Pittura e Doesia

Pittura e Doesia LE MOSTRE d'ARTE di Marziano Bernardi Pittura e Doesia Frentasette opere per un ricordo di Birolli Renato Birolli (Verona 1905 Milano 1959) giunse alla sua prima mostra a ■ Bottega di Corren te - (1940) con una maturità di pensieri artistici e un approfondimento di esperienza intellettuale e morale analizzata — in un certo senso autohiogralicamento — non solo In scritti critici specifici, ma soprattutto nello pagine dei famo si - Taccuini ». quali nessun altro dei partecipanti al gruppo milanese antinovecentista possedeva con l'eccezione forse di Guttuso. pero più giovane di lui di sette anni e quindi pio acerbo Ora che dopo le retrospettive del 1962. del '65 fi • Disegni della Resistenza -. adesso proprietà del la Galleria civica d'arte moderna di Torinol e del '69. la galleria j - Narciso - di piazza Carlo Felice [ ta ripropone 37 oli. acquarelli, pa- | stelli datati dal 31 al 57 del pittore veronese, più 20 degli 82 disegni a penna intitolati • Metamorfosi -. pubblicati m un bel volume dalla galleria - Martano - di Torino in occasione di questa mostra (nel volume, con testi del Bini, di Fiancesco Bartoli di Paolo Fossati, di difficilissima lettura, è inserito un raro autoritratto alla acquaforte di Birolli. riferibile al tempo di queste • Metamorfosi •. insieme con il facsimile della - Lettera immaginaria di Renalo Birolli a Vincent Van Gogh -. pre- j siimibilmente della stessa data delle • Metamorfosi ■). a chi di nuovo si sofferma sull'opera pittorica di Birolli ed ha fresca memoria dei ■ Taccuini - vien latto ; di domandarsi s'egli abbia Toccato il suo vertice poetico con la pittura o con la scrittura E' una domanda che diviene più insistente se si sfoglia il • Taccuino delle Marche - stampato nel 1974 per la collana ■ Le sinopie ■ da - La spirale - di Milano, facsimile di un quadernetto di 60 pagine di carta quadrettata con 35 disegni eseguiti a inchiostro di china e cere colorato, cui seguo no 6 facciate manoscritte E uno stralcio dal volume dei completi . Taccuini 1936-1959 -. curato da Enrico Emanuelli nel I960, ma il vantaggio di questa edizione introdotta da Vittorio Fagone e di fornire un immediato confronto tra immagini e parole Ecco l'annotazione datata Fosso Sejore. 28 luglio 1953 - Nella piccola valle ogni suono e rumore hanno un rilievo di prospettiva acustica ed ognuno rappresenta alla memoria l'azione da cui e scaturito lo sono immobile e. ascoltando, so ! quanto accade e dove Vede gli uomini, gli animali, le cose ■. E più in là. per una necropoli con- j tadini! • Non so se ogni angolo di natura e la nostra vita stessa siano un monumonto ragione vole alla morte questo luogo e lasciato libero al lavoro dei campi, all'aratro, al bue. al contadino, al grano Sono forse questi i simulacri' Nella necropoli il vomere passa sullo stomaco dei Padri Etruschi Contadini, a sollecitarne I ebbrezza del raccolto Onesto campo declinante d'arenaria screpolata. di giallo torturato dal sole, altro non sa che di sudore e silenzio e vento smarrito che scendo stancamente al mare E' la Storia9 Ma nell ora più acuta dell'alba, se tramonta la luna dalle mura di Novilara. il lalo che ne appare - di sangue sopra II livido verde della valle dice che qualcosa che lu. accade ancora. L'illusione della Stona è allora una frana nella realta Al primo contadino che incontro diro: Tu sapevi da sempre - Ci danno i pur bellissimi disegni colorati, coi loro sintetici vigorosi tratti, a metà strada tra stimolo realistico ed evasione astratta. I ugual timbro lirico della trascritta prosa In cui il senso della natura della vita umana, della Storia si cala con la maestà d'un rito panico'' Non 10 diremmo Una lolla di pensieri estetici. di riflessioni sull'arte, una continua concitazione di idee sul mondo, sull'uomo, su se stesso, invadevano, senza un attimo di sosta, con lebbrile lucidità, con una incessante dialettica tra parola e immagine, che nella dovuta distanza ci può ricordare guella di Delacrolx. il lavoro pittorico di Birolli Sui trentanni ne chiari 11 farsi • Il mio quadro agli inizi e come un seme Amorfo rispetto alla futura pianta Una pittura al suo nascere e un cumulo di lorze incorrotte, dense, a forte peso specifico Difficile e distenderle in una spazialità che non menomi la lorza iniziale », Nel suo graduale passaggio dalla hgurativila ad una sorla d'i espressionismo intorniale I (e talora splendidamente i due poli si fusero, specie negli ultimi annil la sua coscienza nobilis I sima coscienza — di tale difficoltà i è percepibile, si che può accade| re che nei suoi quadri il valore autentico sia il - seme -. torse più che la - pianta ». Un caso singolare Un artigiano del cuoio dì mente aperta, ani.co di scultori come Mastroianni e Moscatelli. Salvatore Violante, si dedica, con una passione che trascende Fhobby dilettantesco, alla modellazione di teste in ter racotta II modulo e d'istinto realistino, non si sa se suggerito dalla scultura repubblicana romana o da quella toscana del Quattrocento Sta il latto che queste definizioni fisionomiche, unicamente • teste ■ di persone d'ogni età e ceto, uomini, donne, barn bini, ora riunite alla • Cassiopea Ivia Cavour 81 e presentale da Renzo Guasco, sono di una vivezza e spontaneità sorprendenti Sciolte da ogni accademismo. Guasco le chiama • sculture dialettali - Forse ha raqione mar. ber.

Luoghi citati: Marche, Milano, Torino, Verona