Partiti e diritti civili

Partiti e diritti civili Partiti e diritti civili C'è spallo per un partito che si occupi solo delle libertà individuali, nella società italiana? E qual è il posto che occupano i diritti civili In un sistema pluripartitica alle prese con una crisi economica e sociale senza piece denti? E ancora, i • diritti civili-, sono il fiore all'occhiello d'una minoranza benestante, ben istruita, sostanzialmente duna borghesia illuminata, o non piuttosto una legittima aspirazione d'una società che si sta rapidamente svogliando, dopo un sonno durato decenni? Di questo s'è parlato Ieri nel corso d'un convegno organizzato dal club Turati, nelle sale di palazzo Carlgnano. Il grande balzo in avanti della società italiana su questo tema — ha rilevato Federico Stame — è avvenuto dal '68 in poi. quando i partiti di sinistra si sono accorti del ritardo storico con cui avevano affrontato i temi del divorzio, dell'aborto, dell'obiezione di coscienza, della riforma delle Forze armate - dei regolamenti militari, delle minoranze. Prigionieri dell'ottica cattolica e liberal-borghese ottocentesca, i partiti della sinistra storica non hanno saputo cogliere In tempo i fermenti e il • nuovo- che andava emergendo nella società italiana, sono stati battuti nel tempo dai gruppi non parlamentari, come i radicali. Il discorso delle libertà civili — ha osservato Stame — è particolarmente Importante perché coinvolge qualsiasi tipo di società, e . finisce per essere una difesa del cittadino contro il potere. In ogni regime, anche in quelli dov'è stata abolita la proprietà privata. Ouanto al compromesso storico esso vuol essere — ha concluso Stame — una sorta di accordo fra le rappresentanze politiche della società italiana, una sintesi, al potere di tutte le componenti del sistema. Resta tuttavia do vedere quanto queste componenti siano rappresentativo del sistema stcs so. o non siano piuttosto superate (in quel distacco fra «Paese reale e -Paese legale- di cui si dice) da , nuove correnti libertarie modera ! tornente ideologizzate e al di fuori \ delle formazioni partitiche. Su questo argomento s'è diffuso . un rappresentante dei radicali piemontesi. Carlo Pogliano. osser vando che prima di affermare che , il sistema delle libertà democratiche, cosi com'è oggi, è superato ' occorrerebbe farlo funzionare correttamente con l'applicazione ef' fettiva di tutto il ventaglio di li ; berta previste dalla Costituzione Un magistrato. Gian Giulio Ani ' brosini. ha ricordato gli anni bui : precedenti il centro sinistra quando • la magistratura dava man torte al potere politico nell'applicazione di norme oscuranti sto o repressive dei difilli civili' Infine Gianaria Mlttone ha ricordato che i poteri dello Stato in materia di libertà di pensiero sono tutt'oggi paternalistici e burocratici, in particolare per la censura cinematografica, dove lo • Stato-papà- non solo impedisce al produttore e all'artista di esprimersi, ma vieta al fruitore di giudicare, in piena autonomia di giudizio, se un prodotto è valido o meno. Giorgio Battistini

Persone citate: Carlo Pogliano, Federico Stame, Gian Giulio Ani, Gianaria, Giorgio Battistini