Juventus e Torino con fiducia di Ferruccio Cavallero

Juventus e Torino con fiducia In vista della sfida incrociata con le due squadre milanesi Juventus e Torino con fiducia Più serena l'atmosfera tra i bianconeri - Un "rapporto" di Boniperti • Morini verso il recupero, Altafini (che sinora ha giocato solo 44 minuti "divisi" in 4 partite) si allena di più per tornare in squadra - Anastasi oggi riprende gli allenamenti Bonlperti. Parola, Altnfinl. Marini, Sci rea, Capello. E I tifosi. Attorno a questi porsonaggl sono trascorse le vicende di una mattinata che potrebbe avere la sua Importanza per la Juventus e per Il campionato: la mattinata di un martedì che — piazzato subito dopo la sconlltta -bis- con Torino (•bis- rispetto a Cesena e -bis- rispetto al derby d'andata), poco prima della sfida torinesemllanese e proprio in mezzo a certi agitati rapporti con una parte del pubblico bianconero — poteva regalare qualche dose in più di preoccupazione ad una squadra già in difficoltà. Il bilancio 6 stato abbastanza positivo. La Juventus si 6 guardata attorno e dentro di sé, ha notato che il sereno non stava soltanto In cielo e alla fine ha concluso di poter prendere ancora In mano con decisione lo specchio del campionato e guardarci dentro senza paura, senza temere di trovarci una brutta smorfia, un'immagine da Vecchia Signora appassita e triste. I tifosi — un centinaio di persone circa — hanno parlato molto fra loro ma poco con i giocatori. Boniperti, e Parola (gli accenni di contestazione sono stati ridottissimi e nemmeno troppo convinti); la squadra si à allenata con vivace impegno sotto un sole già caldo: (e Altafini ha fatto una specie di • straordinario- volontario col sorriso sulle labbra); Parola ha concluso il tutto con discorsi sereni e cordiali da grande saggio, annunciando pure che da oggi Anastasi tornerà ad allenarsi con gli altri, assieme agli altri ['Non penso ad alcun turbamento per II resto della squadra, ritengo di trovarmi Ira uomini e non fra bambini: ha detto Parola). Insomma gli unici piccoli guai sono solo quelli episodici: Sclrea e Capello che devono guarire. Morini che deve recuperare la condizione. Il guaio grosso, cica il vantaggio scialato, non pesa troppo e comunque c'è la massima decisione di cancellarlo vincendo in maniera più emozionante uno scudetto che si poteva vincere quasi a ruota libera. Bonlperti è arrivato allo stadio alle 9 e 39. con la sua auto. Il gruppo di tifosi lo ha bloccato all'ingresso, qualcuno ha ripetuto gli inviti a • far dimettere • Parola, ma qualcun altro ha applaudito. Il presidente è entrato negli spogliatoi e tutta la squadra ha ascoltato il suo • rapporto •: nessun rimprovero particolare, molte esortazioni • normali -. in sintesi il consueto discorsetto dei cosiddetti momenti importanti (e delicati). Un piccolo ■ rito ■ che di solito segue le sconfitte e ha pure un suo aspetto di portafortuna: chi segue da vicino i bianconeri ha infatti notato ieri mattina che dopo Cesena il • sermoncino • del presidente non c'è stato e la Juventus ha perso anche la partita successiva, cadendo cosi in due sconfitte consecutive, evento mai registrato da cinque anni in qua In casa juventino. Allo 10.10 sono usciti i giocatori, con Parola, per Iniziare l'allenamento: hanno • attraversato > la siepe abbastanza fitta dei tifosi che li aspettavano. Parola — davanti a tutti — ha raccolto qualche rimprovero ma pure qualche incoraggiamento. Mancavano nel gruppo Sclrea e Capello che riprenderanno solo oggi la preparazione per gli Incidenti (non preoccupanti, secondo I! giudizio del medico dott. La Neve: si tratta di una ferita ad un piede e una contrattura muscolare) accusati nel derby. C'era Invece Morini. che li i iniziato cosi la strada del recupero, con buone probabilità di riprendere II suo posto in squadra dopo due settimane di assenza. E c'era soprattutto Altafini. allegro come sempre, ma più pimpante del solito. Fin dal primo minuto — mentre i compagni palleggiavano in scioltezza — José ha • lavorato ■ sodo. Con