Difficile accordo di ventidue virologi all'Oms Dopo l'incredibile errore in un ospedale

Difficile accordo di ventidue virologi all'Oms Dopo l'incredibile errore in un ospedale Difficile accordo di ventidue virologi all'Oms Dopo l'incredibile errore in un ospedale Spagnola: scienziati scettici.22E£i*SZS! su allarme lanciato da Ford Due piccoli morirono avvelenati - In carcere per omicidio colposo un'ostetrica e due infermiere del nosocomio civile di Milazzo Nel comunicato si allato negli Usa possa < Dal nostro inviato speciale) Ginevra, B aprile Può capitare che cleuli scienziati esperti in epidemie, riuniti a parlar f'.i statistiche e di virus. Uniscano por fare anche politica, loro malgrado. E' accaduto ieri e ohrì nella sede dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità» di Ginevra: c'erano ventidue virologi di Inuma fama in rappresentanza di sedici Paesi; da pili lontano sono venuti cinesi, americani, russi, canadési, australiani, giapponesi. Fermamente protetti dalla curiosità dei giornalisti, in una grande sala per conferenze a chiusura ermetica, dovevano valutare l'allarme lanciato da Cierald Ford, presidente degli Stati Uniti, che qualche setti malia fa aveva chiesto al Con gresso oltre cento miliardi ili lire per vaccinare tutti gli americani contro una temibile influenza, simile alla «spagnola» del litliì IDI!» (milioni di morti», di recente presentatasi in un ristretto ambito militare a Fort Dix, nel New Jersey (un morto, dodici soldati gravi, cinquecento altri infettati). Gli esperti in due giorni di discussione non si sono forse accapigliati, ma hanno disputato vivacemente, perché non tutti erano d'accordo. Alla fine, la minoranza di virologi che consideravano fondato l'allarme lanciato da Ford ha capito che la maggior partidei colleghi non condivideva l'opinione del Presidente americano. Per quieto vivere — ma soprattutto perché l'Oms pretendevi da loro un documento conclusivo da pubblicizzare — anche i più pessimisti hanno sottoscritto la raccomandazione comune nel la quale spicca la frase: «Non è provato che il nuovo virus ' influenzale isolato negli Stati Uniti possa provocare un'estesa epidemia e non c'è lino ra alcun motivo per il quale il pubblico deliba preoccupar si». Ma un episodio non ufficia le di», forse meglio dei comunicati, il sapore dell'incontro scontro internazionale fra esperti e direttori di centri epidemiologici sparsi in tutto il mondo e collegati all'Oms. Stamane, durante una pausa dei lavori per un «drink» il russo Zdanov, direttore dell'Istituto ili virologia ili Mosca, il cinese Kuo Yuan-chi dell'Accademia di Scienze medi che di Pechino, il giapponese Fukumi, dell'Istituto nazionale ili Sanitii di Tokyo, erano in un capannello di persone che traducevano in varie lingue un articolo apparso ieri SUll'«Herald Tribune» e sul «New York Times». In sintesi si leggeva: «Pri ma di un'elezione, un presi dente in carica putì avere Va bilitd di usare i suoi poteri per dare una buona immagi ne di sé agli elettori. Può dar si die Ford abbia considerato l'interesse politico di presentarsi come il salvatore della salute degli americani, quando ha chiesto 135 milioni di dollari per vaccinare tutti contro l'influenza Ma se non tosse necessario farlo? Questo dubbio è stato sollevato al Congresso dal deputato Clarence Long» A quella lettura, l'esperto russo sorrideva, il cinese era impassibile, il giapponese faceva gesti di as senso allargando le braccia. Due virologi americani, poco lontano, non sembravano lieti dell'insinuazione. Ma era un'insinuazione? Dopo due giorni di dibatti to segreto, il documento fina le degli esperti (nel quale le parole sembrano pesate col bilancino del farmacista) avalla il sospetto che argomenti politici e diplomatili, non soltanto scientifici, l'abbiano ispirato. Non bisogna oltretutto dimenticare che il «premio Nobel» Sabin, consigliere di Ford per le misure antiepidemiche, aveva dichiarato che la situazione diverrà grave se la vaccinazione pio posta non si farà prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Come smentirlo, pur tenendo conto che è un po' invecchiato, ma che ha tante benemerenze per il suo passa to ili ricercatore? Innanzitutto, gli esperti del l'Organizzazione Mondiale del la Sanità hanno affermato che il caso di Fort Dix può ri manere isolato senza condurre ail una pandemìa ( Infezione con diffusione mondiale) -•nulle a quelle del 1957 e del lillilt. Non hanno fatto cenno, abilmente, alla spagnola del liilti 1!)1!). per sostenere indi rettamente che nessuno può affermare che il virus isolalo ora nel New Jersey sia alialo go a quello di sessant anni fa. Quello della spagnola nessuno l'ha mai visto, isolandolo in laboratorio, e rimasto sci» nOSCillto (sono noti solo gli anticorpi della spagnola, pre senti ne! sangue delle persone anziane che si ammalarono allora ed oggi ancora vivono) Il documento continua: «Nel febbraio scorso, quando il virus A New Jersey tu iso luto per la prima volta, si die de l'allarme alla rete di centri dell'Oms. che comprende 95 laboratori altamente speda lenila che "non è p provocare un'epide lizzati in tutto il monito Ma da allora nessun nuovo caso e stato segnalato, né in Ameri