Non è semplice essere ''liberi,,

Non è semplice essere ''liberi,, CAPORALE E SCIREA NOMI DI ATTUALITÀ IL FATTO TECNICO Non è semplice essere ''liberi,, Fra i protagonisti del campionato di testa delle squadre torinesi ci sono due giocatori che — visto il ruolo — anni fa sarebbero stati se non a margine del discorso, per io meno non cosi profondamente coinvolti: Caporale e Scirca. i due liberi ». interpreti del compi, lo in modo moderno. L'estemporaneo tentativo effettuato contro l'Inter di trasformare il bianconero in mezz'ala offre lo spunto per una constatazione supplementare, riguardante le doti tecniche del •■ difensore aggiunto » nel football moderno. Scirea a San Siro non poteva incantare e tanto meno risolvere di colpo i problemi della Juventus, ma resta il fatto che si è mosso con scioltezza e disinvoltura. Pensate si fosse fatto lo stesso tentativo con Cereser, o con il povero Picchi: sarebbero stati davvero dei pesci fuor d'acqua. Caporale nelle sue a vanzate da vero mediano che si inserisce con •• tempo » e pericolosità, dimostra che il ruolo di m libero « ha ormai trovato una dimensione diversa, e che richiede clementi di sicuro valore tecnico dotati di una buona visione di gioco. Entrambi sono arrivati a Torino già con la spiccata predisposizione ad un certo modo di interpretare la parte Scirca. più giovane.' ora il •• libero - a tutto campo dell'Atalanta già in serie B, ed anzi si diceva di lui che «sarebbe fortissimo, se non si prendesse troppe licenze di avanzare ». Caporale, con qualche anno in più, giocava già con la stessa scioltezza e la medesima propensione alla co struzione quando si rivelò nel la sua Udinese, prima di arri vare alla serie A. Come è noto, piacque a Gipo Viani. an che se solo nel Torino il friulano sta raccogliendo copiose e meritate soddisfazioni (al punto che si preoccupa di ogni possibile novità, lui in granata vuole finire la carriera). E' utile ricordare che il <■ libero» non e arrivato per caso in via Filadelfia a complemento della vicenda Pecci. come il pezzetto di « regalo » che vie ne buttato nel pacchetto della farinaia: e stato piuttosto Edmondo Fabbri — come ricorda il general manager Bonetto — a far entrare nel Torino il nome di Caporale, presentandolo come un uomo da prendere. Allora arrivo Santin. ma alla prima occasione 'acquisto e stato perfezionato con soddisfazione di tutti. Con caratteristiche personali diverse (più veloce Scirea. più valido nel gioco alto Caporale, per esemplificare) entrambi sentono la gara nello stesso modo: desiderio di vincere, tendenza a sganciarsi per offrire ai colleghi del centrocampo una soluzione di gioco in più, avanzate prevalentemente dritte nel vivo della difesa avversaria, senza divagazioni, piedi sensibili, poca simpatia per il gioco pesante e intimidatorio cavallo di battaglia di molti « liberi » di altre squadre. Nell'arco della stagione sono stati fra i più regolari in fatto di rendimento, ed anche questo e un grosso titolo di merito. Se il Torino ha adesso certe caratteristiche lo deve anche all'esempio del difensore udinese, se la Juven tus promette riscossa lo dice pensando a giocatori come Scirea b. p.

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