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I 60 giorni del padre di Cristina I 60 giorni del padre di Cristina (Segue dalla 1* pagina) derlu Aveva aspettato ancara due giorni, finché gli aveva telefonato il direttore de La Provincia di Coma, che gli era amico. Il direttore Oc Simani. quella sera del primo settembre aveva ricevuto una notizia di agenzia «Il cada vere di Cristina Mazzata e stata travato.. ». De Simoni aveva guardata randagio 22.58. Non c'ero un minuto da perdere Elias Mazzata sarebbe venuto a conoscere l'atroce fine della figlia dalla voce di un annunciatore. Bisognava impedirlo. Una telefonata convulsa per arrivare prima del .Telegiornale della natte e sforzandosi di trova ; re le parole adatte «Elios, per l'amor di Dio, non accèndere la televisione. Ascolta: Cricri...». // pomeriggio del .'i scttem bre Elias Mazzotti era ancia to in chiesa, dov'era il fere tro della figlia, sorretta da un fratello e da un amico. Non era attesa. Si sapeva che il medico aveva imposto a lui e alla maglie, troppa provati, di restare in casa Ma appena le campane ave vana incominciata a battere lente e pesanti, il padre ave va detta «Devo andare da lei. devo accompagnarla» Un volto disfatto, occhiali scuri, non sembrava accor persi dell'enorme folla, stava impietrita dietro In bara, fi guru tragica. Un medico Io seguiva con apprensione. Perché Mazzaiti aveva avuta il giorno prima un collasso e questa prova poteva essergli fatale Perche il dolore putì uccidere qualche volta subi ta. altre volte dopo un'ago ma di sette mesi. W spaventoso pensare co sa sono stati questi sette me si per Elias Mazzotti. Quali l pensieri, quanta l'angoscia'' Impossibile, immaginarli Nessuno può sapere. Si ri corda però una sua frase, detta quel pomeriggio di fi rie agosto «Alla vita chiedo solo il ritorno a casa di Cri stina». Poi aveva saputa che Cristina non sarebbe piit tornata. Nari aveva altra da chiedere alla vita. Da quel momento e incominciata sua marte. Luciano Curino la