Lo storico di Kennedy parla di pci e governo

Lo storico di Kennedy parla di pci e governo Lo storico di Kennedy parla di pci e governo Dui nostro corrispondente Washington. 2 aprile. Dopo aver premesso di oscrc «personalmente contrario all'ingresso ilei comunisti nel governo italiano-, lo «torieo \nhui Schlcsingcr ha scritto o>:si. in un lungo articolo pei il «Wall Street Journal» che la «campagna straordinaria di aìfvertjmenli pubblici e privali lanciati Julia amministrazione americana contro i comunisti è destinata ad auto-sconlìggersi* ed è ridi» eolo che gli americani «insistano a spiegare ai loro avi europei come devono cuocersi le loro luna- Soprattutto, aggiunge lo storico, «quando gli Siati I luti hanno dato prave non brillanti della loro capacità di gestire la propria COSO*. 'Le nazioni europee non solio sorte ieri — diee lo Storico, già dell'amministrazione Kennedy eil amore. Ira l'altro, del celebre "/ mille giorni ili Kennedy" — conoscono Ioni meglio di noi il terreno e i sentieri politici sui limili si devono muovere, flirtare / comunisti al governo o escluderli è una decisione che spella interamente a loro, poiché essi saranno i pruni ad affrontare le conseguenze della scelta-. V. invece, noia l'autore, • Ioni i Kissinger pontificano, e persino il generale \le-\ander Haig, un nonni evidentemente senza vergogna (fu capo gabineito di Nixon lino all'ultimo, n.d.r.l lu segiliré alla sua amara vicenda nixonianu pompose lezioni agli Stati europei su come condurre In loro politica internai. ■ Istruzioni — prosegue il saggio in tono sferzatile — sono Slate date ai nostri ambasciatori allineile si tengano lontani da esponenti comunisti focali, anche se contatti potrebbero essere assai vantaggiosi per noi. e potrebbero rappresentare un'alternativa al dialogo dei comunisti europei ,ii/! Wosoj funi gli ainbuseiutori europei a Rotila possono parlare con Berlinguer, ma non Volpe- ' nostri consolati in Italia negano visti di Ingresso liciti 1 -a a comunisti Occidcntà. li. mentre ogni giorno comunisti provenienti dall'Europa orientale entrano ed escono dagli I SU». I responsabili della politica eslera americana >\ comportano e parlano come >e le prese ili posizione dei marxisti italiani e francesi fossero sempre. OSi serva Arthur Schlcsingcr « una ' commedia inscenata per ingannare l'Occidente ». Sono gli stessi esperti — egli dice — <■ che ritennero a lungo lu erisi cinosovietica una commedia per ingannare l'Ovest». Ormai • dovremmo tutti aver compreI so che l'interesse nazionale e un fattore di politica estera assai più determinante delle ideologie ». Ma di fronte ad una tale * evidenza d'errore >■. quale è dunque la ragione della rigida. « pontificale - alliliulinc statunitense? Schlcsingcr indica la spiegazione nel timore, probabilmente diffuso al Dipartimento di Stato. • che il promuovere o il favorire da parte americana uno scisma comunista d'Occidente possa essere preso da Mosca come un atto di ostilità leso a sovvertire il controllo sovietico sull'Europa orientale •-. « Washington e Mosca avrebbero dunque un interesse comune nel sopprimere i movimenti comunisti nazionali nell'Europa occidentale, cosi come fecero con il comunismo greco sulla fine della seconda guerra mondiale >. Dunque, non la sfiducia nella capacità di Berlinguer e Marcliais ili muoversi autonomamente ila Mosca — come gli americani dicono di credere — ma ni contrario il timore che essi possano riuscire e agire da detonatore sull'Europa dell'Est spingerebbe Washington a ostacolare ravvicinamento del pei e del pcf al potere. E' una teoria che nei giorni scorsi la. Washington l'osi ha avanzato, In un commento di due ■■ columnist; ■ sempre ben mitriti di infoi inazioni dal dipartimento di Stàio, Novak ed Evans, e definita - dottrino Sonncnfcldl - dal nome del principale consigliere di Kissinger. Per quanto la «dottrina Sonnenfelilt» citata da Schlcsingcr sia inaccettabile, nella sua evidente luce di duplice liranneggiamento Internazionale russoamericano, essa fornisce alme no una spiegazione i azionale ad una serie di prese di posizione ufficiali statunitensi che appaiono — altrimenti — comunque inaccettabili nella forma e controproducenti nella sostanza. Vittorio Zucconi Henri Kissinger

Luoghi citati: Europa, Europa Dell'est, Italia, Mosca, Washington