Quella piccola industria "che è tanto maltrattata» di Mario Salvatorelli

Quella piccola industria "che è tanto maltrattata» A Stresa problemi europei a confronto Quella piccola industria "che è tanto maltrattata» Il rappresentunte italiano, Mario Corbino, ha polemizzato con il governo per le tecniche di "salvataggio" - Ottimismo degli inglesi, speranza dei francesi, preoccupazione dei tedeschi (Dal nostro Inviato speciale) Sire*». 24 aprile I rappresentanti delle Imprese minori Italiane, francesi. Inglesi e tedesche hanno aperto un discorso per mettere a confronto 1 loro problemi e cercarne insieme la -soluzione. L'hanno aperto oggi a Stresa, nel convegno «La piccola Industria In Europa' che, come ha detto li presidente dell'Associazione Industriale di Novara, Gluseupc Macchi, organizzatore dell'Iniziativa, è 11 primo del genere. Sono l problemi eli tanti uomini che si sentono soli perché, pur costituendo la maggioranza degli Imprenditori p l'asse porUnte del sistema produttivo In ogni Paese, da poco tempo hanno visto 1 governi prendere otto della loro presenzo. ma più con le parole che con 1 fatti. Infatti, le piccole imprese Incontrano ancora le difficolta maggiori nell'accesso al credito e al mercato del capitali, nelle esportazioni, nel contatti con 11 mondo politico, nel trattamento fiscale. Un lato positivo per le piccole Imprese l'ha messo In luce Zachry Brlcrlcy, presidente della piccola industria Inglese, affermando che nel suo Paese 1 giorni perduti per sciopero nelle improse con oltre mille dipendenti superano di tredici volte quelli del le medie aziende e di ben 14(1 volte 1 giorni perduti nelle aziende ira gli undici e 1 ventiquattro dipendenti. Ultima occasione Ma 11 presidente del Consiglio nazionale della piccola Industria Italiana. Mario Cordino, parlando a nome di 85 mila piccole imprese, «le più maltrattate d'Europa», non ha condiviso 11 relativo ottimismo, almeno su questo punto, del collega britannico. Anzi, ha polemizzato vivacemente con chi conduce l'attuale vertenza per 11 contratto del metalj meccanici e che. ha detto, 'tenta di far passare per buone soluzioni che noi riteniamo pessime. Corbino ha poi criticato le tecniche di salvataggio attuate dal governo, perche vanno a scapito delle Imprese più valide. Con questi interventi si arriva a spendere uriche cinquanta millo ni per addetto, mentre nella piecolu Industria 11 rapporto tra capitali' investito e occupati è solo di qiiat;ro milioni Invece di un vecchio posto salvato se ne potrebbero creare dodici nuovi. In questo modo, non si difende l'occupazione, ma si crea disoccupazione. In tema di riconversione Industriale, Corbino ha detto anche che a Natale eravamo tutti ricchi perché c'erano I 28 mila miliardi del pian» economico preparato dal governo di allora, mentre a Pasqua ci ritroviamo tutti poveri, perché non sappiamo se di quel plano sta rimasto un solo miliardo. Ha poi messo In guardia contro 11 tentativo in atto di un 'cambiamento morbido del sistema» e contro l'equivoco che la partecipazione dei rappresentanti sindacali olla gestione dell'impresa possa bloccare la conflittualità, mentre è vero Il contrarlo, Cloe che la partecipazione si può avere solo dove lo conflittualità non esiste. In questa che potrebbe essere l'ultima occasione per una ripresa economica attuata nel sistema pluralistico europeo, atlantico, che abbiamo scelto, ha concluso Corbino, occorrono decisioni di politica economica tempestive e di rapido effetto, una politica di risanamento della bilancia del pagamenti che non soffochi le Importazioni ma stimoli le esportazioni per allargare la base produttiva, e una politica del credito organica, che