Da fioretto e sciabola le speranze di medaglia di Giorgio Barberis

Da fioretto e sciabola le speranze di medaglia Da fioretto e sciabola le speranze di medaglia Oggi il via alla scherma: facciamo il punto Le maggiori "chances" nelle prove a squadre - La sorpresa può venire dal giovane Dal Zotto: non gli piace allenarsi, ma ha classe La palestra dell'Università di Montreal apre quest'oggi i battenti per ospitare le prove di scherma. Tocca al fiorettisti dare inizio alle ostilità, quindi domani sarà il turno degli sciabolatori e successivamente dagli spadisti e delle fiorettìste. Prima si assegneranno i quattro titoli Individuali, quindi si disputeranno le prove a squadre. L'Italia, naturalmente, parte tra le nazioni con maggiori chanoss di medaglia In più di una gara e c'è solo da augurarsi c'ie i pronostici della viglila possano venir rispettati Carlo Montano, Stefano Simoncelli e Fabio Dal Zotto sono I primi tre tiratori ad essere chiamati in pedana per la prova odierna di fioretto. Seppure con caratteristiche schermistiche assai differenti, così come I rispettivi temperamenti, questi tre tiratori vantano un curriculum ricco di risultati significativi e si puf> prevedere per loro un risultato positivo anche a Montreal. Quale è difficile dirlo, al punto che pur considerando le loro chances individuali, lo stesso commissario tecnico degli azzurri, Attillo Fini, parlando dei fiorettisti, spera maggiormente nell'arrivo del » risultato » ed anche di una medaglia dalla prova a squadre, dove II terzetto sarà In¬ tegrato da Attilio Calatroni e Titta Coletti. Fini se si sbilancia In pronostici lo fa in maniera scherzosa («Quante medaglie prenderemo? Dipende da quanto costano...»), convinto delle grosse possibilità che comunque sono nelle lame dei 13 uomini e delle 5 donne da lui portati a Montreal per le otto prove In programma (quattro Individuali ed altrettante a squadre). « Lo scorso anno — dice — avevamo forzato molto la preparazione prima dei mondiali di Budapest per vedere come reagivano i ragazzi; i risultati sono stati abbastanza disastrosi ei i soli fiorettisti sono riusciti a portare a casa un? medaglia di bronzo nella prova a squadre. Cos) quest'anno siamo tornati all'antico: tutti in rUiro a Ravenna per un mese, ma senza esasperare la preparazione, lasciando anzi al singoli una certa libertà. I risultati per oia sono stati ottimi: nessuno si è tirato indietro né ha rinunciato anche ad un solo allenamento. In tutti si è visto un entusiasmo promettente. Adesso vedremo come finiranno le gare». A Monaco la scherma conquistò due medaglie d'oro, con Antonella Ragno-Lonzi nel fioretto femminile individuale e con la squadra di sciabola. Ancora gli sciabolatori, con Mario Aldo Montano e Michele Maffei quotatlssimi anche per le medaglie della prova individuale, raccolgono I maggiori suffragi In fatto di pronostici, seguiti subito dai fiorettisti che potrebbero avere II loro lolly nel jiovanlsslmo Fabio Dal Zotto (veneziano diciannovenne), già molto quotato anche sul plano internazionale e molto temuto specie dal sovietici. Proprio Dal Zotto è, torse, Il personaggio più singolare della comitiva azzurra: «Ho sumpre preferito sciare o giocare al pallone — racconta —, ma mia madre, schermitrlce, mi ha avviato a questo sport da un palo d'anni. Non mi place allenarmi e cerco infatti di andare in palestra il meno possibile. La scherma la intendo come un divertimento, quindi smetterò appena mi accorgerò che qualcosa sta cambiando. Sono alla fine degli studi liceali, ma non ritengo che ci siano difficoltà a conciliare sport e studio. Se finora I miei risultati scolastici non sono stati buoni è perché su1 libri non ho mai passato troppo tempo» Nel clan azzurro, Dal Zotto è piuttosto coccolato: Fini ,'o r'tlene capace di qualsiasi risultato ed In effetti la confidenza che dimostra In pedana contro ogni avversario, per forte che sia, è indios delle sue possibilità. Detto di sciabolatori e riorettisti, da cui ci si attende qualcosa per rimpinguare ulteriormente il bottino di medaglie (26 d'oro, 25 d'argento e 16. di, bronzo) che-glà fa, della schérma lo sport italiano più premiato finora nel ■ Giochi olimpici, due parole anche per il fioretto femminile e la spada. Tra le ragazze le speranze sono tutte riposte nella torinese Consolata Colllno (che ha già annunciato II suo ritiro subito dopo l'Olimpiade), recente vincitrice del trofeo Esperia a Como, una delle gare più prestigiose. Molto dtoenderà per lei dagli accoppiamenti nell'eliminazione diretta: se saprà superarla senza danno, una volta In finale potrebbe essere In grado di fornire qualsiasi risultato. Più difficile il discorso della spada. In quest'arma negli ultimi tempi abbiamo purtroppo i accolto una poco edificante serie di risultati negativi, che sarebbe troppo bello ed ottimistico presupporre di poter cancellare In un sol colpo grazio all'Olimpiade. Accanto a John Pezza e Marcello Bertinetti, i cui rendimenti sono molto altalenanti, c'è II trentatroenne Nicola Granieri, che proprio su quest'Olimpiade ha puntato per chiudere con un risultato di prestigio la carriera. Il torinese, però, sembra dover fare anche I conti con la malasorte, in quanto un'infiammazione al gomito destro gli ha impedito di allenarsi negli ultimi giorni e potrebbe compromettere 'a sua prestazione. I medici che lo hanno sottoposto ad una violenta terapia per scacciare il malanno sono fiduciosi. Speriamo che riescano a guarirlo in tempo utile. Giorgio Barberis

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