Lalle, campione di stile nordico

Lalle, campione di stile nordico È stato Punico ranista italiano ammesso alla finale Lalle, campione di stile nordico (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 20 luglio. (c. eh.) E' romano, ma ha lo aspetto ed il temperamento di uno svedese. Giorgio Lalle, 19 anni (è nato il 4 marzo '56, sotto il segno dei Pesci), è il miglior esponente dell'ultima generazione dei nuotatori azzurri. Pur essendo giovane, il ranista della Nazionale ha già alle sue spalle una carriera lunghissima: nuota infatti dal 1965, anno in cui i genitori lo portarono al Centro addestramento del Coni a Roma, un poco perché desideravano che imparasse a nuotare, un poco perché, molto magro, era di salute piuttosto cagionevole ed aveva bisogno di rinforzarsi. L'ambiente della piscina piacque subito a Lalle e anche I metodi di allenamento, per altri noiosi e stressanti, non gli davano fastidio, anzi, rientravano perfettamente nella sua mentalità. Cosi ce lo descrissero ai Campionati italiani di Livorno, tre anni fa, quando il ragazzo romano sali alla ribalta conquistando il suo primo titolo tricolore, Ivan Zuber, che fu II suo primo allenatore nella squadra della A.S. Roma, disse: « E' un ragazzo eccezionale, dotato di una costanza e di una voglia di arrivare che ho trovato solo in pochi fra gli atleti che sono passati sotto i miei occhi. Ha solo bisogno di acquistare maggior potenza, e diventerà certamente un campione ». Zuber non si sbagliava, e, del resto, non rischiava molto puntando sul giovane, che aveva tutte le caratteristiche per diventare ben presto il miglior ranista italiano. Molto alto, longilineo, con il passar del tempo Giorgio Lalle si è irrobustito, trasformandosi in un atleta dal fisico imponen¬ te (ha raggiunto m. 1,93 di altezza). L'aumento della potenza gli ha consentito di inserirsi quasi immediatamente tra I migliori specialisti europei. Dopo aver conquistato sei titoli italiani, un sesto posto ai Campionati europei di Vienna nel '74 e l'ottavo al Campionati mondiali di Cali nella passata stagione, si è Inserito definitivamente nella élite della sua specialità in primavera, quando a Minsk, nel corso del meeting delle • Sei Nazioni », ha portato il primato italiano a I'05"17, sesta mondiale prestazione dell'anno sui 100 rana. Con questo risultato Lalle si è presentato a Montreal fiducioso di entrare almeno In finale. Nelle qualificazioni, l'azzurro ha dato un brivido a quanti speravano in lui (e, primo, l'allenatore federale Rubi Dennerlein), ottenendo solo II sedicesimo tempo, cioè l'ultimo per andare in semifinale. Ieri sera, Giorgio si è ampiamente riscattato, con una gara che lo ha portato a limare il record italiano (1'04"35) e ad ottenere il quinto tempo assoluto e II passaggio In finale. Forse l'unico Inconveniente del suo temperamento è proprio questo: Lalle non riesce ad impegnarsi al massimo quando la gara non è importantissima. In batteria sapeva di avere la qualificazione a portata di mano e non è riuscito a concentrarsi come avrebbe dovuto. Ma la freddezza, nella maggior parte delle occasioni, può anche essere un'arma utile. Lalle ha voluto che papà e mamma partissero da Roma per venire a Montreal per vederlo gareggiare. Segno che nella sua mente c'è un piano ben preciso e la convinzione di poter ottenere un ottimo risultato.

Persone citate: Dennerlein, Giorgio Lalle, Ivan Zuber, Lalle, Zuber

Luoghi citati: Livorno, Minsk, Montreal, Roma, Vienna