Reggio, nella maratona Cindolo da Olimpiadi

Reggio, nella maratona Cindolo da Olimpiadi Reggio, nella maratona Cindolo da Olimpiadi Ha trionfato in 2 ore H'50"6: un tempo migliore di quello di Shorter, vincitore a Monaco quattro anni fa - Fava (secondo) (Dal nostro inviato speciale) Reggio Emilia, 25 aprile. Ha vinto Giuseppe Cindolo e ha vinto l'atletica. Il trentenne atleta di Avellino si è laureato campione italiano della maratona In una gara che sul piano tecnico è certamente stata Ira le più valide a livello internazionale di ogni epoca. Cindolo ha latto II bis del successo dello scorso anno, ma con oltre sei minuti di meno. I paragoni con la corso del '75, però, non possono essere considerati probanti, in quanto nella passata edizione II percorso era diverso, più ondulato e II tempo opposto, un caldo notevole, contro li freddo intenso di oggi. Bisogna però dire che con il risultato odierno, di 2 ore Il'50" 6/10. Il bravissimo Pippo avrebbe vinto tutte le Olimpiadi sin qui disputale, compresa l'ultima, a Monaco, nella quale trionfò l'americano Shorter con 2 ore I2'19" 8/10. I tempi, naluralmente. si sono evoluti e chiaramente, con tutta probabilità, a Montreal sarà necessario fare ancora meglio. Resta II fatto che Cindolo si pone Ira i migliori specialisti della maratona e cosi si può dire per Franco Fava e Massimo Magnani. I due si sono classillcatl rispettivamente secondo e terzo, con distacchi minimi. Il discorso tuttavia non può essere basato solo su arìde cifre, sui risultati. Il valore della paro di oggi passa oltre per l'entusiasmo, la passione che abbiamo visto per le strade emiliane. Cindolo. Fava e tutti gli altri anche gli ultimi distanziati subito di chilometri, sono passati Ira due ali di lolla plaudente. Interessata, divertita. I nomi del campioni sono stati scanditi per tutto il percorso e questo ha giovato certamente non solo alla popolarità di qualcuno, ma, come abbiamo detto, all'atletica tutta Venerdì sembrava che Cindolo non dovesse neppure prendere il vìa, per un'infiammazione alla caviglia sinistra. Invece non soltanto II portacolori dell'Atletica Rieti ha gareggiato, ma ha vìnto, confermando il pronostico. Cindolo ha fatto tutta la corsa In testa. Partito con uno scatto rabbioso, ha staccato di un centinaio di metri I rivali sin dal primo chilometro e da quel momento ò stato la • lepre • da inseguire. Al quinto chilometro aveva 10" esatti su Fava, al decimo il suo vantaggio è aumentato a 51" 8. al auindicesimo è salilo a 1'09". Poco prima di metà gara. Plp- po. maglietta bianca con su scritto • Montreal Canada • è passato in I ora e 10". esattamente alla media di 20 chilometri all'ora, sulla media cioè della miglior prestazione mondiale sulla distanza di km 42,195 che appartiene all'australiano Clayton con 2 ore 08'33"6. Da quel momento Cindolo ha corso quasi In sicurezza, senza più attaccare, anche se sempre su ritmi elevatissimi che non hanno più permesso agli avversari di raggiungerlo. Il suo vantaggio è leggermente calato solo alla fine. Grandissima anche la prova di Franco Fava, di Magnani, di Mangano, di Lauro e Accaputo (quest'ultimo ritiralo e 35 chilometri per la stanchezza), sempre a lottare per le primissime posizioni. Fava è stato persino sorprendente. Un atleta alla prima esperienza sulla distanza, che si classifica secondo dietro a Cindolo. con 103" 4/10 di distacco, e certamente un campioneFava è partito con una certa prudenza, cominciando la sua rincorsa al battistrada dopo il venticinquesimo chilometro. Purtroppo, ancora una volta, il suo • cuore matto • lo ha fermato nel momento cruciale Proprio davanti ai nostri occhi, dopo il rifornimento del trentesimo chilometro, il campione di Montecassino ha dato I primi segni di sofferenza. Ha bevuto un po' d'acqua, ha rallentato la sua azione Un quasi a fermarsi e ha portate prima la mano sul petto, al cuore, poi ha stretto I polpastrelli al collo per sentire le pulsazioni. Nel complesso può aver perso una ventina di secondi e la sosta forzata gli è costata la perdila momentanea della seconda posizione per il sorpasso di Massimo Magnani che lo tallonava da vicino. Fava, come sempre, si è subito ripreso, ha aumentato la falcata fino a raggiungere e superare Magnani, e ha conquistato la sua piazza d'onore dietro a Cindolo. Al traguardo una gran lolla ha atteso I campioni. Appena passato lo striscione d'arrivo, Cindolo si è buttato a peso morto su un omino dal capelli brizzolati che lo attendeva. ■ Grazie, grazie — ha detto l'atleta quasi con le lacrime agli occhi — devo dedicarti questa vittoria ». L'omino è Enea Sternieri. un massaggiatore dilettante. E' stato lui a guarire con curo appropriate l'infiammazione muscolare che Cindolo si era portata dietro qui a Reggio Emilia, dopo lunghi ed estenuanti allenamenti. Nessun segreto però, nessuna magia, solo un lavoro accurato e preciso di massaggio. Sternieri, un ometto schivo, che si è subito dileguato, è lo stesso personaggio che ha In cura Renalo Dlonlsl. pare con successo. Dopo Cindolo. Fava è arrivalo sul traguardo con una mano appoggiata al collo piegato stranamente. • Un dolore muscolare terribile — ha detto Franco — che mi ha colpito neqli ultimi chilometri. Penso per che sia dovuto alla mancanza di allenamento in questo genere di prove. L'esperienza mi è piaciuta molto, la maratona è una gran bella gara ». Vedremo dunque Cindolo e Fava Impegnati su questa distanza a Montreal e non à escluso che a loro si aggiunga Massimo Magnani, ferrarese di 24 anni che preparava la gara dal '74. lavorando esclusivamente per andare In Canada. Cristiano Chiavegato Classifica: 1. Cindolo {Atletica Rieti) 2 ore I150"6: 2. Fava (Fiamme Gialle) 2 12'54": 3. Magnani (Pro Patria Milano) 2 13'0S": 4. Lauro (Carabinieri Bologna) 2 I6'04'6: 5. Mangano (Carabinieri Bologna) 2 I6'36"8. Cindolo, sicura conferma