Mario Tufi farà i nomi di chi l'ha "tradito,,? di Filiberto Dani

Mario Tufi farà i nomi di chi l'ha "tradito,,? Domani a Firenze il processo d'appello Mario Tufi farà i nomi di chi l'ha "tradito,,? Condannato all'ergastolo in contumacia per avere ucciso due agenti, compare per la prima volta in aula - Forse medita vendette contro chi l'ha abbandonato al suo destino i Dal nostro inviato speciale) Firenze, :( aprile. Era fuggito in maniche eli camicia la sera ilei 2-1 gennaio '.!)75. alle sue spalle due aneti ti di polizia freddati a colpi di fucile mentre perquisivano la sua casa di Empoli, un ter zo in fin di vita. Sei mesi dopo, il '27 luglio, era stato catturato dagli uomini dellVAn titerrorismoii alla periferia di Saint Raphael, sulla ('osta Azzurra. Anche stavolta aveva cercato di farsi largo con una rivoltella, ma era stato messo fuori combattimento da un paio di pallottole. Mario Tuli. :i(> anni, neofascista, condannato all'ergastolo dalla Corte d'assise di Firenze il li; maggio, sarii processato lunedì dai mudici diappello fiorenti- ni. Estradato dalla Francia il 1-1 dicembre, ha fatto sapere dal penitenziario di Volterra, dov'è sorvegliato o vista, che Si presenterà in aula. Assente il protagonista, il primo prò cesso era durato complessiva mente tredici ore: tre udienze rapidissime, piatte e senza storia, un'ora di camera di consiglio, Quello bis che si aprirli dopodomani offre invece stimolanti motivi d'interesse. Sarà la prima volta che il volto nrinio di Mario Tuti. geometra dell'ufficio connina le. apparirà in pubblico dopo i fatti di Empoli: finora l'immagine che di lui ci hanno dato le fotografie a mezzo busto è stata ciucila di uno sbiadito impiegato tutto ufficio, casa e| famiglia, e, soprattutto, sarà la prima volta che Mario Tuti farii sentire la sua voce: cosa dirà quest'uomo che, al ripa m di un'apparenza innocua, operava ni vertici del «Fronte nazionale rivoluzionario», l'organizzazione neofascista j che ha rilanciato nel 1974 la strategia del terrore in Toscana? il dibattimento del maggio scorso ha appena sfiorato il taglio Ideologico dell'imputato, ha lasciato fuori dall'aula i legami e le collusioni dell'eversione nera toscana, ha soltanto spiegato che Mario Tuti. pur di non farsi catturare, ha ucciso a satinile freddo il brigadiere Leonardo Falco e l'appuntato Giovanni Ceravola. ferito gravemente un altro appuntato. Arturo Rocca. «Clic cosa abbia latto l'organizzazione ch'era dietro l'imputato — aveva detto il pub bllco ministero — non cinte ressa: sarà compito di altri giudici perseguirla Otti giudichiamo Mario Tuli, esempio tiro di una criminalità nuova che crede di trovare giustificazione nell'odio ideologico». Il bagno di sangue di Empoli resterà un episodio limitato nel tempo e nello spazio anche nel giudizio d'appello? E' probabile, anche perché tra un paio di settimane, il 21 aprile. Mario Tuti tornerà davanti ai giudici, quelli di Arezzo, per un altro processo che riguarda appunto uno dei capitoli più inquietanti del terrorismo nero in Toscana: gli attentati lungo la ferrovia Firenze Roma i Incisa Valdarno, Ricusino, Terontola) firmati idul «Fronte nazionale rivoluzionario». Gli saranno accanto, sul banco degli imputati. Luciano Franchi, Pietro Malentacchi, Marino Morelli. Giovanni Gallastroni, Augusto Candii. Mario Affaticato e Margherita Lucidi. Non è tutto. Le rivelazioni d'un detenuto che dice di aver raccolto le confidenze d'uno di questi imputati hanno aperto una nuova pista all'inchiesta sulla strage del treno «Italicus» 14 agosto 1974 a San Benedetto Val di Sambro, 12 morti e 48 feriti): Mario Tuti è stato ini dicalo come l'ideatore dell'at1 tentato eseguito da Luciano Franchi e da Pietro Malentac !chi- Si dice che Mario Tuti abbia il dente avvelenato. Attor , no a lui, nei sei mesi in cui è 'stato braccato, l'«Antiterrori sino» aveva fatto terra brìi , cinta, costringendolo a una! farinosa latitanza. La «rete di soccorso» dei camerati aveva funzionato bene per qualche tempo, poi s'era rotta perché qualcuno aveva voluto tagliarne i fili e isolare il ricercato numero uno d'Italia. Ed è nei confronti di questi «traditori» che Mario Tuti coverebbe propositi di vendetta: non è quindi da escludere che in aula faccia dei nomi provocando nuove incriminazioni O, quanto meno, un parziale rinnovo del dibattimento primo grado. Processo d'appello, dunque. La Corte sarà presieduta da! dottor Giuseppe Leone, il so stituto procuratore generale Giulio Catelani sosterrà la pubblica accusa, l'imputato sarà difeso da un avvocato d'ufficio. Germano Sangermano. C'è stato un curioso contrattempo per la formazione della giuria popolare. Sorteggiati fra centinaia di candidati, i sei giudici effettivi che affiancheranno i due togati, è uscito dall'urna il nome di Giovanni Rossi. :i(ì anni, laureato di Arezzo Ma Giovanni Rossi era irreperibile al suo domicilio, nessuno sapeva di di di va he hé taerEd ravea: he oni le ue. a! so ale la to to maonne egdaaf è di aunni uo di • re dov'era andato, c'è voluto l'intervento del carabinieri per scoprire che il neo giudi ■ ce popolare era detenuto nel le carceri di Bologna Cose che capitano, si dirà. Ma c'è dell'altro: Giovanni Rossi, designato a giudicare Mano Tu ti, è in prigione perché coinvolto nell'inchiesta sulla strage deil'nltalicus». Ovviamente è stato subito sostituito Mario Tuti sarà trasferito | nella giornata di domani da di • Volterra a Firenze. Sono State predisposte speciali misure di sicurezza, soprattutto dopo le voci di un mese fa che dava no per certo un progetto di evasione ideato da un commando di estremisti rimasti fedeli al neofascista omicida Misure di sicurezza, altrettali to severi", riguardano Palazzo Buontalenti, dove ha sede la Corte d'assise d'appello. Un eccezionale spiegamento di uomini presidierà l'edificio e i suoi dintorni Nessuno sarà ammesso in aula senza essere perquisito, c già stato annuii ciato che al primo disordine interverrà la forza pubblica. Filiberto Dani i Mario Tuli