Inquinamenti attorno a noi

Inquinamenti attorno a noi Inquinamenti attorno a noi Tutta la scienza è in fermento, anche quella che riguarda l'inquinamento. Ne ho parlato all'Istituto Zooprofilattico di Palermo. Il problema dell'inquinamento riguarda uomini e animali: non c'è separazione, anzi embricatura, mutuo interesse. Uno dei fatti più recenti è l'aver individuato la causa del tarantolismo o inquietudine agitatoria propria di chi soggiace all'inquinamento da piombo. E' dovuto ad una eccessiva formazione di adrenalina e lo si vede attraverso le « spie urinarie » dell'adrenalina — l'acido omovanillico e l'acido vanilmandelico — che aumentano di cinque volte. Donde deriva il piombo? Oltre che dagli inquinanti atmosferici, anche dalle tubature delle case e dai colori di piombo che vengono dati alle pareti. Altro fatto nuovo è l'inquinamento da cadmio. Questa volta si tratta di inquinamento marino: le ostriche possono contenere cadmio nella stagione estiva perché con il caldo ne assorbono di più. Gli inglesi sogliono dire che le ostriche possono ospitare il cadmio nei mesi senza r: infatti nella loro lingua solo maggio, giugno, luglio e agosto sono senza l'r. Un altro progresso nel settore riguarda l'ozono. Si sa che questa molecola deriva da ossidi nitrosi, idrocarburi cancerogeni, perossiacetilnitrati. Devono intervenire i raggi solari, ultravioletti, perché si formi l'ozono. Ebbene, si è visto che questo ha un'azione irritante sui bronchioli e sugli alveoli che a questi sono appesi come grappoli d'uva. Essi reagiscono all'irritazione fabbricando una lunga serie di enzimi tra cui quelli respiratori come il citocromo C. Dunque l'organismo è in grado di attuare difese sistematiche pronte ed efficaci. Altra novità, le sostanze plastiche biodegradabili. E' stato aggiunto ad esse lo Stay Grade — la cui formula è segreta — che assorbe gli ultravioletti i quali disgregano le sostanze plastiche nello spazio di 30-90 giorni. Dunque non avremo un mare coperto di plastica come si temeva. Sempre riguardo al mare, ferve la disputa sul valore da assegnare all'elemento bacterium coli come indicativo del grado di inquinamento. V'è chi — come l'Istituto di Igiene dell'Università di Pisa — ha suggerito in sua vece i virus dei batteri o batteriofagi, che vivono più a lungo e sono indicativi anche di un inquinamento remoto. Nell'Università del Maryland si dà valore anche al rapporto coli/streptococchi come indicativo del rapporto inquinamento umano-inquinamento animale dell'acqua. Insomma, si cercano nuovi indici ma non si trovano. E' lo stesso fenomeno che si verifica per l'inquinamento atmosferico, ormai si è pensato di adottare l'anidride solforica come test ed è diffìcile cambiare. Estremamente importante la possibilità offerta da tre organizzazioni internazionali che dispongono di 330.000 libri e 600.000 microfilm. Esse possono dare risposte informative sull'inquinamento. Le organizzazioni sono: il Tire (Toxicological Information Responsi' Center), il Toxline e il Medllne. Nel campo dei pesticidi si lavora con alacrità perché quelli esistenti (il Ddt è bandito da un pezzo) non soddisfano. Si calcola che per trovare un buon pesticida occorra una decina d'anni e preparare circa 10.000 composti-prova con una spesa di 8 miliardi. Infine l'inquinamento da centrale atomica. Qualcuno afferma che se usassimo il carbone come combustibile difenderemmo più radiazioni delle centrali atomiche. Un computo fatto in Svizzera dimostra che le persone che vivono in una zona dove opera una centrale atomica non hanno ragione di temere — statistiche alla mano — alcun tumore da radiazione. Ma la paura maggiore oggi non è tanto nelle centrali atomiche per se stesse ormai collaudate, ma per il plutonio che costituisce il prodotto finale dell'uranio usato in dette centrali. Il plutonio ha una vita media di 24.000 anni e ne basta una quantità grande come un'arancia per distruggere il genere umano. L'energia che per ora si ricava dalle centrali atomiche è un centesimo rispetto a quella che deriva da altre fonti. Carlo Sirtori

Persone citate: Carlo Sirtori

Luoghi citati: Maryland, Palermo