hanno prò-' prio divertito il pubblico né interessato i giornalisti, bisogna confessare che oer tutto il secondo tempo in tribuna stampa abbiamo tenuto d'occhio soprattutto i televisori installati sui tavoli, preferendo alle noiose immagini offerte in diretta da questo incontro quelle, ben più emozionanti, regalate, sul teleschermo, dai pallavolisti di Polonia e Cuba, impegnatissimi al quinto set di una sfida esaltante. L'Italia fa un passo avanti nella classifica del torneo olimpico, e questo conta. E' importante però anche precisare che la squadra è ben lontana dal suo rendimento ottimale, che oggi ha fatto segnare progressi soltanto in difesa, mentre In attacco si sono ancora sbagliati molti tiri, persi molti palloni, e si è ancora accusato un notevole affanno. La squadra non può per ora contare sull'apporto completo di Meneghin, presente oggi in campo con una ginocchiera a proteggere la gamba sinistra, che continua a dolergli, ma utile soltanto sotto il proprio canestro, mai veramente efficace nelle azioni offensive. Il miglior realizzatore dei nostri è stato Marzorati, brillante in contropiede ma sempre troppo egoista, sempre non del tutto lucido nel lavoro di regìa. Il punteggio non ha offerto incertezze, una sola volta gli azzurri sono stati in svantaggio (4-5 dopo due minuti e mezzo di gioco), una sola volta si oono fatti pareggiare dai cecoslovacchi (22-22 al 13'). Al termine del primo tempo l'Italia aveva già sei lunghezze di margine, 4034, cresciute poi nella prima fase della ripresa, la migliore dell'Incontro per i nostri, sino a 15, massimo vantaggio (54-39 al 7'). A forza di errori, di • pasticci », siamo anche riusciti a far diventare non dei tutto tranquillo il finale, quando I cecoslovacchi si sono portati a cinque punti (6368), ma, per fortuna, In questa partita così monotona, senza ritmo, senza brio, il successo non è stato messo in discussione. Tra i cecoslovacchi, numerosissimi gli errori di tiro. Nel primo tempo la loro media di realizzazione era addirittura sul 30 per cento, davvero misera. Si distingueva, in questa specie di « eiapa-no », il potente ma confusionario Jiri Posplsil, ventisei anni, due metri, famoso perché in passato è stato anche estromesso dalla Nazionale cecoslovacca per il suo eccessivo amore per le bevande alcooliche. Dicono che da un palo d'anni Posplsil si è ravveduto, o per lo meno ha limitato i consumi; sta di fatto, pe- rò, che il suo rendimento in campo è sempre imprevedibile: l'impegno è massimo, ma la mira non sempre è precisa. Oggi era in giornata storta, e le cifre lo dimostrano: Posplsil ha fatto centro soltanto quattro volte su quindici tentativi (addirittura solo 1 su 9 nel primo tempo). Limitato anche, tra i cecoslovacchi, l'apporto di Zdenek Dousa, il gigante con la barba, noto nel basket europeo più per il suo matrimonio che per le sue doti di giocatore. Dousa, che oggi ha realizzato 6 punti, ha sposato infatti Hana Jarosova, una delle cestiste più alte e più belle del mondo. Una coppia rara: lui misura m. 2,12, lei 1,94. Zdenek ed Hana sono quasi sicuramente i coniugi più alti del mondo. Hanno giocato a basket fin da bambini, come statura impone, e da parecchi anni entrambi hanno posto fisso In Nazionale, ma solo questi Giochi di Montreal hanno consentito loro di fare una trasferta « di lavoro » insieme. Infatti la Cecoslovacchia si è qualificata per le Olimpiadi del canestro sia con la squadra femminile sia con quella maschile, e l'accoppiata è riuscita proprio in extremis: perché, mentre le cestiste avevano da tempo ottenuto il diritto al viaggio in Canada (sono vice-campioni del mondo), i cestisti hanno dovuto strappare la qualificazione nel torneo preolimpico di Hamilton, a fine giugno. Il signor Dousa ha cosi potuto partire per Montreal insieme alla signora, e adesso i due sono diventati una attrazione nel Villaggio olimpico: prima e dopo pranzo i maxi-coniugi se ne vanno a passeggio, mano nella mano (anzi, manona nella manona; e tutti si girano a guardarli, a testa in sù. I più curiosi — o più maligni — si domandano subito se quei due stanno vicini anche di notte, come sarebbe logico, trattandosi di marito e moglie, e come sarebbe consentito anche dal nuovo regolamento del Villaggio olimpico, che ora ha abbandonato le divisioni fra uomini e donne negli alloggiamenti. I più riflessivi, però, fanno subito una considerazione: è impossibile la ■ convivenza olimpica » per una coppia del genere, visto che i letti del Villaggio (tutti rigorosamente a una piazza) sono così ridotti da mettere già in difficoltà un gigante (o una gigantessa) senza partner. Quindi, se la coabitazione c'è, è sicuramente scomodissima, per Zdenek ed Hana. Il torneo di basket sta offrendo una serie di partite, di personaggi, per molti aspetti interessanti. Difficile prevedere cosa può saltar fuori da uno o dall'altro incontro, visto che si alternano gare entusiasmanti ad altre decisamente deludenti. Italia-Cecoslovacchia, purtroppo, apparteneva a quest'ultima categoria, bisogna prendere per buona soltanto la vittoria e sperare che domani gli azzurri contro la JuI goslavia, nell'incontro che deci! derà praticamente sul nostro accesso alla fase finale, quindi alla possibilità di conquistare una medaglia, sappiano portare più su II livello del loro rendimento, sia sul piano collettivo che su quello individuale. La Jugoslavia ha dimostrato nei giorni scorsi d'essere tornata a vertici piuttosto alti, teme comunque il confronto con l'Italia, che nel torneo preolimpico di Edimburgo seppe cogliere un risultato clamoroso, dal quale soltanto adesso gli slavi si sono psicologicamente ripresi. Bisognerà vedere se faremo il bis, certamente non è facile, come anche le statistiche dimostrano, dato che negli ultimi nove anni siamo riusciti una sola volta, proprio a Edimburgo, a battere questi « cari nemici » di Jugoslavia. Certamente, sarà importante il nostro rendimento difensivo, e da questo punto di vista bisogna dire imche la partita co nla Cecoslovac chia ci fa bene sperare. Se, in . fatti, i cecoslovacchi son ostati rtanto imprecisi nel tiro questo | cè, almeno in parte, merito della | inostro difesa, molto aggressiva, smolto adesiva, e dunque capace rdi far soffrire chiunque. ! dAntonìn Tavaroj7Ì I c^nton'° • ' 1 zl I es Montreal. Il canestro di Serafini contro l'Egitto ritirato (Tel.)

Persone citate: Hana Jarosova, Jiri, Marzorati, Meneghin