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Posio di lavoro assicurato ai dipendenti della fassio L'inchiesta a Genova per il clamoroso crack - ■■■■ Posio di lavoro assicurato ai dipendenti della fassio Come prescrive la procedura fallimentare, sono stati licenziati e riassunti con contratti a termine in modo da garantire il posto di lavoro per il tempo necessario a risolvere la situazione /Dal nostro corrispondente) Genova, 27 aprile. Mentre Franca Tomellini Fassio, in carcere per bancarotta fraudolenta, attende di essere interrogata dal magistrato, i tre curatori del fallimento «Villain e Fassio» hanno dato il via ai primi provvedimenti licenziando tutti i dipendenti — una quarantina di impiegati ed una ottantina di marittimi — e riassumendoli con contratti a termine, in parte di tre ed in parte di sei mesi. Il provvedimento è stato preso dal giudice Viale per garantire ai dipendenti il posto di lavoro per un margine di tempo che potrebbe essere sufficiente a risolvere la situazione della disastrata flotta. Oggi s'è svolto a Roma un incontro tra il presidente deiIn Regione Liguria, Angelo Carossino, il ministro della Marina Mercantile, Giovanni Gioia ed i sindacati unitari dei marittimi per cercare una rapida soluzione al problema che appare il più urgente. Infatti 1 due giornali — Corriere Mercantile e Gazzetta del lunedì — sono già stati acquistati mentre per quel che riguarda le due società di assicurazione «Levante» ed «Europa» si ritiene che non mancheranno le offerte. Tutfai più si dovrà cercare, e sarà compito dei curatori, di evitare il «gioco al ribasso» che gli eventuali acquirenti cercheranno di effettuare, co-1 me avviene sempre in occa-1 sione dei fallimenti. Subito dopo si procederà j alle operazioni d'inventario e ì si cercherà di precisare la | «graduatoria» dei creditori, ; ipotecari e privilegiati che, ad 1 una prima valutazione, sembtano molto numerosi. Sarà ben difficile, per non dire im-1 possibile, che i creditori chi-1 rografari possano recuperare, anche in parte, quanto è loro dovuto. D'altronde, la magi- ; stratura genovese ha voluto confermare un indirizzo giurisprudenziale ben preciso: il credito ai dipendenti è il «fat-1 to sociale» che annulla e supera qualsiasi altro credito concorrente. L'azione della magistratura non tende però solo al recupero del credito dei lavorato-; ri, cioè delle loro indennità di anzianità, ma sembra destina- ! ta a proseguire, specialmente | in campo penale, alla ricerca di nuove responsabilità. Si parla di dirigenti di altre società del gruppo, di responsabilità di istituti di credito, di nuove irregolarità, non meno gravi di quelle emerse nei giorni scorsi, che hanno porI tato all'arresto della signora ! Franca Tomellini Fassio, la quale viene definita negli ambienti economici e marittimi di Genova il capro espiatorio di una serie di colpe ed errori ; che non sono soltanto suoi, i ma che addirittura potrebbero risalire alla gestione di Ernesto Fassio, suo padre. I fratelli Fassio, indipendentemente dalla loro scarsa predisposizione per l'attività manageriale, avrebbero ereditato nel '68, alla morte del padre, un «impero» già pesantemente gravato dai debiti. Un altro interrogativo lascia dubbiosi gli inquirenti e gli osservatori esterni: che fine hanno fatto i « residui » seEdl'pEa/sdlsmvdgccpmtripcnqpmlcbdsaccplC sei miliardi dell'operazione Egam? La somma avrebbe dovuto essere restituita all'ente di Stato dopo che il presidente Manuelli aveva de-1 ciso di non far scattare la se- 1 miliardi e mezzo) al controllo conda parte dell'operazione che avrebbe portato l'Ente(che aveva già versato undici del pacchetto di maggioranza del gruppo. I Fassio, tempo addietro, dissero che quei sei miliardi erano serviti loro per «chiudere» altre falle, cioè per pagare altri debiti. Ma adesso occorrerà operare un rigoroso controllo. LTEgam, comunque, ne ha già chiesto la restituzione e ha ottenuto, oltre un mese fa, dalla procura della Repubblica di Genova il sequestro conservativo dei beni personali dei due fratelli. p. I. Genova. La signora Franca Tomellini Fassio (Tel. Ansa)