A Stenmark lo slalom e (quasi) la Coppa

A Stenmark lo slalom e (quasi) la Coppa Thoeni e Gros, terzo e quarto, lasciano il passo allo svedese A Stenmark lo slalom e (quasi) la Coppa Gustavo, dopo essere stato in vantaggio nella prima manche, si è fatto rimontare dal rivale nordico ed anche dall'americano Steve Mahre - Per gli azzurri è praticamente chiusa la Coppa (Del nostro invialo speciale) Cooper Mountain, 7 marzo. Ingemar Stenmark ha vinto lo slalom di quest'oggi, una gara stupendamente equilibrata, dominata dal blocco Italiano ma perduta alla fine nel modo più assoluto e definitivo. Ha vinto anche la Coppa? Direi proprio di si, a mono che non accadano sfracelli n sia lui stesso a perderla, cosa che non sarebbe nemmeno giusta perché ha dimostrato ancora oggi di essere bravo sugli sci, forte di carattere e matto nella giusta misura per primeggiare. Gros ha perduto la corsa nella prima manche, poi in questa seconda è sceso con ottima sciata, ma senza riuscire a battere gli avversari diretti. Al traguardo ha detto subito: •Questa volta la Coppa è Unita, l'ha vinta Stenmark e In tondo non mi dispiace. E' stato lui II più forte nell'arco della stagione ed è giusto che gli tocchi la Coppa, anche perché è meglio per tutti che lo sci rimanga onesto: vince chi è più bravo-. Stenmark si schermisce, sorride nuovamente timido mentre gli traduco quanto scritto sopra, sembra ritornato d'Improvviso il ragazzino timido di un anno fa. •Gros è torte, lo ho anche lorlu ne-, dice in un italiano quanto mal espressivo, e poi continua in inglese a dettare: 'Non scherzo, dico anche che mi è andato bene. Questo era l'anno giusto per me. si è visto Un dall'inìzio e ancora oggi ho vinto per un capello: Certo, un soffio davanti a questo sorprendente Steve Mahre fratello gemello di Phil, secondo venerdì, diciottenne speranza ormal certa per l'avvenire sciistico degli States. Eppure questa e vittoria certamente più meritata di tante altre, la più bella perché ottenuta proprio contro tutti. GII azzurri hanno dominato il campo come sempre. Hanno vinto entrambe le manche con Thoeni e Radici, ma non la graduatoria fi- naie perché, ad onta della superiorità di gruppo, lu sci resta un fatto sportivo puramente individuale. Cinque atleti fra i primi dieci significa che abbiamo la squadra più forte. Por la Coppa rimangono speranze residue legate agli errori di Stenmark. ma si lotta soltanto per onoro di firmo, perché non si sa mal, perché il campione, se non riesce ad avere la vittoria totale. vuole- almeno quella parziale, vuol battersi per trovare nuova fiducia in se stesso. Gros, in arrivo, pochi istanti dopo aver realizzato in pieno la propria sconfitta, ha aggiunto alle congratulazioni per Stenmark l'immediata sfida: • La mia Coppa 77 comincia adesso. Ho avuto troppi guai, quest'anno, e un po' di sfortuna, poi c'erano le Olimpiadi a distrarre. L'anno prossimo sarà diverso, e sappiate fin da adesso che correrò le discese, quelle per la combinata e magari qualche altra. Se mi va tutto per il verso giusto stiamo a vedere chi la vince '. La gara distribuisce I favoriti lungo tutto l'arco del primo grup¬ po e subito si ha un ragguaglio importante con Hans Hlnterseer che scia soltanto un po' troppo sulla lamina per questo tipo di neve. In partenza gli sklmen hanno tolto completamente il filo perché la neve è un poco più calda di Ieri e già Ieri alcune ragazze avevano fatto brutte esperienze di spigolate. Dopo la caduta del norvegese Soerli sclende Pierino che nella parte iniziale è lento, contratto, tanto da buscare 24 centesimi da Hinterseer nell'Intermedio. Si schioda finalmente al primo pass.' ggio difficile sotto l'urlo di Peccedi e recupera, recupera fino a passare davanti all'austriaco per soli cinque centesimi. Ma ecco Gustavo Thoeni che parte a bomba dal cancellerò. Scia molto bene, attacca oltre misura rischiando addirittura ogni tanto di andare troppo in presa di spigoli: scia perù con la rabbia dei giorni migliori. Dà mezzo secondo all'intermedio a Hinterseer. poi accelera ancora per incepparsi un attimo soltanto sul secondo punto chiave. All'arrivo ha mezzo secondo su tutti quelli giunti fino a quel momento e sorprendentemente dice — questa volta — •// miglior tempo ò il m/o» — a sottolineare che meglio di cosi non si può fare. E ha r&glone. Dopo Hauser inaspettatamente bravo, tocca a Stenmark che per la prima volta dall'inizio di febbraio compie una discesa senza commettere alcun errore e sciando stupendamente. Eppure è sopra Gustavo nel cronometraggio per una manciata di centesimi, ma sempre più alto. Radici scende troppo