Sfida '76: Ago-Cecotto

Sfida '76: Ago-Cecotto Fissato il motivo conduttore della stagione Sfida '76: Ago-Cecotto Dalle gare per maxi-moto il confronto si trasferisce alle prove classiche - I propositi di Mino e la fiducia nelle MV, 350 ce compresa - Cecotto presenta se stesso "esperto e coraggioso" - "Non cadrò più nelle trappole di Agostini, sono maturato" (Dal nostro Inviato speciale) Le Castellet. 12 aprile. Chiuso il capitolo delle gare di durata (anche so sabato si troveranno ancora di fronte sulla pista di Digione in una prova riservata alle • 750 • non titolata che evidentemente ha il fascino dogli ottimi Ingaggi) Giacomo Agostini e Johnny Cecotto si preparano ad affilare lo armi per il campionato mondiale che avrà inizio il 25 aprile sul circuito Bugattl di Le Mans, cloà fra una dozzina di giorni. E' indubbio che la corsa al titoli Iridati 1976 avrà come protagonlstl-rivali questi due campioni: Agostini il • re • ben deciso a non abdicare e Johnny. il giovane • delfino • che, dopo aver conquistato l'alloro della • 350 ■ lo scorso anno, è deciso ad invadere il regno dell'avversario tentando la scalata alla classe più prestigiosa, quella della • 500 ». Nel corso della stagione potranno anche verificarsi delle sorprese, ma e indubbio che II motivo delle gare estive sarà la sfida tra questi due piloti. Da una parte c'è un Agostini coriaceo come sempre. Fama e danari gli fanno ancora gola, e non bisogna neppure escludere la componente passione In quanto II bergamasco avrebbe anche già potuto ritirarsi senza diminuire le sue entrate, rimanendo nel inondo delle moto con altre funzioni. Ma Mino che ha dalla sua parte tutta la durezza e la testardaggine i propria di chi ha sangue montanaro nelle vene, dosidera ancora I vincere. Il suo record è di 15 titoli mondiali e verrebbe farlo avanzare ancora. Pi r questo continua a rischiare siile moto ed accetta la battaglia, anche se sa che questa volta sarà dura e non sicuramente vincente. Sa che forse dovrà accontentarsi di accumulare punti anche con piazzamenti, ma non per questo desiste dalla lotta. • Correre mi place ancora — dice Agostini — e sento che II mio tempo non è ancora finito anche se ci sono molti giovani che hanno fretta e viaggiano veramente forte. Del resto vincere un titolo mondiale, anche quando ero nettamente II più bravo ed ero giovane ed avevo torse la macchina migliore non è mai stato facile. In una gara a toppe come la nostra contano molto la fortuna, la determinazione e tante componenti che si debbono essommare. Per questo ho speranza e fiducia nelle mie forze. Allo MV stanno facendo uno sforzo notevole per darmi delle moto competitive. Se ci riusciranno vedrete che ci sarà una bello lotta », — Non è vero, quindi, che correrai nella ■ 350 • con la Vamaha. come qualcuno ha detto... • No, assolutamente. Attorno a quella moto si sta lavorando a fondo e credo che presto si vedranno I risultati. Per la messa a punto di un bolide di quel genere ci vuole anche un buon pilota... E lo sono pronto e dare tutti i consigli che vengono della mia esperienze. Credo proprio di non partire battuto anche se dovrò quardarml da diversi avversori perché non c'è solo Cecotto: gli altri si chiamano Read. Sheene. Kaneya. Katayamo. Rougerle. Villo-. — Contro di te non ci sono soltanto i piloti, ma anche altra gente dell'entourage. Ieri persino Nobby Clark, che fa parte del ino team, ti ha criticato per le dichiarazioni che hai rilasciato al termine della gara quando ti sei ritirato. • Lo so che c'è gente che non mi vuole bene. Me sono abituato. Chi vince per tonto tempo non può non crearsi del nemici. Ma non sono questi i problemi, lo mi devo preoccupare soprattutto di avere le moto a posto e di fare I risultati. Ieri quando ho detto che la moto non andava era vero. Ho misurato io stesso la gomma posteriore ed ho potuto constatore che si era ovalizzata, cloó avevo preso uno forma ovale, torse per il calore. Non riuscivo a stare In sella. Lo colpo non è del meccanici, ma provi il signor Clark a guidare in slmili condizioni. Non ho voluto cercare scuse, era soltanto la verità. Qualcuno ha 'letto che non ce la faccio od l .dare forte come Cecotto: vedremo quando sarà l'ora di fare I conti a line stagione : Il campione non ha perso la battuta, anche se si rende conto cne dovrà battersi come forse non ha mai fatto sinora. Si trova di fronte ad un Cecotto in grandissima forma, dotato di mezzi più che competitivi. -La "350" — afferma l'Italo-vonezuelano — è slata leggermente rinnovata. Forse è ancora un po' più leggera e più potente. Per quanto riguarda la -500- è la stessa macchina che avevo a disposizione Agostini lo scorso onno. Per me non ci sono problemi. Se tutto filerà liscio at¬ taccherò sempre. So che non sarà facile ma ci proverò: è chiaro che mi Interessa di più il titolo della "mezzo litro" che quello della classe minore ». — Che cosa è cambiato in te, rispetto lo scorso anno? •Non voglio essere presuntuoso ma debbo dire che una stagione di corse mi ho maturato molto. Non voglio lare pazzie. Ieri In qualche occasione durante la "200 miglia " avrei potuto rischiare di più, nel sorpassi soprattutto. Invece, guidando penso- I vo: perché superare in questa curva quando posso tarlo più facilmente alla prosalma? No, Agostini non avrà solo un rivale coraggioso, ma un pilota che ha gli acquisito una certa esperienza, che non cadrà più nello trappole tese da una "vecchia volpe ". Una prova della mia maturità potrete già averla lunedì prossimo a Misano quando lo e Ago ci affronteremo per la prima volta nella stagione con lo moto che useremo poi nel mondiale'. Cristiano Chìavegato