Riccioli strertti, labbra scarlatte

Riccioli strertti, labbra scarlatte La Guerritore nei panni di Claretta Petacci Riccioli strertti, labbra scarlatte ■Monica Guerritore sarà Claretta Petacci, riccioli stretti e labbra scarlatte, in «Catenacci (memoria di un caponianipolo) » il film a episodi di Giancarlo Santi, protagonista Giorgio Bracardi, quella voce ormai famosa di fascista della prima ora di « Alto gradimento ». Il lavoro, a episodi intitolati non casualmente, « Il concordato », « La battaglia del grano », « La visita di Hitler detto EI matU, sarà tutto una satira, un crescendo di grottesco, i personaggi del fascismo « smontati » attraverso un esame comico quanto spietato. E Monica una Claretta certo diversa da quella, drammatica, di Lisa Castoni, tutta sul filo dell'ironia, una parte difficile, degna di un'interprete con armi professionali ben affilate. Pare che la giovane attrice le abbia. Dai primi passi nel cinema, in una parte di ragazzina pulita pulita in « Peccato veniale » di Samperi inesorabilmente sconfitta nei suoi approcci al povero Momo da una Laura Antonelli tonda, lucida e ammiccante, la Guerritore è arrivata subito al teatro di alto livello, alla parte di Anja nella versione di Strehler del « Giardino dei ciliegi » di Cekov. Era il '74. Diciannove anni appena compiuti. Non ancora popolarissima tra il grande pubblico, sta per diventarlo. A ottobre arriverà in tv, protagonista di uno di quegli sceneggiati di Sandro Bolchi che vanno sicuri al successo. Questo sarà singolare, nuovo nello stile del regista, una « Marion » pop, che terrà poco di Puccini e di Massenet, il testo di Prevost rivisitato con spirito moderno. La storia di due ragazzi scritta, in tre puntate, da Lucio Mandarà: ima fuga giovanile dal mondo dei vecchi, pagata nel modo più tragico. Per Bolchi, Manon e Des Grieux (che sarà Giovanni Grippa, coetaneo di Monica, per ora famoso per essere comparso nudo sulla scena del Piccolo di Genova, in « Equus » di Shaffer) rappresentano la rivolta contro il mondo corrotto degli adulti, la forza trascinante della giovinezza, una specie di « Easy Rider » ambientato invece che in mezzo a bolidi e tute da motociclista tra jabots, velluti e carrozze.

Luoghi citati: Genova, Momo