Lo sci della nostalgia si ritrova a Campiglio di Giorgio Viglino

Lo sci della nostalgia si ritrova a Campiglio Lo sci della nostalgia si ritrova a Campiglio Con un po' di pancia e il Fiato grosso i campioni di ieri sfidano quelli di oggi • Una festa che celebra errori e successi dello sport azzurro (Dal nostro Inviato speciale) Mad. di Campiglio, 23 aprile. Lo sci di fine stagione vive su appuntamenti diversi. Co la gara di recupero che permette di trovare gli ultimi punti, la -kermesse» popolare sul tipo del •Gigantissimo: Il revival applicato allo sport com'è questo -Trofeo degli Azzurri- che non a caso si sviluppa a Madonna di Campiglio. Da qualche anno la • 3 tre. • è rimasta l'unica • classico • italiana, unica anche ad essere Inserita costantemento nel calendari di Coppo del Mondo, soltanto casualmente affiancata da qualche provo Isolata nel vicino Alto Adige. Si respira aria di sport a Campiglio. Ireneslo spesso, e tutti questi atleti, ex ora divenuti allenatori, ex-ex resi ancora più entusiasti col passare degli anni, trovano l'atmoslera consueta, lo stimolo migliore per rlmane'e o tornare campioni. L'Idea di questa rimpatriata gìgontesca è nata quattro anni la quando ormai la ripresa dello sci Italiano ere cosa latta, e bisognavo celebrarla In qualche modo. SI pensò dì riunire tutti gli azzurri insieme, più per un Incontro che per lo scontro agonistico, e la conquista del titolo olimpico do porte di Gustavo Thoenl aggiunse nuovi motivi d'Interesse, quasi un suggello simbolico al lungo sonno dello sci nazionale dopo I successi di Colò. Colò contro Thoe¬ nl. e a vincere e Roberto Lecedell!, cortlnese. ottimo etleto e ancor più celebre allenatore della miglior squadro Icmminlle. quella delle Marchelll. delle Schlr. di Giuliana Minuzzo. Attorno a quella classifica I campioni del momento, e I più o meno vecchi, si accanivano come attorno ad una graduatoria reale. Ecco perché non la si poteva lasciar cadere, e a quattro anni di distanza si ritorna con un campione olimpico tutto nuovo. Pieri no Gros. a questo secondo appuntamento. Storno al margini della stagione, la primavera scoppia un po' dappertutto, me quassù c'è la neve e nevica ancora tonto per creare atmosfera migliore e un panorama stupendo con gli abeti nuovamente bianchi di uno strato compatto e pesante. Si scia in alto al Grosté. quote vicina al tremila, una conca che si apre al disotto della grande bastionata di rocce dolomitiche e potrebbe essere utilizzata lino a tutto moggio. Mescolati gli uni agli altri gli azzurri di oggi. Ieri e ter l'altro, sciano o si allenano, come meglio preferite, per la gara di domani. La battute pronta del toscani dell'Abetone castigo in tempi diversi: Chierronl non perdona un errore di Albino Alverà (lo prima Olimpiade del dopoguerra, la faticosa ripreso!. Colò riprende col suo • ovvie! -. Roberto Lecedrilli li trioni! di Aspen e Oslo. le amarezze di una corriere troncata dai dirigenti). Paride Millanti sbellcggla Bruno Alberti un poco appesantito e Gildo Slcrpaos sempre più aggressivo (lo sci dogli Anni 60, qualche succosso per classe individuale, nessuna organizzazione). Poi il motivo si Interrompe perché manco Gaetano Coppi, ultimo campione ormai trasformato In uomo d'aftari, e dopo all'Abetono c'è II buio. Già le levo più recenti, quello che hanno preceduto lo squadrone di adesso. Zandeglacomo-Dibona. De Tassis-V olentini, hanno spostato l'asso di sfido, non più l'Abetone contro Cortine, ma Cortina contro Medonni di Campiglio, per poi virare ancora ed escludere I grossi centri per i campioni di adesso: Thoenl sperduto su dalla vai Venosta, Radici e De Chiesa c'.ttodìnl, Gros vaisusino di Jouvenceeux. Bieler di Gressoney. Plank di Vipiteno. Senza volerlo ci si trovo o rifare la storia dello sci un po' stupiti soltanto per I chili In più di qualcuno, per la famiglia cresciuta (■ Sai ho già due figli e il terzo in arrivo •). per II calcolo degli anni passati troppo alla svelta. La squadra del boom Italiano ha nelle sue file allenatori giovani che vengono dello squadra stesso e quelle che è stata un'Integrazione progressiva la scopri qui tutta Insieme: I campigliesl hanno in mano la lormazlone femminile con Franco Vidi nella -Ae Claudio De Tassls Ira le giovani. Michele Stefani curo II settore giovanile. I centri dì addestra- | mento, e Giuseppe Compagnoni i la squadra C maschile. Colò. Thoenl. Gros. Lo sci Italiano passa attraverso queste tre medaglie d'oro olimpiche e mondiali con I suol limiti del passato e gli errori del presente, ma adesso ó sport di successo, miglior disciplina nel panorama agonistico nazionale, unica attività di massa vero. I problemi del piccolo prolesslonismo di Colò sembrano adesso lontani, mentre attuale è il dilemma per Thoenl che deve decidere II passaggio tra I licenziali -B- quelli che hanno un dilettantismo un poco più grìgio degli altri, e già lo stesso problema si ribalta su Gros. j che pure ho un vantaggio di qualche anno dalle sua. La storia dello sci è anche nelle famiglie celebri di queste diverse valli. I nomi do qualche tempo erano cambiati, non più' dinastie ma ragazzi nuovi, tutti I inventati, tinche quest'anno non' compare sulle scene in modo prevolente Bruno Contortole, vincitore della Coppo Europa '76. «Ciao, | Ciondolo- lo saluto con II sopran-1 nome consueto, e mentre lui si I volte e sorride replica. Unto bur- \ bere, un signore dai capelli d'argento. -Ciondolo- vero, classe 1918: ■ Giovanotto, lui ò II figlio di suo padre. Ciondolino se proprio volete, visto che finalmente ha vinto qualcosa d'importante -. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Abetone, Alto Adige, Campiglio, Oslo, Vipiteno