Ecco le pagelle degli undici juventini

Ecco le pagelle degli undici juventini Ecco le pagelle degli undici juventini ZOFF — Non ha fatto miracoli, ni.! è Incolpevole sui due gol subiti: sul primo è stato • buggerato » da una malaugurata deviazione di Spinosi e sul secondo Bertarelli l'ha infilato da due metri. Le responsabilità, caso mal, nascono da tutta la squadra ed in particolare da centrocampisti e difensori. CUCCUREDDU — Disputa un buon primo tempo, ma smarrisce lucidità nella ripresa. L'azione del primo gol del Cesena scaturisce da una palla persa dal sardo a metà campo che consente a Rognoni di effettuare il cross decisivo. Poi è Urban a ripetere l'Impresa di Rognoni sfuggendo alla guardia di Antonello e centrando per Bertarelli. che trasforma. TARDELLI — Si fa ammirare in apertura di gara per la sicurezza nel palleggio, per l'autorità nell'anticipo, poi deve badare al sodo per frenare lo slancio poderoso di Festa che diventa un tot 'unto per la difesa juventina con il suo movimento. Non è II miglior Tardelli, anche se ha offerto una prestazione più che sufficiente. FURINO — Rientra dopo due domeniche di assenza e se la vede con Rognoni: aliti distanza denuncia limiti di ritmo e di continuità e non riesce a garantire la consueta spinta. SPINOSI — E' ancora in rodaggio dopo la lunga anticamera, ma riesce a rendere inoffensivo Bertarelli per tutto il primo tempo. In apertura di ripresa provoca lo sfortunato autogol del pareggio, poi ha una grossa incertezza sulla rete decisiva messa a segno dallo stesso Bertarelli. Non è giusto, comunque. Indicare lo stopper come capro espiatorio della sconfitta. SCIREA — Si sgancia molto bene un paio di volte, ma deve soprattutto lavorare in chiave difensiva per tamponare le falle e chiudere i varchi. Fa in pieno la sua parte. DAMIANI — Ha il grosso merito di aver portato in vantaggio la Juventus con una travolgente azione personale, ma non riasce a ripetersi perché Ceccarelli, con lo buone, ma spesso con le cattive, lo blocca. Tuttavia da un suo tiro scaturisce la palla-gol del pareggio per Causio che Bettega neutralizza. Da Damiani, in trasferta, non si può pretendere di più. CAUSIO — Ha una caviglia in disordine e non rischia. Si limita a tocchettare senza mai affondare la sua azione. Zuccheri lo obbliga spesso a retrocedere per far « filtro ». Nonostante tutto potrebbe pareggiare, ma Bettega glielo impedisce. Il Vero Causio è un altra cosa: c'è da sperare che Il piede torni in piena efficienza per domenica e consenta al • barone » di esprimersi al vertici del rendimento. GORI — E' l'unica punta fissa, gioca senza infamia e senza lode. Cerca II dialogo con Bettega e Damiani, ma non trova lo spiraglio per concludere. CI riesce una sola volta, su punizione di Causio, ma il suo colpo di testa è fuori bersaglio. CAPELLO — Comincia bene, con autorità, ma poi retrocede a rinforzo della difesa: dopo l'uno-due del Cesena tenta di riprendere le redini del centrocampo, ma senza risultati apprezzabili. BETTEGA — Gioca a sostegno del centrocampo e dove occuparsi anche di Danova che spesso s'inserisce In proiezione offensiva. Sul piano delle conclusioni, Bettega è piuttosto evanescente anche se effettua qualche buon lancio. Si rende involontario protagonista del clamoroso episodio in cui si sostituisce a Boranga. ormai battuto, neutralizzando il tiro-gol di Causio. , , b. b.