I Beatles sono pronti: di nuovo insieme

I Beatles sono pronti: di nuovo insieme Il celebre quartetto inglese in America per dodici miliardi di lire I Beatles sono pronti: di nuovo insieme Londra, 21 marzo. I Beatles di nuovo Insieme. Il famoso quartetto, idolo del teenaRers degli Anni (!0, si riforma per una lunga, minile tournée americana. Ai baronetti della musica leggera sono stati assicurati 12 miliardi di lire. «Io credo che il nostro successo sia paragonabile solo a quello di Gesù Cristo» la John Lennon ad un certo punto. Prendete quattro ragazzi di Liverpool che. nel '60. si mettono a cantare e suonare roba loro a tirano avanti dormendo anche nelle toilclies del ci nema Bombi di Amburgo; late passare otto anni poi andate dalla regina d'Inghilterra e la trovate che canticchia Obla-di, ob-la-da, la vita corre tralala, poi li fa baronetti. A quel certo punto, se la /rase è inventata da un solerte bio- grafo, va benissimo, perché uno dei Beatles sarebbe stato capace di dirla in qualunque n.omento. E' un latto che sedici anni dopo, non riusciamo a lare a meno dei Beatles. Ringo Starr, per l'anagra/e Richard Starkey, 7 luglio 1940, batteri- sta; John iAinnon. 9 ottobre 1940. pianista; George Narrison. 25 febbraio 1943. chitarri sta; Paul Me Cartney. 18 giugno 1942, bassista capace di suonare tutti gli strumenti. Insieme hanno scritto un capitolo della storia della musica e del costume: si sono separati VII gennaio del '75: un latto che tutto il mondo rìfltua. Migliaia di ragazzi italiani (tanto per fare un esemplo minimo che riguarda una minoranza etnica tra I loro fans) hanno imparato l'ingle se per scoprire che cosa dice vano. Ogni due anni (i dodi cenni che compiono quattor dici anni) scatta il boom dei loro vecchi dischi. La filodif fusione (per dire il mezzo me no aggiornato a nostra dispo sizione) ogni giorno ci serve le loro canzoni per interposte voci celebri. Soffocato l'endemico colo nialismo, gli inglesi hanno trovato il modo di perpetuare il motto di Carlo V: che il sole non tramonta mai sull'impero musicale dei Beatles. Negli States, Joe Cocker resta valido nell'umile grido arrabbiato: Wlth a little help from my frlends, io voglio qualcuno da amare, oh ce la farò, con un piccolo aiuto dei miei amici. Ella Fitzgsrald replica Yesterday, ieri tutte le mie pene sembravano lontane, oggi eccole di nuovo E Ravi Shankar viene fuori dall'India con il suo sitar e la sua filosofia a lare saltare in aria milioni di cervelli hippies indecisi, solo perché ha trovato una impensabile (improbabile?! amicizia tra le sue note e le loro. Non che tutto ciò che i Beatles hanno scritto, sia immortale. Ma è certo che proprio tutto ha contribuito a creare ciò che rimpiangiamo e vorremmo perpetuare; quella brevissima oasi di pace in un mondo di totali imposizioni mercificate e senza fantasia, nato all'insegna del siamo noi stessi e non temiamo di dirlo. Compreso il vicedirettore di banca finalmente capellone e in redingote di velluto rossojA quelle condizioni, ci stava bene anche essere melensi i con la ragazza Michelle, ma! belle, sont les mots qui vontj tres bien ensemble; ci infilavamo sotto Marcchiaro con ' un sottomarino giallo, e i nostri amici sono tutti a bordo, e correvamo tutti, anche «coniugi trentenni bella presenzacercano altri coniugi max trentenni per duratura amizia», ad unirci alla banda delClub del Cuori Solitari delSergente Pepper. «Sono arrivato alle mie ultime 50 mila sterline» confidava John Lennon. E avevi appena deciso di perdonarlo, perché era riuscito a scrivere A day in the life scorrendo le pagine del Daily Mail aperto sul leggìo del pianoforte, che lui decideva di tenersi l'onori| licenza Obe. Ordine dell'impero britannico, «perché si irritino ancora di più le persone che sono già tanto irritate». E mentre veterani si strappavano dal petto la Obe macchiata dal sangue di centinaia di migliaia di indù macellati in glo rlose battaglie, loro scriveva tto Hey Jude. «Hey Jude, non essere pessimista, prendi una canzone triste e rendila migliore», contiene tracce vocali e soprattutto musicali che hanno fatto scuola nel lempo.Ci sono neonati Joe Cocker, quel gentile Paul Simon che ha vinto pochi giorni orsono il premio più prestigioso asse gnato a chi ha venduto più copie di un «Lp». e molte lar ve di «farfalle» in procinto di accoppiare alla furia vocale strumentale il pesante makeup che ora ci è noto. Ci sono | echi di Deodato, di stili e sot I tomarche di sound che si van I no rispolverando e. nell'este; nuante finale quasi sempre tagliato via dai programmatori radiofonici, quella naturale matrice sinfonica che fa tanto discutere. Confida Goffredo Petrassi a Il mondo, che sarebbe il «Sor risi e canzoni» degli intellettuali: «La loro condotta musicale è molto onesta. Comun que crepino tutti quegli astrologhi che per i Beat'.es hanno scomodato la parola arte. Per me 6 una nobile musica d'ar- redamento». Rincara Roman Vlad: «Si, una buona musica da sottofondo. Farneticare su una rivoluzione di idee musicali che sarebbero state sancì te dal quartetto di Liverpool, per me è scambiare l'interruttore con la corrente elettrica». / Beatles non avranno dunque un posto alla tavola di Mozart, ma rimane in molti il dubbio che Wolfgang Amadeus li avrebbe invitati a cena. Né prima, né dopo la grande guerra, quella atomica, non c'è stato nessun feno¬ meno musicale di nessun tipo che possa essere lontanamente paragonalo ai Beatles. Ciò vuol dire che sono sullo scudo del Novecento Proprio perché Ringo Starr di Beethoven dice: «Ci piacciono soprattutto le sue poesie». Intravia la barriera che difendono Petrasssl e Vlad. ci va bene uno qualunque come Umberto Simonetta: «Si potrà riascoltare la musica dei Beatles senza maledire le ansie e le ingiurie del presente?». Emìo Donaggio

Luoghi citati: Amburgo, America, India, Inghilterra, Liverpool, Londra