I colloqui di Andreotti di Luca Giurato

I colloqui di Andreotti I colloqui di Andreotti (Segue dalla 1' pagina) bre, vedremo la sua efficacia in terrnini concreti. L'autunno sarà anche tempo di verifica per un altro drammatico problema del nostro Paese: quello della riforma sanitaria. « Sulla riforma — hanno detto i sindacalisti al presidente — governo e sindacati sono d'accordo da anni ed anni. Il dramma è che non siamo mai andati al di là di questo accordo teorico». « Dobbiamo incontrarci e consultarci più spesso — ha replicato Andreotti —; il problema, stavolta, va risolto ». Contemporaneamente alle consultazioni di Andreotti (che a tarda sera ha incontrato la delegazione de) si svolgono quelle del neosegretario del psi Bettino Craxi. Arrivato al potere grazie alla rivolta dei quarantenni contro i capi storici, Craxi si trova ora a gestirlo e il suo compito non è facile, sia per motivi interni, sia esterni. I primi passi del nuovo leader sono stati formali e non hanno portato a novità di rilievo, novità che nessuno, del resto, si aspettava. Venerdì scorso ha visto Andreotti per il governo; oggi si è incontrato prima con Berlinguer e poi con Saragat per i rapporti tra i partiti. «Abbiamo avuto uno scambio di idee e non abbiamo firmato patti », ha dichiarato Craxi appena finito il colloquio con il segretario comunista. Per Craxi, « lo sviluppo della crisi sembra avviarsi verso il porto delle nebbie ». Qualcuno ha riferito queste parole a Natta, il capo dei deputati comunisti che era presente al colloquio Craxi-Berlinguer. « La crisi naviga nella nebbia, ma nella nebbia si può navigare con il radar », ha commentato Natta, mentre Berlinguer aspetta « di conoscere i passi che faranno il presidente incaricato e la de ». I passi sono lenti. Ma, almeno per ora, vengono compiuti insieme. Poco dopo le 22, si è concluso il meeting tra Andreotti e la delegazione de. « Continuiamo ad assecondare lo sforzo che con grande serietà ed impegno Andreotti sta portando avanti per arrivare ad una positiva conclusione », ha dichiarato Zaccagnini. Vi sono possibilità di accordo? Zaccagnini: «4 me pare di sì perché sul piano programmatico vi sono punti di convergenza interessanti ». E sul problema controverso dei comunisti?, ha insistito un altro giornalista. « Questo è un altro tema », ha tagliato corto Zac. Luca Giurato