Quando l'epatite virale colpisce il nostro fegato

Quando l'epatite virale colpisce il nostro fegato Ecco che cos'è l'antigene Australia Quando l'epatite virale colpisce il nostro fegato Dei molteplici virus in uni cbi di provocare, nell'uomo, quel processo infiammatorio acuto ilei fonato che va sotto il nome generico dì epatite virali, il più importanti- per frequenza e per gravità e conseguenze della malattia è il virus della epatite B. Doiio la scoperta dell'antigene Australia i Blumberg 1904), od esso strettamente coi relato, tale virus — trasmissibile dal portatore al sano attraverso inoculazione (siringhe mal sterilizzate, trasfusioni di sangue, iniezioni iti derivati dèi sangue urna no) ma anche attraverso la saliva, ie urine, le feci e t contatti sessuali — è stato oggetto di numerosissimi studi Che cos'è l'antigene Austra-i Ila? L'antigene Australia è OS sodato ad una particella sferoidale eh dimensioni picco llssime, visibile solo al microscopio elettronico, costituita da un nucleo centrale sferico certamente di origine virale e ila un mantello periferico eli materiale proteico che lo avvolge ricoprendolo totalmcn te. La particella è presente nel sangue eli molti soggetti i dallo 11.20 al 20".. nelle varie popola/ioni i. portatori 0 quindi potenziali trasmetti tori dell'epatite: ed il sito ri conoscimento i- oggi possibile in numerosi laboratori ed in tutti i centri emotrasfusionali (dove ogni flacone di sangue dei donatori viene specifica-1mente saggiatili Che cosa st;l ad indicare, nel sangue di un soggetto, la presenza dell'ami gene Australia'' li il soggetto ha contralto il virus, ma non ha ancora Sviluppato la malattia (fase di incubazione, della durata da 1 a fì mesi i ; 2) il soggetto e portatoredei virus, ma non sviluppa e possibilmente non svilupperà in futuro la malattia u> cioè un portatore sano»; :ii il soggetto ha una epati te acuta in atto; 4) il soggetto ha una epati te cronica in atto, Sono le condizioni immunitarie del soggetto che comandano l'ima O l'altra o l'altra ancora di queste situa /toni. Lo staio di incubazione ir.fsvi si trasforma in statò di malattia acuti i epatite virale i. si il paziente si trova iti una condizione che. per semplicità, chiameremo di nonno reattività nei con- I fronti del virus; in quésto caso il virus penetra nelle, , [ ; ' i 1 i li in uni illumini iiiniiiiiMiii in iiliiiiliilli i cellule del fegato (ed è visibile al microscopio elettronico nel nucleo di tali cellule nella fase di incubazione i e vi suscita ".! processo infiammatorio acuto. In questa situazione le cellule infette che contengono il virus vengono poi distrutte ed eliminate e la malattia o guarisce i usualmente in circa un mesci oppure, più raramente, in tre o quattro mesi (epalite protratta». Se la risposta immunitaria del soggetto è abnorme la malattia prosegue in epatite cronica « persistente h o « aggressiva ». Mentre l'epatite cronica persistente ha possibilità di guarigione anche dopo anni di 1decorso, l'epatite cronica ag I , grcssiva evolve durante gli anni in cirrosi epatica secondaria alla continua replicazione virale entro il fegato stesso. E' chiara l'importanza di poter prevedere precocemente — attraverso la diagnosi immunologlca sul siero di sangue e sulle biopsie del , fegato l'evoluzione beni[ gna 0 aggressiva di una epa; lite per instaurare in tempo opportune cure atte u mitigale se non ad arrestare il processo infiammatorio potenzialmente cirrogeno. Occorrono, è inutile dirlo, ifeniche sofisticate e personale qualificato per questo problema tra i più importanti della medicina so' fiale e preventiva — che riguarda un numero sempre maggiore eli inalati di epatite e un rischio sempre più i tingibile di cirrosi da epa1 lite cronica Australia posii liva. prof. G. Verme M.' ,i ■ i ■ - Torino O^Pv-Jalv* DivUlonc .li liiiilli Iilliiiilioiiiiiiiliiiiliiiiiiliiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Blumberg

Luoghi citati: Australia, Torino