I lettori discutono

I lettori discutono I lettori discutono Chi sono i vincitori dei "Premi Torino" Su "La Stampa" del 17 luglio l'annuncio della consegna dei «Premi Torino 1973» era incompleto. Essi sono slati consegnati martedì 13 nella sede della Società Ingegneri e Architetti di Torino. Sono la ricompensa che una Commissione formata da personalità rappresentanti i più autorevoli ambienti culturali della città consegna ogni due anni a persone o enti torinesi che si siano particolarmente distinti nel campo delle opere del pensiero (classe A), nelle iniziative e realizzazioni tecniche (classe B), nelle opere di interesse ed utilità pubblica (classe C). I vincitori di questa tornata sono: nella classe A, il prof. Franco Levi del Politecnico di Torino studioso e realizzatore di fama internazionale nel campo dell'ingegneria civile: nella classe B, l'Impresa di costruzioni ing. Rccchi, autrice di opere di grande prestigio realizzate in Italia e all'estero; per la classe C, il Parco Nazionale del Gran Paradiso di cui si vuole riconoscere l'esemplare contributo in terna ecologico. Un premio straordinario alla memoria è inoltre slato conferito al grande architetto reccntemcnle scomparso Carlo Mollino, autore del Nuovo Teatro Regio. Società Ingegneri e Architela di Torino l danni d'un blocco agli scatti d'anzianità Ritengo che il prospettato blocco degli scatti di anzianità per stipendi « alti » (il blocco della scala mobile, passi) sia frutto (per dirla eufemisticamente) di faciloneria. II suddetto blocco avrebbe le conseguenze che elenco: a) colpirebbe una larga fascia (più larga di quanto gli inventori della bella pensata mostrano di ritenere) di « vecchi » lavoratori venuti dalla gavetta, che costituiscono il nerbo produttivo delle aziende; b) i suddetti « vecchi » tirano avanti in mezzo all'assenteismo dei giovani con la prospettiva di un'onesta carriera economica; senza la carota, l'asino si ferma; c) molti dei suddetti « vecchi », pur non avendo raggiunto il limite per il definitivo collocamento a riposo, hanno, tuttavia, maturato il diritto alla pensione; senza prospettive di miglioramento economico, non si vede perché non dovrebbero mettersi in pensione anticipata; d) molti di essi hanno votato a sinistra; non vorrei che si verificasse un riflusso verso destra. Ad eliminazione di ogni possibile equivoco, preciso che sono dirigente in un ente di diritto pubblico c che il mio stipendio è al di sopra delle conseguenze di qualsiasi blocco. Se scrivo la presente è perché sono seriamente preoccupato da quanto ho detto nei punti b) e e). Se togliete i « vecchi » costringendoli a mettersi in pensionp anticipata o, comunque. •' ralizzandoii, con la voglia votare che hanno i giovani manderà avanti il lavoro? Naturalmente, mi preoccupa anche molto il punto d). Ho sentito moltissimi mici collaboratori minacciare seriamente le dimissioni dai sindacati democratici e la loro iscrizione al sindacato fascista. Avi'. Dr. Al/redo Galli, Roma Le prove mediche Osservando le vetrine di parecchie librerie, anche fuori di Roma, ho notato come l'ultima pubblicazione dello scrittore Ruesch « Imperatrice nuda » sia tanto rapidamente scomparsa, il che non è un fenomeno usuale, dato che si espongono libri anche di gran lunga anteriori a questo. Perché questo? Si vuole forse tenere all'oscuro la maggioranza delle persone di quanto avviene nei laboratori? Si vuole negare la possibilità di sapere come i medicinali, destinati all'uomo, vengono sperimentati? E' indubbiamente sgradevole per certi ricercatori che il pesante velo che circondava certa «medicina» sia stato lacerato e abbia permesso a tutti di vedere cosa a volte esso celava, cioè barbarie e avidità di danaro, ed è anche «comprensibile» che si sia tentato di rappezzare alla meglio quello squarcio tanto fastidioso per chi voleva «lavorare in pace» (sono parole di uno sperimentatore). Ma da questo comportamento risulta ancora più evidente la violenza che si perpetra, e si vuole continuare a perpetrare, verso i cittadini, negando loro la libertà d'informazione su ogni argomento che può interessarli, o che, come questo, li riguarda molto più da vicino di quanto non possa sembrare. Maria Luisa Condeni De Felice, Roma

Persone citate: Carlo Mollino, De Felice, Franco Levi, Ruesch

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino