Provincia, pericolo di blocco economico

Provincia, pericolo di blocco economico Cronica mancanza di soldi Provincia, pericolo di blocco economico Il presidente Salvetti e l'assessore Gattini a Roma per chiedere sussidi - Oggi ultima riunione Un anno di vita della giunta provinciale pci-psi senza i tradizionali consuntivi dell'attività svolta: le difficoltà di bilancio sono sempre il freno principale all'attività dell'ente, costretto a limare tutte le spese. Venerdì il presidente Salvetti e l'assessore alle finanze Gattini s'incontreranno a Roma non i componenti della Commissione centrale per la finanza locale. Sarà esaminato il bilancio preventivo '76 ( 73 miliardi di deficit) per ottenere un mutuo per il ripianamento del disavanzo. «Se non otterremo finanziamenti adeguati — ha detto Gattini —, se a Roma non ci garantiranno il pagamento delle spettanze arretrare (37 miliardi per gli ultimi tre anni), a settembre rischiamo la paralisi». Le anticipazioni di cassa per la Provincia ammontano nel '76 a 55 miliardi che ((costano», per gli interessi, 11 miliardi. :<A ottobre — dice Salvetti — ci attendono le scuole e l'attività nei comprensori». I ritardi nei pagamenti, la dilatazione della spesa pubblica e la richiesta di nuovi servizi rendono sempre più difficile l'attività della Provincia. La giunta, in un comunicato, lamenta l'inadeguatezza dei finanziamenti: 37 mila lire per ogni studente su un costo annuo di 250 mila, 300 mila lire per ogni chilometro di strada provinciale a fronte di una spesa di 2 milioni. Nella seduta di ieri — la penultima prima della pausa estiva —, il Consiglio non ha affrontato il problema finanziario in attesa delle decisioni romane. Maggioranza e opposizione si sono scontrate sulle «comunicazioni» che fa ogni volta il presidente e in particolare sulle «commemorazioni»: secondo 1 democristiani e i liberali, «troppe ed estremamente par¬ ziali». L'occasione è stata data dalla rievocazione fatta da Stlvetti dell'inizio della guerra civile spagnola (18 luglio 1936). Il discorso si è allargata ai problemi della libertà nella Spagna di oggi. Il de Brustia ha chiesto allora perché non si sono ricordati «gii operai che hanno scioperato in Polonia e che ora affrontano V. tribunale e il carcere». Brizio (de) ha aggiunto: «Le continue commemorazioni del presidente finiscono di essere estremamente parziali perché non toccano tutta la problematica, ma soltanto una parte. Il presidente dovrebbe essere al di sopra della coloritura della giunta». Arrigo (pli): «Troppe commemorazioni a senso unico: o si ricorda tutto o nulla». Il Consiglio si è poi occupato di un incidente stradale in cui è rimasta uccisa una bimba, Elisabetta B., ospite dell'Istituto psicopedagogico del Mainerò, in soggiorno a Diano Marina con un «gruppo famiglia». La piccola, il 13 luglio, è sfuggita per un attimo a due educatrici ed è stata investita da un'auto: è morta all'ospedale di Pisa tre giorni dopo. L'inchiesta ha accertato che non vi sono responsabilità delle due educatrici. L'incidente ha comunque riproposto 11 problema del Mainerò di cui si dovrebbe parlare oggi dopo un'interpellanza del de Puddu. E' infatti stata presentata una delibera secondo la quale nel '76 si spenderà per ognuno dei 29 ospiti del Mainerò (assistiti da 80 educatori) 30 milioni circa, 84 mila 440 lire al giorno. La de ritiene che la spesa potrebbe essere ridotta operando diversamente. Ieri il const gito ha anche preso atto delle di missioni del comunista Ajassot, eletto al Senato. Lo sostituisce Domenico Carpanini.

Luoghi citati: Diano Marina, Polonia, Roma, Spagna