TITOLI IN VETRINA

TITOLI IN VETRINA TITOLI IN VETRINA Bella antologia di scrittori piemontesi - Qualche nuovo romanzo è 1 a n - Le pagine di Augusto Mon- ti aprono l'antologia che Vir ginia Galante Garrone ha de- dicato. per i giovani, ai « nar- ratori piemontesi contempo- ranci »: // cuore e il sangue della terra (ed. D'Anna, lire 2200). L'antologia mira «in particolare al momento stori- co che dal fermento di un primo ideale antifascismo è . sfociato neiin lotta aperta del e e a la Resistenza ». Ma le pagine aprono anche immagini inte- ncrite di Torino e scorci del l le « colline » piemontesi, che ' finiscono con il disegnare il e quadro di una terra che è di- e, vemlta mitica nella nostra let- è a tenitura contemporanea. Ac canto ai nomi di Pavese e di . Carlo Levi, di Fenoglio e di r Calvino, sono presenti quelli e meno celebrati di testimoni a ■ di questa terra: da Giovanni o- Monaco ad Ada Gobetti, da g- Valdo Fusi a Nuto Revelli. o Non c'è. naturalmente, nul- i-1 lu di provinciale o folklori- e, stico in questa antologia: tut- ti gli scrittori veri hanno ra dici profonde nella loro ter ra. E l'impegno civile non prevale mai sulla qualità let teraria: questo libretto « sco lastico » può essere letto con gioia anche dal lettore più e sigente e smaliziato. Che poi ;la raccolta testimoni la forza . deìl.i letteratura contempora- ■ nei piemontese, è una con- ! seguenza felice della scelta, non una forzatura delia cu- • ratrice. * * La ragazzu spagnola, terzo : j libro di Lucio Ceva (ed. Mon- ! dadori. lire 4000). è come di- ce il sottotitolo un « romanzo- film »: una sceneggiatura che j si può leggere come un ro- i manzo, oppure un romanzo pronto per essere immediata- mente tradotto in immagini, ! per lo schermo. Questa strut- : tura ambiziosa (ma anche un po' ambigua) ha imbrigliato . la fantasia, altre volte vivis- sima, di Ceva in un linguag- gio arido, nelle sue movenze quasi didattiche, che fa con trasto con la materia narra ta. Il libro racconta le avven ture di tre giovani, una ra gazza e i suoi due amanti: si ambienta nel 1947, ma vi¬ ve sii piani temporali diversi che vanno dalla rievocazione di lontane zone della memo- ria ad eventi del futuro (cioè del nostro presente). Appaio- no così flashes sull'atto di « remise » di Maria Luigia a Napoleone o sul battesimo di Hitler, ma insieme si as- siste ad una improvvisa re surrezione di Franco. Questa libertà assoluta di invenzione è tuttavia castigata dal «ri- giore del linguaggio, dalla len tessa del ritmo narrativo. * * Un altro libro « milanese » di Giuseppe Luraghi: Miraco lo a Porta Ticinese led. Mon dadori. lire 30001 raccoglie venti racconti, di cui sono protagonisti figurine lombar de che paiono ritagliate (no nostante il loro camuffamen ni in abiti moderni) da in giallite stampe ottocentesche, Sono, per lo più, figurine di piccoli borghesi scontenti di questo « mondo incattivito » ne! quale ormai « i valori morali sono messi sotto i pie di»: e il libro vive nell'eco del loro borbottio continuo sui rovinoso precipitare dei tempi. Grigio è dunque il co lore di queste pagine: ma su questa tonalità bigia dello marito, totalmente sola, no nostante le occasionali coni pagnie di amanti sbrigativi. Proprio da questi incontri, Marcella esce con la sensa zione avvilente di sentirsi ■i ogni volta ». « penetrata, vio- lentata, sciupata, battuta, de- fiorata », nonostante partecipi intensamente e con gusto, da parte sua. a questa « violen- ferto di solitudine della prò tagonista, che interpreta in ciò la condizione femminile nella società d'oggi. g. der. za » del proprio corpo. Il ro manzo della Milani ha le sue pagine migliori nel senso sof- sfoncl:i emergono, luminosi, alcuni quadretti di un'antica Milano, sopravvissuta al di- lagaro del vetrocemento. La protagonista del nuovo romanzo di Milena Milani (Soltanto amore ed. Rusco ni, L. 3500). Marcella, è una pigra pittrice, separata dal

Luoghi citati: Ceva, Milano, Monaco, Torino