Altafini non basta

Altafini non basta Altafini non basta ZOFF — « San » Dino ha perso l'aureola: non fa più miracoli. La difesa sbanda di fronte a lui ma Morini lo salva, poi è Petrini a • graziarlo ». Con la complicità di Morini, commetta un clamoroso eriore consentendo a Petrini di pareggiare. CUCCUREDDU — Una prestazione discreta con un solo neo: l'indugio che consente a Pellegrini di battere a rete (Morini rimedia In extremis). TARDELLI — L'ottimo Bacci lo ;«-r'.rlnge, per quasi tutto il primo tempo, a rimanere in retrovia. Cresce di tono nella ripresa FURINO — Deva marcare • a zona » De Slstl o Cordova. Comincia bene, poi subisce una botta al ginocchio destro. Stringe I denti ma il suo rendimento si appanna. MORINI — Si batte come un leone, salva un gol fatto, detta il cross dal quale scaturisce II gol di Bettega. Divide con Zoff la responsabilità per il pareggio di Petrini. SCIREA — Sul suoi piedi capita la prima occasione per la Juventus ma tira centralmente e Meola para. Poi deve stare In retrovia dove il lavoro non manca. Nella ripresa va spesso all'attacco ma non trova sbocchi. DAMIANI — Rocca lo costringe a sfiancanti ripiegamenti. Deve anche fare il terzino e smarrisce lucidità nel cross e incisività anche se nell'ultimo quarto d'ora, in rovesciata, sfiora il gol. CAUSIO — Non è in forma ed è costretto a tenere a bada il dinamico Sandreani: si produce in una bella azione, senza esito, nel primo tempo e, nella ripresa, impegna Meola con un tiro Insidioso, poi cede II posto a Gorl. GORI — Subentra a Causio al '72 ma non riesce a dare un concreto apporto al caotico • pressing » bianconero. ALTAFINI — Gioca novanta minuti ma non basta. Il terreno allentato dalla pioggia non favorisce I suoi scatti: fornisce, pero, il passaggio-gol a Bettega e colpisce un palo. CAPELLO — La sua « regia ■ non • ispirata: .Min riesce a far gioco (effettua solo un bel lancio) e deve « ballare » fra De Slsti e Cordova. Trascinato dall'agonismo diventa falloso. BETTEGA — Segna II solito bel gol e tiene in costante allarme la difesa giallorossa. E' il juventino più insidioso ma riceve pochi rifornimenti e, sui rari palloni alti, è sovrastato da Meola e Santarlni. b. b.