Gli ultras sul sentiero di pace

Gli ultras sul sentiero di pace Molta paura, soltanto qualche incidente alla partita Gli ultras sul sentiero di pace Venticinque persone fermate, sette denunciate - Tifosi granata travestiti da bianconeri: "Se ci prendevano non volevamo far fare brutta figura alla squadra" - Sequestrate aste di bandiere e, alle signore, le bottigliette di profumo • Drappi bianconeri strappati e calpestati Ci si attendeva il finimon- i do. Polizia e carabinieri hanno presidiato lo stadio fin da sabato. Rinforzi sono arrivoti dai centri di polizia di tutto il Piemonte. I controlli sono stati severissimi: nelle due zone calde dello stadio • curve Maratona e Filadelfia» tutti i tifosi sono stati perquisiti. Un «filtro» che non avrebbe dovuto lasciare alcuno spazio ai facinorosi. Fra due file di agenti, tutti hanno dovuto aprire borse e borsetti e abbandonare a terra le aste delle bandiere. Anche le signore sono state costrette a lasciare boccette di profumo che, secondo gli agenti, avrebbero potuto trasformarsi in proiettili. Effettivamente, da parte dei tifosi granata (curva Maratona), durante la partita non vi sono stati episodi di teppismo, mentre alla curva Filadelfia i tifosi bianconeri sono riusciti a far entrare, probabilmente con qualche stratagemma, petardi, arance, blocchetti di ferro. I primi scoppi e lanci sono cominciati con l'entrata in campo delle squadre. A questo punto, le intemperanze però erano ancora quelle della grande festa sportivo. Gli incidenti veri e propri cominciano al termine elei primo tempo quando le squadre tornano negli spo- gliatoi. All'ingresso del sottopassaggio della curva Filadelfia gli ultras juventini si scatenano: è uno scoppio continuo di petardi e un nu- trito lancio di arance e tondini di ferro. II portiere del Torino Lu- ciano Castellini, che è il prl mo giocatore ad affrontare il tunnel del sottopassaggio riceve in piena spalla un petardo che esplode con una fiammata. Il giocatore si copre il viso. Lo sorreggono alcuni funzionari di polizia. Al- l'ospedale Oftalmico dove è stato subito accompagnato spiega: «Nulla d'allarmante. Il colpo l'ho preso sull'occhio sinistro, ma ripeto, non è niente di grave». Anche il medico della squadra dottor Boccardo ha escluso complicazioni. «E' una semplice ustione corneale». Dopo la medicazione il calciatore ha raggiunto il padre e lo fidan- zato all» sede del Toro in corso Vittorio. Dopo l'incidente ul portiere, nella ripresa, i tifosi granata hanno avuto la certezza che la partita ormai era vinta, con un risultato a tavoline di due a zero. Forse per questo, a fine partita, tutto è andato per il meglio. Gruppi di ultras granata però, si sono fermati nei piazzali all'interno dello sta- dio e qui è cominciata la caccia al juventino: bandiere calpestate, cappelli e fazzoletti bianconeri stracciati. Un giovane tifoso bianconero ha tentato di difendersi impugnando una bottiglia, ma è subito intervenuta la polizia che l'hit bloccato. Si e scoperto che alcuni fedayn granata si erano camuffati con simboli bianconeri per confondere le forze dell'ordine. Abbiamo parlato con uno di questi. E' un impiegato della Sip, sui vent'anni. «Si, sono quello che voi chiamate un "teppista". Hanno colpito Castellini, il giaguaro, e noi lo vendicheremo. Dovranno versare del sangue. Mi sono vestito di bianconero, insieme con altri del Toro, perché, se mi prendono "quelli del manganello", non faccio fare brutta figura alla squadra». E' questo gruppo che inizia atti di teppismo lungo le vie adiacenti allo stadio. Alcuni fra questi giovani, giti prima di mezzogiorno, mentre andavano alla partita, in piazza Santa Rita, hanno lanciato sassi contro auto che avevano simboli bianconeri. La stessa azione è combinata alle 17, contro auto che sventolono bandiere Juventine, di pullman di club bianconeri. Gli incidenti avvengono in corso Sebastopoli, corso Galileo Ferraris, via Filadelfia e corso Giovanni Agnelli. E' un carosello con gli «ultras» che colpiscono e si ritirano e la polizia che li insegue Un tifoso di fede granata, organizzatore di diversi gruppi di fedelissimi, conosciuto come Piero il Macellaio dice: «Perché vi scagliate sempre contro di noi? Hanno iniziato loro la provocazione al grido di "Superga" "Superga": la polizia ci ha frugato all'ingresso dello I stadio come fossimo delinquenti comuni. Vorrei sapere perché a quelli deVa "góba", non sono stati tro< ati i petardi che hanno ferito il nostro portiere». Per gli incidenti dopo la I partita, la polizia ha fermato I 25 persone; in serata sono state denunciate, tutte a plc- | de libero per danneggiamenti. Sono Paolo Zanellato. 16 anni, Tiziano Ulian, 20 anni, Mauro Giordano, 18 anni, Loris Musso, 20 anni, Giuseppe Caruso, 20 anni, Giovanni Zuccolotto, 17 anni, Albino Battaglino, 19 anni.

Persone citate: Battaglino, Boccardo, Castellini, Giovanni Zuccolotto, Giuseppe Caruso, Loris Musso, Mauro Giordano, Paolo Zanellato, Tiziano Ulian

Luoghi citati: Filadelfia, Piemonte