Una falsa "musica in scatola,, sulle bancarelle dei mercati

Una falsa "musica in scatola,, sulle bancarelle dei mercati Ancora in aumento Fattività dei "pirati del disco,, Una falsa "musica in scatola,, sulle bancarelle dei mercati Un terzo delle musicassette che si trovano in commercio proviene dal mercato clandestino Roma, 20 aprile. | Negli ultimi tempi la crisi 1 della musica leggera e soprat- i tinto la mancanza di canzoni 1 ddi grande successo sembrava- 'rno aver ridotto l'attività dei '■ qVirati del disco i quali, con le I imitazioni prima, e poi con la dfalsificazione delle incisioni i mercato dT "provìncia" il ""cui ! originali, alimentavano quel i sslogan ò tre dischi mille lire. Ed invece l'industria clandestina è rispuntata adesso rigogliosissima, essendosi modernizzata e specializzata nella confezione di musicassette di canzoni di successo interpretate dagli stessi big, italiani e stranieri. La piaga dei dischi falsi cominciò con i tempi d'oro di MeKiiiv.no. Celentano. Rita Pavone, Bobby Solo, Morandi, quando questi cantanti vendevano mezzo milione di «45 giri» di una sola canzone in poche settimane. Allora il «falso» consisteva nel mettere in circolazione — senza pagare i diritti d'autore — dischi cantati da imitatori, con scritto sulla copertina soltanto il titolo della canzone. C'era molta gente, infatti, cne comprava Una lacrima sul viso credendo che fosse cantata da Bobby Solo ed invece era la versione di Buddy, alias Gianni Nazzaro che in quegli anni eia il «numero uno» degli imitatori di voci celebri. Successivamente i falsari trovarono più conveniente stampare i loro dischi con matrici ricavate direttamente dalle versioni originali: il prodotto, sebbene tecnicamente non perfetto, soddisfaceva egualmente il mercato, o meglio il «sottomercato» della musica leggera. Il vero momento di crisi questa industria l'ha vissuto un paio d'anni fa quando i giovani hanno scoperto i longplaying che sono più difficili da falsificare in quanto chi li acquista, in genere, esige la perfezione tecnica del suono. Falsificare le cassette, invece, oggi è facilissimo. In com- sgevmercio esistono macchinette che costano poco più di un ' milione, capaci di produrre mine cassette false al giorno., Si calcola che oltre il trenta J per cento delle musi-cassette j vendute nel '75 provenisse dal i mercato clandestino. Tanto è | vero che negli ultimi mesi si i è intensificata la guerra ai pirati del disco I mezzi a disposizione per combattere questa attività sembrano piuttosto scarsi. La verità — i sostengono i discografici — è che le sanzioni penali previste per i contraffattori di «casset- i te» non sono abbastanza seve- < re. E dire che si tratta di reati gravi che danneggiano in nanzitutto lo Stato, il quale non percepisce i diritti erariali; poi le case discografiche, in quanto defraudate di un loro patrimonio industriale e artistico: e infine gli stessi cantanti e autori. | ! | ! j | >» Der- iila «musica in scatola» ptr- ] iGli unici avvantaggiati, per la verità, sono i consumatori che oltre a spender meno j i tremila anziché cinquemila lire, che è il prezzo regolare di una «cassetta») trovano sul mercato clandestino nostricollage di canzoni inter- precate da cantanti vincolati i Per contratto con differenti «case»: nastri, cioè, che l'in dustna legale non può mettere assieme. Ed è proprio su questo privilegio che prospe ra e dila8» l'attività dei pirati del disco i quali per la distn buzione dei loro prodotti si usati per ' film abusivamente 1 servono degli stessi canali ! ridotti in «super otto». Lo te stimonia il fatto che il mag gior smercio di musi-cassette e di film in «super otto» avviene sulle bancarelle dei mercatini di Porta Portese a Roma, di Forcella a Napoli, | del Balón a Torino e della Fiera di Sinigaglia a Milano. ] «Non è tanto il prezzo — ci i ha detto un ragazzo, cliente del mercatino romano di Por- ta Portese — ma la possibilità di avere una musi-cassetta con tutte le canzoni valide e conosciute. Nelle "cassette" che si acquistano nei negozi, su quattordici pezzi interpretati dallo stesso cantante o gruppo, soltanto tre o quattro sono conosciuti: gli altri non ' dicono niente. Meglio dunque le "cassette false", perché al-1 meno contengono una diecina di canzoni valide». industrie discografiche, mes- Alcune recenti operazioni compiute dalla guardia di finanza ( solo a Napoli sarebbero state sequestrate 40 mila musicassette) hanno alimentato il sospetto che dietro l'attività dei pirati del disco si nascondano quelle piccole se in crisi dalla recente con- centrazlone in cinque «case» dell'ottanta per cento della produzione discografica italiana. Una situazione che per cer. ti versi ha un'affinità con il dilagante traffico dei film in «super otto». Da qualche mese le ca.se produttrici cinematografiche e le associazioni di j categoria (produttori, autori ecc.) sono in allarme. Si è scoperto che nel nostro Paese sono in circolazione migliaia di copie in «super otto» di | film di successo, alcuni dei j quali sono tuttora prolettati ; nelle sale di prima visione. Ed è la rapidità con la quale la pirateria cinematografica si mantiene al passo con la distribuzione che ha fattosorgere anche qui il sospetto di un connubio tra una «cer-ta» industria tecnica e i con- traffattori abusivi. In questo momento per arginare il feno- meno sia l'industria discografica, sia quella cinematografica hanno chiesto un adeguamento delle leggi, e questo ha ] messo in movimento la guar • dia di finanza. Ernesto Baldo

Persone citate: Bobby Solo, Celentano, Ernesto Baldo, Forcella, Gianni Nazzaro, Rita Pavone, Sinigaglia

Luoghi citati: Milano, Napoli, Roma, Torino