Perché Goodbar di Franco Mimmi

Perché Goodbar Tra i best-sellers Perché Goodbar Judith Rossner: « In cerca di Goodbar», Ed. Mondadori, pag. 343, lire 4000. Quando tanti anni fa giunsero in Italia, con il loro odore di scandalo, / peccati di Peyton Place e Cioccolata a colazione, e Lolita, e poi. più recentemente, le love stories e i gabbiani e gli squali, vi era pure in quelle pagine | qualcosa che giustificava il crisma del best seller, e an ; che nello scarso spessore letI terario dell'opera (si escluda \ Lolita) si scopriva un ritrat| to, se non dell'America, di un I istante d'America: o di una I moda, almeno, di un sia pur j effimero sentimento america, no. Ma che cosa mai in questo In cerca di Goodbar'! Non vi è la scoperta del sesso ipocrita della provincia che fu firmata dalla Me telius e dalla Moore né la lotta antipuritana di Nabo kov; non l'astuzia dolciastra di Segai, né 11 cartone animato trascendente di Bach, né la bestiaccia-incubo di Benchley. Né il preludio a nuovi momenti, a nuovi libri, a mutamenti. La prosa dozzinale di Judith Rossner insegue per pagine e pagine ■ jquesta insignificante Theresa Dunn e le sue puntate al bar ! in cerca di un uomo qualsiasi, iChe sarebbe cosa ammissibi lissima. per quanto del tutto privata, se non fosse che l'autrice vuole appiccicarle pretestuose motivazioni. Quali? Una malattia infantile che finì con il condizionare anche psicologicamente la protagonista; una troppo ■ spigliata sorella. Insomma: Theresa, da bambina grassoccia e musona, si trasforma col tempo in occasionale e gratuita adescatrice, mentre continua in altre ore la sua vita di insegnante elementare (anche questa passione per i bambini, che riappare qua e là e ogni volta sembra voler significare qualcosa, alla fine resta del tutto inespli cata). Ma forse proprio nella linda facciata che alla ragazza si vuole mantenere si può cercare il motivo del successo del libro. In questi tempi fortunatamente meno repres si. in cui l'epidermide al ven- to dissacra quohdianamente il «comune senso del pudore», la Rossner ha riscoperto un vecchio trucco: un'educanda maliziosa, una casalinga am- miccante, eccitano più di una professionlsta all'opera. Ecco perciò Theresa abbandonare ogni dieci pagine la facciataJekyll per la slacciata-Hyde. eccola mutare in dialogo più schietto i] linguaggio di puericoltrice, mentre anche il lessico della narratrice cambia si potrebbe dir^ fisiologicamente, per lanciarsi e addentrarsi in descrizioni di rapj porti di vario tipo. nsomma: in questi milioni ! di copie che l'America sta di i vorando. si è tentati di legge re una semplice prurigine per la pornografìa. Qualche appetito, evidentemente, è rimasto irredento nell'anima segreta dei nipoti del reverendo Dimmesdale, il colpevole sacerdote della Lettera scarlatta. E l'anima italiaiut, segue. Franco Mimmi

Persone citate: Bach, Benchley, Goodbar Judith Rossner, Judith Rossner, Moore, Theresa Dunn

Luoghi citati: America, Italia