La "carta del donatore,, per il prelievo di organi

La "carta del donatore,, per il prelievo di organi La "carta del donatore,, per il prelievo di organi Sarà una specie di testamento per lasciare in eredità parti del corpo necessarie a chi soffre - E' un'iniziativa dell'associazione dei donatori • li tua morir non deve e»■ere soltanto un Increscioso ratto biologico, ma un'occasione per salvare un sohVrrnte. Non puoi scegllerr It momento, ma punì drcldrre ORBI: dalla tua risposta dipende la vita di un ammalato »: l'Aldo (Associazione Italiana donatori organi) si presenta con questi argomenti. Sono la sua earta d'Identità, annunciano I suol obiettivi. « Vogliamo scuotere l'opinione pubblica e suscltarr partecipazione Intorno al problema del trapianti ». precisa Franca Plperno, torinese trapiantata a Milano, vicepresidente nazionale dell'associazione. E" In cantiere una massiccia campagna di propaganda. Manifestl sul muri e scritte sulle Rancate dei tram proporranno alla mattazione di ognuno 11 dramma di persone in lotta con 11 male che si potrebbero recuperare alla vita con la collaborazione volontaria dei cittadini. Ma più ancora che gli slogans e le formule d'effetto valgono le cifr?. Ogni anno In Italia muoiono per insufficienza renale 7 mila dlalizzati; 1 nefropatie!, nello stesso periodo, sono oltre 3 mila. Al centro dialisi di Milano ci sono 1500 ammalati in lista d'attesa. Sono queste le cifre da meditar?. Rappresentano (e non è 11 solo aspetto» un dramma ignorato dalla maggioranza. E' possibile una soluzione? « Mancano strutture sanitarie, ma soprattutto donatori », commenta Pier Carlo Maschera presidente della sezione provinciale dell'Aldo (sedo in via Princlp» Tommaso 39, telefono 65.80.95, orarlo: 14-19,30). Facciamo un po' di storia. Il problema dei trapianti esiste da anni. La sua soluzione ha trovato molti ostacoli. Un passo avanti l determinante venne compiuto nel '71 a Bergamo con la nascita dell'Associazione del donatori che, da iniziativa locale. Investiva poi l'intero Paese. CU Iscritti all'Aido cggl sono oltre 30 mila (2 mila a Torino e in provincia). Esisto-.io ancora difficolta. Mancano fi¬ nanziamenti, per esempio. I fondi sono garantiti dall'autotassazlone degli aderenti all'iniziativa. Ma ci sono prevenzioni e indifferenza. La legge varata dal Parlamento ha permesso di Intavolare un discorso nuovo, ma ha risolto 1 problemi soltanto in parte. Da qui una serie di iniziative nuove p;r interessare l'opinione pubblica. Fra l'altro è stata varata la « carta del donatore ». un testa- mento con il quale una persona dLspone che dopo la morte 11 suo corpo ir possa essere tatto oggetto di prelievo a scopo di trapianto terapeutico, a norma delle vigenti leggi ». Con questo atto all'Aido si spera di poter superare gli ostacoli che 1 familiari di un defunto frappongono al momento di un prelievo. La legge, ora, prevede che si possa fare « obiezione scnita » entro 12 ore. ma anche se non arriva entro questo termine, è ormai troppo tardi — per esemplo - per II recupero o carta » conscn- delle cornee. La « carta » conscn tIrebbe dt superare ogni obiezione. L'Associazione donatori organi tiene contatti con le organizzazioni europee che hanno finalità comuni. In aprii?, per esemplo, la signora Plperno si recherà a Parigi da Milano con un aereo messo a disposizione gratuitamente dall'Air France. L'accompagneranno primari e medici ospedalieri che si incontreranno con colleglli francasi per uno scambio di notizie e di dati sul problema del trapianti. < Bisogna agire prima che la situazione si aggravi ulteriormente — commenta Franca Plperno —. E' utile e neces- 'arto che l'opinion: pubblica sia in/ormata. I trapianti stanno di ventando una pratica terapeutica che oggi garantisce risultati sicuri. Per questo è necessario che Il numero del donatori si moltipllchi e interpreti il credo umanitario dell'Aldo ».

Persone citate: Aido, Franca Plperno, Pier Carlo Maschera

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Milano, Parigi, Torino