Ergastolo per la strage nella Risiera S. Sabba di Giuseppe Mayda

Ergastolo per la strage nella Risiera S. Sabba Il processo contro i Crimini nazisti Ergastolo per la strage nella Risiera S. Sabba La sentenza contro l'unico imputato pronunciata dopo sei ore di camera di consiglio - Il sen. Terracini chiede una nuova istruttoria sulle responsabilità avute dai collaborazionisti italiani (Dal nostro inviato speciale) ] Trieste. 29 aprile. ! Per Joseph Oberhauser, in anni oggi cameriere in una ' birreria di Monaco di Bavie- ira, imputato di omicidio più-1 rimo pluriaggravato quale ' principale responsabile dei crimini commessi dai nazisti, i tra il settembre 1943 e l'apri- lè 1945, nella risiera di San Sabba, a Trieste, della quale I era il'comandante, la Corte \d'Assise ha accolto pienamen- te le richieste formulate ieri i dal pubblico ministero dottor I Coassin. I giudici, entrati ini camera di consiglio alle 13,1 ne sono usciti stasera dopo ! oltre sei ore, alle 19,20. j Sotto le luci dei riflettori e • davanti alle televisioni Italia-1 na e jugoslava, il presidente i dottor Maltese ha letto il di-1 spositivo, dichiarando di non ; doversi procedere nei con-1 fronti dell'accusato Dietrich I August Allers per morte del i reo, e infliggendo all'imputa- to Oberhauser la massima pena prevista con 1 «ggravan ! te di tre anni di isolamento ! diurno e le spese processuali. ' Oberhauser è stato altresì condannato al risarcimento dei danni nella misura di un ; milione a ciascuna delle ven-1 tiquattro parti lese, fra cui ! il dott. Sergio Piperno quale presidente dall'Unione delle, comunità israelitiche italiane e il senatore Piero Caleffi per gli ex deportati. La Corte ha respinto invece l'ammissione di altre 37 parti civili, fra cui sono numerosi i resistenti, i partigiani combattenti e le medaglie d'oro (come Luigi Frausin), non ritenendo provato il fatto che la loro tragica fine sia avvenuta nella risiera. La sentenza non fa cenno della ulteriore istruttoria sollecitata dalle parti civili: « E' sconcertante — ha detto l'av-vocato Kostorls — che dal dispositivo manchi questa decislone. Non è escluso, tutta-via, che la Corte si riservi di annunciarla nella motivazioné dei verdetto ». Il fulcro di quest'ultima udienza è stata la richiesta,presentata dal senatore Umberto Terracini nella sua re-plica conclusiva a nome di tutti i patroni di parte civile,di aprire una nuova istruttoria per un processo stralcioper quelle vittime della risie-ra (migliaia di partigiani ita-liani. sloveni e croati) chenell'attuale dibattito, per mo-tivi giuridici, non hanno trovato collocazione. Proprio stamane, il giudice istruttore del tribunale di Trieste, dottor Serbo — cosi come aveva annunciato settimane fa in una intervista concessa a La Stampa — è giunto al termine delle indagini preliminari su quello che viene già definito «il secondo processo della risiera», prospettando due ipotesi di orni- cidio plurimo pluriaggravato .i carico di un altro gruppo diimputati tedeschi, Odilo Glo bocnik, Ernst Joseph Wei- man, Joseph Michaelsen, Karl Schiffer «ed altri»: il magistrato li accusa di 6000 uccisioni compiute «in ossequio ad una direttiva politica segreta del Fuehrer» e «in contrasto con l'ordinamento giuridico del terzo Reich nonché della legge internazionale di guerra», e indicando le vittime in militari degli eserciti di liberazione italiano c jugosla- vo e in quegli «appartenenti a/Za razza ebraica o di sanguemmo», tutti residenti a Trie- ste, deportati nei campi di an- pressione non era già avvenuta nella stessa risiera». Tuttavia 11 senatore Terracini, che rappresenta i parenti di tre vittime, Luiginientamento di Germania e diPolonia quando «la loro sop- Frausin, Vincenzo