Ansie dissolte a Papagusa di Ferdinando Albertazzi

Ansie dissolte a Papagusa Ansie dissolte a Papagusa Romano Battaglia: « Ultime lettere al direttore », Ed. Rizzoli, pag. 156, lire 2500. « L'isola di Papagusa », Sei, pag. 152. lire 4500. Destinatario di confidenze sussurrate a fior di penna, di ansie che cercano improbabili risposte a mesti interrogativi, di vicende ormai rassegnate a non scommettersi nella vita, Romano Battaglia ha conosciuto un ampio consenso di pubblico con i fortunati Lettere al direttore e Muove lettere al direttore Incuriositi, i lettori hanno di vorato le pa„ine di quei libri con la speranza di ritrovarsi, di intravedere fra le malin coniche « confessioni » ano nimi compari di sventura o magari, spinti dall'acre vita lità delle frustrazioni, con il desiderio di estrarre da un repertorio di affanni e di af flizioni inquieti sorrisi. Tenv che altrettanta gratificazione non arrida a chi sfoglia le Ultime lettere al direttore. scelte con eccessiva disinvoltura sfruttando una « for mula » che, ribadita qui stan camentc, persino mostra la fragilità dell'intuizione che l'ha ispirata. Dalle « lettere di extrater restri » che invitano a risol vere nella quotidianità il sen so dell'esistenza, a quelle « di preoccupati » alle prese con problemi sessuali proposti secondo i toni di un umori smo spicciolo in voga nelle bettole di periferia, alle al tre, « d'amore » e « di prote sta ». che sbandierano inti mità e veemenza in piazze di carta, dalle « lettere di in ventori » e « di poeti » intrise di cupo grigiore, a qu.lle « di fantasiosi » attratti dalla mor te e dai suoi strumenti, ca paci di suoni talmente sgra ziati da indurre subito a cam Mare spartito, c'è davvero ur. po' di tutto. Ma il campio nario raccolto dall'Autore non ha lo smalto né la fresehez za dei precedenti, cosi clic il pennino-freccia scoccato dall'arciere di copertina ri sulta malinconicamente spun tato. Ben altrimenti convincente, invece, il libro per bambini « dettato » da Eugenio, uno straordinario navigatore che ha affidato al registratore di Battaglia le cristalline e seducenti Immagini della prò pria storia, della fantastica avventura vissuta ne L'isola di Papagusa. Popolata da uccelli che imboccano i pe-1 sci, da stelle pietrificate, da j pesci che diventano stelle, da pani caduti dal cielo, da bi- ! stecche cresciute sugli alberi e addirittura dall'albero del segreto della vita, l'isoletta su cui capita Eugenio è forse una piccola luna precipitata in mare, come qualcuno candidamente azzarda. Le splen dide illustrazioni che compie tano persuasivamente il rac conto suggeriscono inoltre la geografia di un luogo accattivante e unico, pronto a ospitare una società che igno ra conflitti e rivalità, svelto a inabissarsi quando una nave incrocia nelle vicinanze: oasi felice, Papagusa difatti non accetta contaminazioni. Da una capanna nascosta nella pineta della Versilia, Eugenio ripercorre cosi i fa scini di un territorio vitaliz zante, che i piccoli lettori cercherebbero invano sulle carte nautiche. Ne avvertono tuttavia la presenza e, al di là degli inopportuni sentimentalismi che stemperano la limpidezza del racconto, lo sentono a propria immagine e somiglianza. Papagusa non è comunque un'isola ipoteti ca, la proiezione di una in venzione: appare come una traccia da cui si dipartono infiniti camminamenti che danno, al termine di percorsi identici e incomparabili, sul lo specchio che riflette le intime aspettazioni di qual sivoglta lettore, al di fuori dei significati secondi del racconto, assai trasparenti e in certe descrizioni un po' fru sti. Non importa se lo specchio sembra poi allontanare xradualmente le immagini via via più indistinte e sbiadite: per riconoscersi in Pa pagusa, basta concedersi al gusto di attraversarlo. Ferdinando Albertazzi

Persone citate: Battaglia, Romano Battaglia