Gli stessi raggiri

Gli stessi raggiri Voi e noi di Nicola ideiti Gli stessi raggiri Una quindicina di anni fa. in seguito a un terre moto con decine di miglia ia di morti, il giornale mi mandò nell'Iran. Vi trovai un Paese con una costiti! zione democratica occiden tale e una società feudale I grandi proprietari di ter re avevano in pratica il diritto di vita e di morte sui loro sudditi, facevano e disfacevano i governi. Ma quel che più mi sorprese allora era la corruzione diffusa a tutti i livelli e tolte rata come una norma di vita. Chiunque avesse una particella di potere, se ne serviva per estorcere dena ro da chi gli capitava tra le mani. Innumerevoli erano gli e spedienti inventati dai furi zionari per arrotondare i loro miseri stipendi. Se nei crocicchi piii affollati di Teheran passavate in macchina agitando fuori del finestrino una banconota, le guardie arrestavano la cir colazione soffiando energi camente nei fischietti, vi in vitavano a farvi avanti, prendevano il denaro e vi davano la precedenza A un certo punto Io Scià nominò capo del governo un uomo incorruttibile. Ali Amini. Fu un vero ciclone Amini cominciò col man dare in galera una trentina tra ministri e sottosegreta ri; e poi generali di corpo d'armata, industriali e coni mercianti carichi di maialai. Il ciclone infuriò per quindici mesi ai timidi giornali di Teheran fu con cessa la liberta di scagliar si contro la corruzione esi stente nel Paese, insisten do sul concetto che l'Iran non sarebbe diventato mai moderno e civile finché non fosse stata estirpata quella brutta cancrena. Ed eccomi tornato ora nell'Iran Da qualche tempo lo Scià ha rilanciato la campagna contro la corru zione, e i giornali, sebbe ne intimiditi dalla censu ra. ne parlano quotidiana mente II motivo di fondo è che occorre una buona rarnazzata per pulire l'Iran c avviarlo a diventare, gru zie al petrolio, una grande potenza mondiale. In un ministero 462 funzionari so no stati licenziati da un giorno all'altro per comi zione. In altri ministeri, come quello dell'Agricoltura o del Commercio estero, la ramazza ha spazzato via dirigenti di primo piano Licenziato è stato anche il capo della gendarmeria nu stonale insieme con gene rali e colonnelli In tutte le città, persino nei villag gì, sono stati aperti uffici per raccogliere denunce di corruzione da parte dei cittadini. La campagna m corso fa seguito a un'ultra contro i profittatori e gli speculato ri economici Se uno am massa e nasconde una mer ce per rivenderla a prezzi maggiori, può essere con dannato a morte E non si tratta di minacce a ruoto Nonostante tanta severi tà. la gente rimane scelti ca. Si dice che anche que sto ciclone passerà e tutto tornerà come prima La corruzione è come la gra migna: più se ne toglie, e piii ne nasce Io. italiano ascolto e sto zitto Non e giusto che il bove dia del cornuto all'asino E quanto ingrassato dalla corruzione sia il bue nostrano, sono i fatti a gridarlo ogni giorno. Naturalmente più grande diventa il suo corpo, più si dilata lo stomaco, e mag giare e il suo bisogno di cibo, più egli devasta i pa scoli tradizionali e irrom pc in nuovi pascoli. Parlando di corruzione con gli iraniani, mi tocca dunque tacere. Nel loro Paese, quanto meno, peno dici cicloni scuotono l'ambiente, fanno un po' di pulizia, danno alla gente la soddisfazióne di vedere mi nistri. generali e miliardari finire in prigione, e resti tutti alla società i frutti delle loro ladronerie. Da noi invece è sempre la solita e desolante storia Ari che citi viene sorpreso con le mani nel sacco è certo di farla franca se ha avuto la precauzione di rubare in compagnia di un parlamen tare Allora viene a trovar si in una specie di santità rio. dove a nessun giudice è permesso l'ingresso E' la inviolabile area della immunità purlarne.itare. Questo lo vedono tutti, lo sanno tutti: e appunto per questo, quando fu fai ta la legge su! finanziameli to pubblico dei partiti, sì stabilì nelle forme più cale gotiche che l'istituto della ìmminità parlamentare sa rebbe stato subito modifi iato in modo che non prò leggesse più i parlamentari accusati di reati comuni, a cominciare dai furti Però, latta la legge, gabbato re sto il popolo E ora a Teheran, quando vedo sui giornali italiani colonne di piombo sulle « bustarelle ». mi viene addosso un senso di tedio e di scontorto: sempre le stesse storie, gli stessi rag giri e sofismi Che tristezza, e quanti amari presenti menti per chi è democratico. Le dittature, ricordili molo, possono sopravvive re imponendo la cecità e il silenzio ai sudditi con la forza del terrore Però non e lo stesso per la democra zia Una democrazia cor rotta è inevitabilmente una democrazia in via di demo liziane

Persone citate: Amini

Luoghi citati: Iran, Teheran