Gigante eNatale Colarich, già suoi com-pagni di partito e di lotta, si èrichiamato — nell'invocaredalla sentenza della corte l'or-dinanza per una nuova istrut toria o addirittura la remis sione degli atti al pubblicoministero affinché apra unaulteriore istruttoria — alle re.sponsabilità che, nei delitti nella risiera, avevano avuto anche alcuni collaborazionisti italiani, come il questore fascista Giuseppe Gueli, capo de' famigerato «ispettorato speciale di pubblica sicurezza per la Venezia Giulia» dipendente dal ministero degli Interni di Salò, che aveva arrestato nel maggio 1944 Frausin, Gigante e Colarich consegnandoli alla polizia nazista di Trieste la quale, dopo averli torturati, li aveva uccisi a San Sabba. L'intervento di Terraciniseguito da un pubblico folto ed attentissimo, è consistito soprattutto in una critica serrata alle manovre compiutedal governo alleato di Tries>nel 1945. per «insabbiare» leindagini sulla risiera e alle esitazioni delia giustizia italiana che hanno procrastitiatoper trent'anni un processo «Simile, negli aspetti tragici e politici, a quelli delle Ardeati ne e della strage di Marzabotto»: «Le colpe dei ritardi — ha detto — stanno al vertice del nostro Stato Qualcuno voleva che questo processo non fosse fatto e che. se si la ceva. i responsabili italiani ne i rimanessero fuori». Terracini • si '" chiesto come mai il pri- j mo rapporto di polizia sui de- j lilti della risiera spari fra le i carte della procura, perché l'i-1 stltuto della estradizione non j funzionò proprio per Ober-1 hauser. perché la procedura . non *u condotta avanti coni fermezza e con tenacia e ne ! ha concluso che «d mancata i ta volontà politica di inchio- j dare i responsabili alle loro j azioni». Ma, anche se simbo-1 Hca, la condanna non deve ■ mancare: «Al birraio Ober-. hauser sia inflitta la pena più j severa e gli si neghi in senten za Qualsiasi attenuante». L'udienza si era aperta alle 9.30 con un breve intervento ì dell'avvocato Sergio Padova- ni, difensore d'ufficio di Al- i lers. Il legale ha lamentato j che la corte non abbia subito dichiarato il decesso del suo I cliente, avvenuto a Monaco di | Baviera il 22 marzo 1975, sic- ; che durante tutto il processo i sono corse le voci più dispa- ; rate sul conto di Allers. An- : che il difensore di Oberhau-[ sei, avvocato Francesco Filo- j grana, è stato nominato d'uf- fido e l'ex capitano delle hss» non si è mai messo in contatto con lui. Filograna ha j detto che patrocinare Ober-1 hauser è «una causa impopo- lare» e «un pesante fardello»; | i molti anni trascorsi dai fatti hanno cancellato prove ed elementi probanti, Tuttavia, pur riconoscendo I che Oberhauser era il coman- • dante della risiera, il legale ha sostenuto che «prove pre cise ed inequivocabili con tro di lui non ne esistono». Filograna sostiene che il re sponsabile dei crimini di San Sabba è, semmai, Dietrich Ai lers, «l'unico ad avere il potè re decisionale» e «il diritto di vita e di morte», come rivela la testimonianza Washsberger quando narra un simulacro di processo svoltosi nel cortile della risiera. Il difensore con elude l'arringa chiedendo che Oberhauser sia prosciolto da I tutte ,e. accuse per insulti cienza di prove, H legale, in subordine, prò spetta l'ipotesi che Oberhau ser non possa essere condan nato perché avrebbe agito contro la propria volontà (e cita l'art. 51 del codice penale secondo cui «non è punibile chi esegue un ordine illegltti mo se non ha la possibilità di sindacarla»)', infine invoca, nel caso di una condanna massima, la concessione delle attenuanti generiche che ri durrebbero l'ergastolo a tren t'anni di reclusione. Alle 13 la corte si ritira e comincia rat tesa Per la sentenza, Giuseppe Mayda