ca né in altri Paesi» Non va sottovalutato, comunque, il pericolò potenziale. Ed ce io perché gli esperti riuniti a Ginevra raccomandano su -.cala internazionale l'informazione ai medici e la sorveglianza delle autorità sanitarie sui va-1 ri tipi d'influenza che si mani restano. «E' anche raccontati '. dato ai Paesi che possono ; produrre vaccino di comincia re a fabbricarne (però inatti-1rato/, per utilizzarlo fra quelle persone particolarmente vulnerabili i anziani debilitati, pneumopatici. ecc.). E' necessario prendere grandi precauzioni nelle ricerche siili applicazione possibile dei vaccini vivi attenuati tratti dal ceppo A New Jersey» Quest'ultima raccomanda zione fa il paio con quella che certi giornali americani han iiI Un uomo, rap rovato clic il nuovo virumia" - Decisa la produ no avuto per Foni: «Se mai si arriverà a vaccinare 215 milioni di cittadini hanno scritto stiamo attenti alle complicazioni insite in qualsiasi tipo di operazioni sanila rie del genere» Bisogna pensare cioè ai soggetti in buona salute che sempre, nelle vaccinazioni di massa, in una certa percentuale contraggo no proprio la malattia contro la quale si cerca d'immuniz zurli F'ranco Giliberto Panorama condannato per articolo su De Mita Milano. I! aprile i Si è concluso il processo in tentato dal ministro del Com mercio estero. Ciriaco De Mi te, contro Lamberto Sechi direttore del settimanale Piolo i rama, e contro il redattore I Stefano De Andreis autore di ito a Caorle, fu us influenzale isouzione del vaccino Un articolo ritenuto diffama torio dell'uomo di governo Il giornalista e stato con dannato ad I mese di rechi sione, al risarcimento dei danni da concordarsi in sepa rata sede, a 1 milione di ripa razione pecuniaria, a 400 mila lire di spese gli i stato con cesso il beneficio della so spensione della pena. Il direttore del periodico e stato assolto per non aver sommesso >• fatto in quanto erroneamente imputato di concorso in diffamazione invece che di omesso controllo Nel corso della sua requisì toria il pm Guido Viola aveva chiesto la condanna del De Andreis a 8 mesi di reclusione e lo stralcio per il direttore di Panorama. La causa era stata avviata dal ministro in segui to alla pubblicazione sul mi mero del 12 settembre 1974 di Panorama di un articolo inti tOlato «Le mani in pasta» trovato carbon Due piccoli morirono poso un'ostetrica e due 'Dal nostro corrispondenti Messina, lì aprile Un'ostetrica e due infermiere dell'ospedale di Milazzo sono state arrestate stamane su ordine di cattura del sostiti! to procuratore della Repubblica di Messina. D'Acquino, il magistrato che dirige le indagini sulla morte di due neonati, intossicati nel nosocomio milazzesc da una poppa ta ih «Desogen». un potente disinfettante somministrato erroneamente ai bambini al posto della soluzione due-osata. L'ostetrica Rosa Trimboli, quarantaduenne, e le infermiere Antonia Di Mariano, 43 anni e Carolina Di Francesco, '24. sono state trasferite nelle carceri di Messina a disposizi..ne del magistrato Il HI febbraio scorso, verso sera, cinque neonati Francesca Merletto. Santi Bucca, Dino Formica e le gemelline Daniela e Margherita Lipari vennero nutriti con una miscela di latte in polvere e un liquido, che avrebbe dovu to essere soluzione glucosata izzato in un'a avvelenati - In carc infermiere del nosoco I Per un errore, sulle cause del quale il magistrato mantiene il segreto istruttorio, il latte in polvere fu miscelato al «Desogen», una soluzione li quitla di sali ammoniacali, usata solitamente per la sterilizzazione dei ferri chirurgici Daniela Lipari, che dormiva profondamente, accostò soltanto le labbra al poppatoio e si rifiutò di succhiare. Oli altri bambini ingerirono quantità più o meno consistenti del miscuglio. Le conseguenze dell'intonsii-azione (labbra screpolale, colorito violaceo» vennero notati, soltanto il giorno succes sivo e. ad eccezione della pie cola Daniela, che si riprese immediatamente, i quattro neonati furono trasferiti nel reparto di rianimazione del Policlinico di Messina. Il 13 febbraio mori Francesca Merletto, due giorni dopo Santi Bucca; gli altri due neonati, dopo dieci giorni di cure intense (comprendenti, fra l'altro, la totale sostituzione del sangue», vennero dimessi completamente guariii. uto a Brescia cere per omicidio colomio civile di Milazzo Secondo le indagini l'ostetrica Trimboli e l'infermiera Di Francesco avrebbero travasato da un recipiente, che conteneva cinque litri di «Desogen». una certa quantità di disinfettante in un contenitore vuoto di soluzione glucosata. Le due donne avrebbero dovuto portare a casa il distri fettunte ma. in attesa di completare il turno di lavoro, nascosero la bottiglia nell'arma dio del reparto ostetrico, dove si trovavano altri conteni tori di soluzione glucosata. L'infermiera Antonia Di Mariano, alla quale era affidato il compito di allattare i cinmie neonati, prese dall'arma dio. per mescolarlo con il latte in polvere, proprio il flacone che conteneva il «Desogen». Il magistrato ha quindi incriminato le tre donne per omicidio colposo plurimo e gravissime lesioni colpose; Rosa Trimboli e Carolina De Francesco sono anche accusate di tentativo di furto. a. c.