L'Inquirente fa perquisire le banche per trovare le prove della corruzione di Guido Guidi

L'Inquirente fa perquisire le banche per trovare le prove della corruzione È cominciato il difficile "safari,, per l'Antilope (Cobbler) L'Inquirente fa perquisire le bancheper trovare le prove della corruzione Roma, 26 aprile. La caccia ad Antelope Cobbler è cominciata: per la soluzione di quello che ha tutti gli aspetti di un classico romanzo giallo è determinante l'identificazione del personaggio politico che, in epoca successiva al marzo 1969, avrebbe indicato alla Lockheed l'ammontare delle tangenti da versare a chi aveva favorito la vendita dei 14 aerei Hercules al ministero della Difesa italiano. Su ordine della commissione inquirente, ufficiali della Guardia di Finanza stanno frugando negli archivi delle banche a Roma e soprattutto in quello di un importante istituto di credito americano dove sembra che possano essere trovate tracce di qualche versamento; i dieci deputati e i dieci senatori che, ufficialmente, torneranno a riunirsi soltanto mercoledì sembrano orientati a trasferirsi oltre che negli Stati Uniti anche a Parigi per interrogare di nuovo Roger Bìxby Smith nella speranza di avere maggiore fortuna del sostituto procuratore della Repubblica, Ilario Martella, al quale il dirigente della Lockheed non ha voluto dire nulla; qualcuno pensa a revocare l'ordine di cattura nei confronti di Ovidio Lefevbre D'O vidio che certamente conosce \ la vera identità di «Antelope Cobbler» purché sia disposto a parlare. Purtroppo, la cac-1 eia non è facile: gli elementi a disposizione, infatti, sono scarsi e poco consistenti. «Secondo me — ammette; Ugo Spagnoli, deputato, co-, munista e vicepresidente della commissione che è forse l'unico dopo i due relatori (Codacci Pisanelli e D'Angelo-1 sante) a conoscere bene tutto I il materiale sìnora raccolto, non escluso quello arrivato1 da Washington — il dossier con i risultati delle indagini sinora compiute è abbastanza interessante, ma è necessario I andare negli Stati Uniti pei ' trovare la chiave di tutto». L'accordo fra gli Stati Uniti e l'Italia per questa particolare indagine, purtroppo, è così macchinoso che non autorizza a sperare in una rapida conclusione. Le clausole sono tali che dopo le prime battute è sorto il pericolo che possa andare a monte la collaborazione fra americani ed italiani. «D'altro canto — insistono anche oggi tutti i commissari — senza sapere quello che I h; s; | j j i [| i I I \ I hanno detto o quello che pos; sono dire i dirigenti della ; Lockheed non si risolve il mi| stero». Tra l'altro è previsto in j questo accordo che «le autori j tà» s'impegnano a «salvaguari dare il carattere riservato de[gli atti, non possono comunicarli a terzi né usarli se non ai lini di procedimenti suindicati», cioè nei procedimenti che si riferiscono a indagini su eventuali illeciti nelle attività commerciali in Italia della Lochkeed. Inoltre: questi atti possono essere utilizzati dall'autorità giudiziaria italiana (quindi dalla Commissione parlamentare inquirente ) dopo una preventiva consultazione di volta in volta con il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti. Infine: l'accordo è ancora più restrittivo se si tiene conto che «tutte le | informazioni fornite dalle i parti» e «ogni corrispondenza I tra le parti relative a tali informazioni e all'esecuzione delle suddette procedure, doI vranno mantenere carattere \ di riservatezza e non dovranno essere portate a conoscenza di terzi o di autorità governative che non siano giudiziarie o di polizia». La scorsa settimana e fil¬ trata soltanto una indiscrezio-! ne sul contenuto degli atti ar-1 rivati alla Commissione in-! quirente: due avvocati della! Lochkeed, Roger e Wells, in-: terrogati dagli inquirenti i americani avevano spiegato che, secondo il cifrario della società americana, «Antelope Cobbler» voleva indicare un presidente del Consiglio. L'indiscrezione ha indotto il Dipartimento della Giustizia americano a protestare e per chiarire quanto era avvenuto e partito, oggi, il capo di gabinetto del ministro della Giustizia per Washington. «Vado — questo ha spiegato il dottor Brancaccio prima di imbarcarsi all'aeroporto di Fiumicino con il consigliere di Cassazione, Daniele Strani, addetto alla direzione generale affari penali del ministero della Giustizia — a trattare la possibilità di prosecuzione dell'accordo che è stata messa in dubbio per effetto di supposte indiscrezioni che si sarebbero verificate sul contenuto dei documenti già trasmessi. Non mancheremo di chiarire quali sono i compiti della Commissione inquirente che è un organo parlamentare giudiziario non previsto nella legislazione degli Stati Uniti. Forse l'equivoco è nato soltanto da ciò. Spero che la vicenda possa essere risolta in senso positivo nel giro di pochi giorni». In attesa che il capo di gabinetto concluda la sua missione, domani si riunisce nei suoi uffici in via della Missione il comitato di presidenza della Inquirente (il presidente onorevole Castelli ed i due vicepresidenti. Spagnoli e Reggiani) con i relatori: Codacci Pisanelli e D'Angelosante 'debbono studiare le proposte da sottoporre all'esame della commissione convocata per mercoledì. I progetti sono abbastanza noti: indicare quali testimoni da interrogare negli Stati Uniti e, soprattutto, quali domande da contestare a ciascuno perché, tra l'altro, anche questo è previsto dall'accordo italo-americano; proporre di andare a Parigi per chiedere a Roger Bixby Smith, un dirigente per l'Europa della Lochkeed, chi si nascondeva dietro lo pseudonimo di «Antelope Cobbler» e «Pun» ai quali sono andate le tangenti della società americana; convocare subito anche John Vassar House, seppure qualcuno pensa che non sia il momento I di interrogare lo scultore. Ultima notizia: è stato de' nunciato per vilipendio al Ca' po dello Stato il direttore del i settimanale Tempo, Carlo Gregorettl, che ha pubblicato, oggi, in copertina un disegno in cui si «raffigura il volto del presidente della Repubbliica, Giovanni Leone (con oc! chiali. balletti e capelli bian\chi) su un corpo di "antilope j rampante" con zampe, coda e corna». Accanto al disegno ci sono due titoli: «Scandalo Lock| heed, ultimo atto» e «Giovati' ni Antilope ringrazia e se ne va». Il procedimento penale per competenza territoriale deve i svolgersi a Monza dove il set timanale viene stampato se il ministro della Giustizia concede l'autorizzazione. Carlo Gregoretti e il comitato di direzione (Giuseppe Catalano, Stefano De Andreis, Lino Jannuzzl e Franco Lefebvre) hanno chiesto con un telegramma al ministro della Giustizia di concedere subito questa autorizzazione perché «sia reso possibile accertare in un'aula giudiziaria la verità i dei fatti relativa allo scandalo | Lockheed». Guido Guidi