Naber subito all'attacco del "mito" di Matthes di Cristiano Chiavegato

Naber subito all'attacco del "mito" di Matthes Il nuoto propone alla prima giornata una grandissima sfida sui 100 metri dorso Naber subito all'attacco del "mito" di Matthes Il tedesco orientale, con 56"3, detiene da quattro anni il record mondiale - Il ventenne statunitense è stato il primo atleta a battere il primatista ed ora cercherà di strappargli anche il successo olimpico - Bisso e la staffetta mista femminile tra gli azzurri in gara (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 17 luglio. // nuoto, sport dei molti record, tenterà l'affondo fin dal primo giorno di gare, domattina. E l'attacco sarà portato al più vecchio dei due primati mondiali che hanno resistito per quattro anni ai corrosivi assalti di tanti campioni. Il limite in questione (l'altro è quello di Spltz sui 100 farfalla) è forse anche il più prestigioso fra quanti sono stati ottenuti finora, un limite che ha certamente precorso i tempi per diverse stagioni. Si tratta del record straordinario ottenuto da Roland Matthes il 9 aprile del 1972 a Mosca sui 100 dorso, con 56"3, tempo che a quell'epoca pose il grande nuotatore tedesco ad una tale distanza dai suoi avversari da consentirgli di • scherzare • in gara con loro fino all'autunno del '74, quando, nel « match » tra gli Stati Uniti e la DDR a Concord, per la prima volta in otto anni Matthes fu costretto a cedere il primo posto nella specialità in cui era ormai considerato un • re », sconfitto da un americano. Quell'atleta che riuscì nell'impensabile impresa di battere Matthes, il quale pochi giorni prima aveva vinto con estrema facilità i campionati europei, si chiama John Naber. Questo stesso campione tenterà di innalzare il • muro » costruito da Matthes, puntando naturalmente alla vittoria olimpica. L'impressione che Naber possa riuscire nel tentativo è convalidata dal fatto che lo statunitense ha recentemente polverizzato (durante le selezioni Usa a Long Beach nello scorso giugno) il primato del 200 dorso, ottenendo il tempo di 2'00"64, contro I 2'02"82 con II quale II tedesco era in possesso del primato dalle Olimpiadi di Monaco. Un altro dei fattori che gioca a favore di Naber è dovuto ad una certa rassomiglianza fisica tra l'americano e l'europeo: entrambi sono longilinei, dotati di un talento naturale e di un eccellente galleggiamento in acqua. Ma Naber è ancora più potente di Matthes, oltre ad essere un « match-winner » per natura. Un metro e 98 centimetri di statura per 85 chilogrammi di peso ne fanno uno dei • giganti », forse il più alto, dei nuotatori al mondo. Senza dimenticare l'età: 20 anni per Naber, mentre Matthes ne ha 25 compiuti. La vita di John Naber è stata finora piuttosto movimentata, e bisogna dire che il ragazzo è riuscito a far fruttare le sue esperienze grazie alle quali si è for¬ giato un carattere forte, accompagnato da una serenità e una tranquillità che non ha riscontro in altri atleti. Seguendo il padre nei suoi viaggi di lavoro, il lungo John ha fra l'altro imparato a nuotare in Italia, e precisamente a Genova, dove frequentò, all'età di otto anni, il Centro Coni al Lido di Albaro. Ora il nuotatore è nuovamente inserito nelle società americane: gareggia per il Ladera Oaks Swim Club e studia all'Università della Southern California, dove si è reso famoso non soltanto per I suoi record. Naber è Infatti uno del « leaders » del movimento neo-religioso che costituisce attualmente una delle forme di saggezza, forse verso la socie¬ tà dei consumi, dei giovani americani. Il suo del resto non è un atteggiamento isolato. Vi sono altri esempi nello sport statunitense di questo revival religioso. Nell'atletica sono soprattutto le ragazze a portare avanti il discorso: Madeline Manning Jackson, vincitrice della medaglia d'oro negli 800 metri a Città del Messico, ha recentemente Inciso un tìisco long-play intitolato » Running luiJesus », cioè ' Correndo per Gesù », con una serie di canti soirituals (la Jackson è una ragazza di colore) dedicato ai legami tra lo sport e la fede. Rhonda Brady, ì la più giovane atleta americana l presente a Montreal con i suoi 17 anni, che parteciperà alla gara dei 100 ostacoli, corre d'abitudine con una piccolissima Bibbia infilata in una scarpa. Tornando a Naber. l'ame'cano tenterà certamente — come abbiamo detto — di battere il record di Matthes. L impresa potrebbe anche riuscire nelle batterie o nelle semifinali dei 100 dorso In programma domani mattina e pomeriggio nell'apertura delle gare di nuoto. Naturalmente l'americano dovrà vedersela con lo stesso Matthes e con I connazionali Peter Rocca, diciannovenne di evidente origine italiana. Le altre prove saranno dedicate alle eliminatorie m1 100 stile libero femminili, con il primo scon- tro tra Cornelia Ender e Shirley Babashoff (ma attenz:o:ie anche all'olandesina di colore Enit Brigitha, e all'altra tedesco-orientale Claudia Hempel). In questa prova non ci sarà nessuna atleta italiana. In precedenza era stata iscritta Elisabetta Dessy, ma po,chè nella stessa giornata è In programma anche la staffetta mista femminile, I tecnici italiani hanno preferito disertare la gara, allineando la ragazza nella prova a squadre, con la speranza di ottenere un buon risultato. I due titoli in palio saranno appunto quello della staffetta mista delle ragazze, dove assisteremo ad uno show de//e super-ondine della Ddr (con prevedibile prima medaglia d'oro per Cornelia Ender) contro americane e canadesi, e quello dei 200 farfalla, dove il favorito è il tedesco dell'Est Roger Pyttel, l'atleta che ha cancellato Il nome di Mark Spltz dal primo posto dell'albo d'oro della specialità. Pyttel dovrà vedersela con l'americano Bill Forrester, che è distante dal record del tedesco di soli 7/100 di secondo, e con l'altro statunitense Mike Brunner. L'unico italiano in gara è il genovese Enrico Bisso, che partecipa alle eliminatorie dei 100 dorso. A meno dì clamorose sorprese o di un miglioramento eccezionale, Bisso non dovrebbe avere possibilità di andare in finale. Domattina entrerà in scena anche la pallanuoto, con l'Italia che affronterà alle 9,30 l'Iran. L'avversario non è tale da intimorire Lonzi e I suoi ragazzi. Tuttavia I pallanuotisti dovranno porre molta attenzione al risultato: I posti di qualificazione sono due e potrebbe rendersi necessario nello stesso girone con Cuba e Jugoslavia il conteggio della differenza reti al termine delle prime tre partite. Cristiano Chiavegato