Blzzotto ha eseguito esercizi ginnici, scatti, tiri in corsa. Poi si è unito agli altri per la ■ razione • normale. Alla fine José — che rimane il più giovane trentottenne In circolazione In Italia e forse nel mondo, per lo spirilo oltre che per il fisico — era sorridente, chiacchierava di tante cose con una visione del mondo (e della Juventus) diciamo cosi ottimistica. • Ho chiesto a Parola di lare questo allenamento più Intenso — spiegava Altafini — sia perché alla domenica io non gioco, sia perché mi rendo conto che in questo momento potrei rendermi utile alla squadra e dunque devo tenermi pronto. E poi la primavera è la mia stagione, quando r'è il sole lo rinvigorisco, la voglia di giocare aumenta. Slnora quest'anno sono entrato in squa¬ dra poco, pochissimo: ho pagato i la concorrenza di gente più glo vano. Ora le cose sono camolate, torse mi chiederanno di andare in campo, magari per un tempo. E lo voglio essere pronto Ha giocato poco, dice José. Infatti: non ha giocato nemmeno un tempo, nemmeno mezza parti _i _ 11 -. _. ... j , , ta dall inizio de campionato a unni Ppf 1.1 nrnnmnnn AA minuti ' oggi. Per la precisione 44 minuti cosi suddivisi: 15 il 14 dicembre scorso (Juventus-Inter 2 a 0). 3 il 4 gennaio (Juventus-Napoli 2 a t). 8 il 18 gennaio (Juventus-Bologna i »] 18 II 15 febbraio (Juventus-Como lai). Nemmeno un gol. naturalmente. E José continua a sognare il record di Meazza (gli I mancano tre reti). Adesso spera ' nella • collaborazione ■ della pri- mavera. che gli ha sempre por- tato buono, che lo fa sentire più giovane: e nel ricordo di certe suo proJozzo che hanno alutato la Juventus a vincere uno scudetto e potrebbero pure ripetersi. Altafini ha fiducia, per sé e per la squadra (• Avevamo 5 punti di vantaggio, torse ci slamo rilassa- , iif'ki u fi", (ivr .-ir.- il.inni tn.i:.:..i /o s(Wo è orosso ... . .w g^elempre" E "invece magari la Juve /li proprio bisogno di stimoli per dare II meglio •). Ed è sempre in gran forma dialettica, offre battute tipo questa: • Parlano dì " malia " Ira i giocatori della Juventus. Smentisco tutto: se ci losse la " mafia " lo che sono amico di tutti dovrei Antonio Tavarozzi Graziani: "La [uve forse cadrà a San Siro" - "Non giocherei mai con la maglia bianconera, è una squadra che mi sta antipatica" - Pulici, sul modello di Rivera, "squalifica" i giornalisti Santin è convinto che gli uomini di Parola non perderanno (Dal nostro Inviato speciale) Bardonecehia, 30 marzo. Paolino Pullcl segue II discutibile esemplo dì Gianni Rivera. Non ha parlato nella settimana che precedeva II derby, non ha mantenuto la promessa di rilasciare interviste dopo la slìda con la Juve. Pupi si chiudo In un insplegablle mutismo, alza le spalle e si limita a dire: • Non chiedetemi il motivo, lo saprete in seguito •. Fortunatamente c'è // • gemello • Grailanl pronto al dialogo. Francesco pare un astronauta nell'amila tuta da sci: è appena rientrato da una lunga passeggiata al Mclezet. Diversi chilometri In Illa Indiana, in compagnia dì al- cune mogli • volontarie : del] compagni, del tandem di ferro i Radice-Ferrini. La giornata è lu- : mlnosa. pochi lortunatl si godono sulle piste l'ultima neve. Il programma di vita del granata è quello delle scorse settimane, con una regolarità che non scaturisce da freddi comandi, ma dalla convinzione di lar qualcosa di utile. Ed I risultati danno ragione alla teoria di Radice. Graziani dunque non • squalifica • I giornalisti come Pullcl (ma lino a quando durerà II controproducente atteggiamento del bomber?) perché ha molte cose da dire sul Torino, sul rivali bianconeri, sul campionato. Iniziamo dal derby, da una confessione sincera sulla prestazione del Torino. ■ Domenica alcuni di noi. io. Pulici. Zaccarelll. non abbiamo giocato bene, eravamo nervosi, c'era un brutto campo e di conseguenze la squadra non si è espressa al massimo. Se non I fosse stato cosi avremmo battino la Juve con uno scarto mag- ! giore di reti >. Ma Graziani non ! ha visto gli avversari nervosi e deconcentratl. la soltanto