riduca 11 costo del denaro e applichi I medesimi tassi d'Interesso alle grandi e olle piccole Imprese. Il rappresentante francese. Jean-Pierre Du Montani, ha dato notizia che nel mese scorso 11 ministero dell'Industria ha annunciato la costituzione d'un delegato alla plccolamedla Industria, Incaricato di coordinare 11 finanziamento, l'assistenza tecnica, le esportazioni delle Imprese minori. Inoltre Cllscard d'Estalng ha messo allo studio riforme che, ha detto l'oratore, si spera eliminino le contraddizioni | e quel disorientamento che negli ultimi tempi si era andato diffondendo tra gli imprenditori. Il tedesco Heinz Krohnc. pur affermando che l'industria minore della Repubblica Federale non ha mai sentito la necessità I di trattative e riforme particolari, ha espresso preoccupazioni , per 11 crescente volume di Investimenti necessari per ogni ad; detto, per l'aumento del costo 1 del lavoro, per 11 carico fiscale. 1 che è diventato insostenibile per i le piccola Imprese, trattate allo | stesso modo delle grandi Tra 1 molti Intervenuti che hanno preso la parola dopo H re| latore. Il vicepresidente della piccola Industria. Marcello Modiano, ha rimproverato agli Im prenditori Italiani di avere operato solo saltuariamente e in modo episodico quelle verifiche dell'esercizio del potere da parte delle forze politiche In cui avevano riposto la loro fiducia, ed ha criticato l'allettamento Interessato di oltre forze politiche che, ancor prima di proporre «strane alleanze, dovrebbero riuscire a convincere che so ottenessero 11 potere, manterrebbero la libertà dell'Iniziativa. Giorgio La Malfa ha insistito | sulla necessità di sciogliere l due I problemi centrali della crisi del' l'economia Italiana. Il primo è la dinamica del costo del lavoro, | che non solo negli ultimi anni, I ma dal 1960 ad oggi s'è mosso ! con un'accelerazione all'lnclrca doppia che negli altri Paesi occli dentali. Il secondo è il disavanzo I dello Stato che. dal 2 per cento del prodotto nazionale lordo nel : 1960. t> salito all'8 per cento nel , 1970 e ora si annuncia del 14 per cento quest'anno. , Dimensione umana Ha poi detto che il senso della j proposta del partito repubblicaj no per un Incontro con le altro i forze dell'arco costituzionale non 6 quello di portare II partito comunista al governo, ma di verificare tutti 1 punti In cui si può collaborare con esso. Ha poi Invitato la democrazia cristiana ad avere coraggio e ad Intrapren derc ima radicale pulizia nella pubblica amministrazione, so| prattutto perché II Paese si sta i avviando verso elezioni che poi trebberò essere traumatiche Ha aperto e chiuso l lavori l'ex I presidente della ConfIndustria. ! Renato Lombardi, dichiarandosi convinto che gli Interessi che uniscono le Imprese di diversa dimensione sono assai più numerosi e importanti del problemi che le dividono. La vera distinzione, piuttosto, è tra le Imprese di dimensioni «sovrumane» e le j Imprese a dimensione «umana», cioè quelle dove esistono rapporti personali e. lndlpendentemeni te dal numero degli addetti, dal i volume del capitale Investito e ; dal fatturato, sono nato e si alimentano con l'Impegno d'un gruppo di individui, «ciascuno al I suo posto ma tutti partecipi della vita dell'azienda'. Proprio le ' Imprese concepite come personali possono, secondo Lombardi, contribuire a risolvere, sia pure attraverso tentativi ed esperlen1 ze. anche negative. 11 grosso nodo della partecipazione del lavoratori allo gestione dell'azienda. Mario Salvatorelli

Persone citate: Corbino, Giorgio La Malfa, Heinz Krohnc, Marcello Modiano, Mario Corbino, Mario Cordino, Renato Lombardi, Sire

Luoghi citati: Estalng, Europa, Novara, Stresa