in presa, Il busto spezzato In avanti a contrastare una pendenza che non c'è. SI ritorna su tempi eccellenti con Franco Bieler che è secondo soltanto a Thoeni all'intermedio e poi pasticcia quasi sul traguado per finire duo centesimi dietro a Gros. Quindi Noeckler. li grande escluso di Innsbruck. che attacca subito deciso Imitando anche In questo II suo Idolo Thoeni. passa più veloce di Bieler, per finire poi anche lui lievemente calante, ma nettamente davanti a Gros. Per definire la graduatoria bisogna aspettare I due Mahre. Questa volta è Steve II più bravo, tanto da finire al terzo posto on un ritardo di un solo centesimo su Stenmark. Phil cade dopo essere passato ottavo all'intermedio. La seconda manche è disegnata da Hans Peter Rohr, svizzero della legione straniera che all.-:.. gli Stati Uniti. Il primo a partire è proprio Paolo De Chiesa, che ha praticamente funzioni da apripista cronometrato. Giunge al traguardo con un tempo che si rivelerà poi piuttosto alto ma indica subito l'unico insidia che ha trovato sul percorso. Lo segue quindi Radici che fa tesoro della Informazione dei compagno imboccando quel passaggio con perfetta scelta di tempo. Sarà cosi suo II miglior tempo di manche. Ouindi. dopo un palo di prove di secondo plano, tocca a Stenmark. che scende attaccando olla disperata. Tira dritto sul palo prendendo parecchi rischi e quando arriva al fondo del tratto veloce, si trova in netta difficoltà per abbordare i due angoli successivi. Ci riesce con una giravolta a mezz'aria ottenuta facendo leva sul bastone e di Il al traguardo non ha più problemi. Dopo Houser, che corre praticamente dietro gli sci dall'Inizio alla fine ma riesce In qualche modo a controllarli, è la volta di Gustavo Thoeni. E' partito assai bene nella parte alta, assicura Messner via radio, ma quando compare nel tratto più filante non apparo certamente a suo pieno agio. S'infila bene nella tripla che precede il passaggio più difficile, ma poi si lascia portare indietro sugli sci dal cambio di pendenza e rischia di saltare fuori percorso. Rimane ancora da vedere Gros in questo primogruppo, e poi gli uomini venuti fra i migliori In base alla classifica della prima manche. Pierino scia piuttosto bene, ma gira lontano dal pali, è l'unico a non commettere errori dall'Inizio alla fine, però la sua azione è assai meno incisiva. Adesso tocca a Steve Mahre, il sorprendente americano, che, anziché scendere con prudenza, punta decisamente alla vittoria, lanciandosi, incurante dei rischi, costretto ad un paio di passaggi acrobatici che risolve perfettamente grazie alla preparazione atletica eccezionale che possiede. Al traguardo, il suo tempo di manche è secondo soltanto a quello di Radici e Stenmark e lo pone davanti a Gustavo Thoeni e a Gros, classificati nell'ordine. Giorgio Viglino Classifica della prima manche: 1. Gustavo Thoeni (Italia) 48"23: 2. Stenmark (Svezia) • 7 centesimi; 3. Steve Mahre (Usa) ■ 8 centesimi: 4. Nockler (Italia) a SI; S. Gros (Italia) ? MaL'%rXv,.,UMi fAuaffi .ss:9 F,™ ^SS^n^2SSSJL^\^4«X melt (Liechtenstein) a 72: 10. Bachleda (Polonia) a 88; ti. Radici dulia) a 1 "03. Classifica seconda manche: 1) a pari marito Stenmark e Radici, in 49"45; 3) S. Mahre a 9/100: 4. Grot a 36/100; 5) Hauter a 62/100; 6) Thoeni a 83/100; 7) Morgentlern a 87/100: 8) Frommelt a 94/100; 9) Noeck- lar a 1"01: 10) Hinterseer '"12; 11) Bieler a 1"24. Classifica finale: 1) Stenmark (Svezia) 97"75; 2) S. Mahre (Usa) a 10/100; 3) Thoeni a 76/100; 4) Gros a 88/100; 5) Radici a 96/100; 6) T. Hauser (Aulirla) a 1 "15 ; 7) Noeckler a 1"4S; Stein) a 1"69; 9) H. Hinterseer (Austria) a 1"70; 10) Bieler a 1"78. 8) Frommelt (Liechtan- Coppa del mondo, il secondo periodo I o 3 s a: 2 2 O. et o O o CL Q. O O a. Ut < a. I co o 2 3 o 3 I "4T ^WFyj^l LGSLCGGSLSGP t. Stenmark (Svezla) 126 — 15 25 - — 25 — 25 — — — — 216 2. Gros (Italia) 120 — 20 15 — — 8 4 11 — — — — 178 3. Thoenl (Italia) 97 — 8 20 — 15 20 — 15 — — — — 175 4. Klammer (Austria) 106 25 — — 25 — — — — — — — — 156 5. Hlnlerseer (Austria) 69 — 11 — — — 15 1 2 — — — — 98 6. Tretch (Svizzera) 57 — 6 — 2 25 - — — — — — — 90 7. Russi (Svizzera) 44 20 — — 8 — — — — — — — — 72 8. Plank (Italia) 71— — — — — — — — — — — - 71 8. Roux (Svizzera) 63 6 — — 2 — — — — — — — — 71 10. Bieler (Italia) 23 — 25 11 — — 3 — 1 — — — — 63 1 punti: 25 al primo, 20 al secondo, 15 al terzo, 11 al quarto, 8 al quinto, 6 al sesto, 4 al settimo, 3 all'ottavo, 2 al nono, 1 al declmo. SI tiene conto del sel migliori risultati. Il parallelo varrà per la classifica solo se tra il 1° ed il 2° ci saranno meno di 10 punti.