presen- i te che nel calcio non può andare I sempre tutto per il giusto verso. I • E domenica — provede Grazia-1 nf — potrebbe capitare che la Juventus esca sconfitta da San Siro. La squadra di Chlappella in fin dei conti non è l'ultima arrivata • Ma ciò che più preme è lar bene al Comunale contro II Mllan, | allungare la catena di successi Interni. Ouesto però non è più il Mllan del girone d'andata che permise al granata d'Infrangere In trasferta una lunga tradizione negativa. Graziani. che realizzò II gol del 2-1. la presente come la squadra di Trapattonl sia temibile se presa in blocco. • Grosse individualità i rossoneri non le possiedono — spiega l'attaccante —. ma questo Mllan mi fa paura anche se noi siamo avvantaggiati per II fatto di giocare davanti al nostro pubi m'co. Dopo II dirby comunque sono abbastanza fiducioso perché questi due punti ci hanno dato molto morale ». Lo ambiente è sereno, lontano anniluce rispetto a quello delle precedenti stagioni. • Slamo meno spacconi — dichiara Graziani — abbiamo capito che con I facili I entusiasmi non si poteva andare lontano E poi non dimentichiamo che sono cambiati gli uomini... •. — Oualc bilancio Insomma può tornire su questa stagione granata che volge al termine? • In caso non abbiamo avuto rivali, in trasferta slamo Invece un po' mancati. Forse avremmo dovuto ragionare un po' di più. ad esempio nella partita di Perugia dove si volle strafare. Slamo co- munque all'Inizio di un moravi-1 glioso ciclo. Ouesta squadra può ! durare a lungo, abbiamo soltanto | bisogno di qualche ricambio a centrocampo. La Juventus Invece ha il problema di rimpiazzare Ana stasi e non è facile ». — La Juventus possiede una rosa più vasta, un parco riserve che conta su giocatori di nome... • Noi non ci possiamo permettere certi lussi, come quello d'avere In panchina un Altafini. I nostri rincalzi non hanno esperienza, ma tra qualche anno qualcuno ce li invidierà >. Il punto di distacco dalla Juventus galvanizza Graziani. Radice lo Invita al riposo pomeridiano, ma Francesco sa che questo è // mo-1 mento adatto per colpire al llan-1 chi la squadra di Parola con certe I frasi. Eccone un esemplo. • Alla Juve — dice Graziani — non ci andrei mal In vita mia. E' l'unica squadra che mi sta veramente antipatica. E poi che cos'è questa ; r. .. . . . ^. . smania di voler acquistare I migliori attaccanti in circolazione. Vogliono forse formare quattro squadre? ■. Francesco ammette però che I bianconeri, nonostante le amaro vicende di questo ultime due set- Umane, sono ancora I lavoriti. • Per tale motivo non voglio stilare più tabelle. Ouesto compio- j nato non finirà anche se noi do-1 vessimo perdere contro II Mil.in. I ci sarà bagarre fino a metà mag- j glo. Potrebbe anche capitare chei Juventus e Torino si ritrovassero | a disputare uno spareggio o ma- gari lo vinceremo con 46 punti, Per noi è II campionato più stres- ; sante, senza dubbio. Se dovessi-, mo andare in testa alla classifica potremmo trovare dello difficoltà. perché mantenere II primato è un compito che logora I nervi. Per ora comunque pensiamo a dare di più, a proseguire un calendario che sulla carta è senz'altro più facile di quello della Juve ». // suo pensiero vola al Torino del girone d'andata, a quella squadra che, o suo avviso, possedeva una maggior freschezza atletica. ■ E' stato II nostro miglior periodo — confida —. ma la nostra attuale volontà ha lo stesso valore ». Graziani crede nell'aggancio, spera addirittura che la sua squadra riesca a scavalcare domenica '» Juventus. Qualche c°mP.san0 PW* é più cauto nelle dichiara *J°n'- wf"° Santin a due passi «*•' bomber, dice: . Non credo che la Juventus, anche se I ho vista ?f,n" Brinta' l;adra 8 San si.r° hln,er. no" sembra squadra "grado di battere I bianconeri A Bnn.ne^nnn i*nn .finn f Libera e Boninsegna non sono, a , mio avviso, giocatori Irresistibili. Al massimo gli uomini di Chlap- ! pella strapperanno un pareggio ». Ferruccio Cavallero >-: il Altafini fa gli «straordinari» in allenamento (F. La Stampa)