Le curiosità del bambino di fronte alle persone nude

Le curiosità del bambino di fronte alle persone nude Il problema dell'educazione sessuale Le curiosità del bambino di fronte alle persone nude E' vero, veniamo al mondo midi; il nostro abituale abbigliamento dovrebbe essere la nudità, se non fossero intervenuti, attraverso i secoli, condizionamenti di vario genere che ci hanno obbligato a vivere vestiti. Ma non è questo il problema che vogliamo affrontare oggi; è un nitro: quali possano essere le reazioni dei bambini da "i a 6 anni di fronte alla visione di persone nude, di poster o altro; inoltre quale contributo possono portare, nella formazione della personalità dei bambini, le esibizioni di nudo, l'ino a il anni compiuti, un po' più o un po' meno, a seconda delle variazioni individuali, i bambini non riescono a comprendere le diversità dei ruoli sociali e sessuali delle persone, siano esse nude, in costume da bagno, in abito da lavoro o da passeggio. Il nudo richiama hi loro attenzione come qualsiasi altra cosa, un oggetto, un giocattolo, una persona; sono interessati a dettagli che la figura o la persona iiiul.i possono offrire loro (se non l'hanno visto prima): le pelosità, l'ombelico, la grandezza degli organi genitali, del seno. La prova del loro interesse sono la tempesta di interrogativi « cos'i questo ». « cos'è quello », e cosi via. Il nudo dei coetanei li lascia piuttosto indifferenti, perché sono da tempo abituati a esplorare il loro corpo: li attira casomai la differenza di sesso. Se si tratta di una bambina questa chiederà « perché non ho quel eosino tome il suo ». se è un maschietto dirà sicuramente « come mai lei non ce l'ha? »... Siamo comunque nell'ambito delle curiosità generiche, proprie dell'età. Gli interessi spaziano su tutto ciò che capita loro sottomano o che riescono a vedere: nessuna malizia esiste nei bambini né possibilità di mettere in relazione i genitali con In procreazione e tanto meno con problemi di erotismo. Il sistema nervoso a 2-3 unni, non è certo formato del tutto, cellule e eentri non sono in grado di elaborare i messaggi che un nudo potrebbe trasmettere ad un adulto. La visione abituale delle i.udiià dei genitori che girano per casa come Adamo ed Lva (« è per abituarli a vedere che siamo diversi » dicono) riesce a focalizzare la loro curiosità su taluni organi: i genitali. Ma niente di più, e perciò c'è da chiederci se il gioco vale la candela. I bambini c le bambine, spinti dal desiderio di apprendere, di conoscere, esplorano, fin dai primi anni di vita, il proprio corpo, e se possono, quello di coetanei (gioco del dottore). Alla scuola materna, nei primi giorni sono interessatissimi al modo di l'are la pipì dei compagni (in piedi o seduti) e per un certo periodo vi è un continuo andirivieni nei gabinetti, poi. raccontano le insegnanti di scuola materna, questa curiosità finisce, si sdrammatizza da sé e ne cominciano altre, fra le quali « dov'ero prima di nascere? », •< come sono uscito dal pancione della mamma? » e cosi via. Non riteniamo perciò necessario che genitori o insegnanti attuino una pedagogia « d'assalto »; i bambini non recepiscono queste esuberanze. Si sappia attendere e si risponda lealmente alle loro domande, a tutte. Ci si tranquillizzi inoltre, una buona volta; i bambini non vengono corrotti, né subiseuno traumi olla semplice visione di un nudo o se si toccano i genitali. Non credo valga la pena sollecitare questo tipo di curiosità o precorrere i tempi; tutto può avvenire in modo graduale e armonico. L'educazione alla sessualità, l'iniziazione ai problemi sessuali nei bambini si realizzano soprattutto favorendo l'affettività, la generosità, l'autonomia, la socialità: abituando il maschietto a convivere con le bambine, ad essere gentili e premurosi fra loro. Niobi insegnanti seguono melodi che interessano e piacciono ai bambini, le favole, i racconti, i disegni, i giochi. In queste attività pedagogiche devono porre tutto l'affetto di mamme la tenerezza di sorelle, la sensibilità di insegnanti. In seguito verrà il momento della verità. Non anticipiamo i tempi, magari a scapito del buon senso, dei sentimenti, e della grazia. E per le altre età? Genitori ed educatori mai si lascino prendere dall'ossessione dei problemi sessuali. Non confondiamo l'amore, l'affetto, coi genitali. Dimenticare nell'educazione, come si è fatto per tanto tempo, una delle componenti più importanti della persona, la sessualità, sarebbe un errore imperdonabile. Più grave però sono i tentativi di imitare, impreparali, altre culture o cercare (come sta succedendo troppo spesso oggi) di scavalcare gli stessi svedesi. Gianni Caletti