Il Comune nei guai ha bisogno di mutui

Il Comune nei guai ha bisogno di mutui Debiti per 670 miliardi Il Comune nei guai ha bisogno di mutui Dopo la stretta creditizia - Le cifre del documento che il sindaco Novelli porterà a Roma Con oltre 220 miliardi e mezzo di anticipazioni di cassa e (considerando anche 11 disavanzo del bilancio di previsione 1976) più di 450 miliardi di mutui da contrarre o da perfezionare (sono già avviate operazioni per oltre 129) per «rientrarci con le banche, la situazione finanziarla del Comune, al 15 marzo, appare tutt'altro che rosea. Dal precedente prospetto (settembre 1975) all'attuale, come ha spiegato In Consiglio lo stesso vlcesindacc ed assessore al Bilancio Borgogno, molte cose sono cambiate, «purtroppo in peggio: La stretta creditizia, susseguente alle difficoltà di tenuta della lira e la circolare della Banca d'Italia che ha bloccato l'espansione delle anticipazioni da parte degli lstitu ti di credito hanno reso 11 clima quasi Insostenibile. Tanto che il sindaco Novelli avrebbe dovuto Incontrare ieri 11 presidente del Consiglio Moro ed 11 ministro del Tesoro Colombo per cercare, a li vello romano, una soluzione che dia respiro alle casse comunali. La riunione è stata però rinviata a causa degli attuali impegni del governo. Il quadro peggiora se si considera 11 residuo del mutui contratti con banche sino al 31 dicembre scorso: oltre 453,5 miliardi, di cui circa 318 per opere pubbliche e 135,5 per ripianare disavanzi. Nel documento preparato dal Comu ne, monca pero l'onere annuo (Interessi e quota capitale) che l'ani mlnlstrazione deve sopportare su queste ultime cifre. Il che, considerando le previsioni di entrata (per 11 '76 circa 112 miliardi), permetterebbe di valutare la sua capacità di spesa per la gestione ordinarla. Quali sono le possibilità di contrarre nuovi mutui che potranno servire sia per Investimenti 'n opere pubbliche, sia per l'ordinarla amministrazione ed 11 ripiano di precedenti passivi? La disponibilità residua è di 13,1 miliardi con I quali li Comune potrà garantire (in base alla nuova legge che consente di Incrementare 1 cespiti delegabili dall'») al 100 per cento), a seconda della durata dell'ammortamento e del tasso d'interesse praticato dalle banche, mutui da un minimo di 67 miliardi ad un massimo di 96,6. Anche in questo caso però la previsione del documento finanziarlo preparato dall'amministrazione potrebbe risultare ottimistico. I calcoli Infatti sono stati probabilmente fatti prima dell'ultimo aumento degli interessi sul mutui, imposto dagli istituti di credito dopo l'incremento del tosso di sconto effettuato dalla Banca d'Italia e, se, ad esemplo, lo Stato ripianerà (come aveva dichiarato 11 ministro del Tesoro alla delegazione torinese a dicembre) solo 11 50 per cento del deficit '75, 11 restante 59 per cento dovrà venir reperito sul mercato del credito ordinarlo a tassi che superano ormai 11 20 per cento. Queste consl. clorazioni complicano la già difficile situazione del Comune che, da un lato, si trova di fronte a richieste anche urgenti, del quante ri (oltre 600 miliardi) e dall'altro ha difficoltà a gestire l'ordinarla amministrazione. Ma vediamo In dettaglio qual è la situazione finanrlaria come appare dal prospetto del Comune. ANTICIPAZIONI DI CASSA. La quota maggiore spetta alla Cassa di Risparmio, 102,5 miliardi, segue l'Istituto Bancario S. Paolo (circa 30 miliardi), quindi il Banco di Sicilia (16), l'Iccrl (16). il Banco di Roma (15,5), la Banca Popolare di Novara (10), le banche nazionali del Lavoro e dell'Agricoltura (7 ciascuno), la Commerciale (6), 11 Banco di Napoli (5,8 circa) ed il Credito Italiano (5): totale 220,6 miliardi. MUTUI DA CONTRARRE (per estinguere le anticipazioni). Disa¬ vanzo 1972-73, oltre 82.8 miliardi, 86,7 per il 1974, altri 148 per 11 deficit '75 ed Infine 132.7 previsti per quest'anno. RESIDUO MUTUI (contratti si no al 31 dicembre 1975). Totale oltre 453,5 miliardi. Anche in questo caso è in testa alla graduatoria la Cassa di Risparmio a cui 11 Comu ne deve circa 88 miliardi. Seguo no: l'Iclpu (70,2), 11 S. Paolo (66,7), il Consorzio di credito per opere pubbliche (54,3), gli Istituti di previdenza (39,8), la Cosso depositi e prestiti (39.7), 11 Banco di Sicilia (35,1). ed altri per cifre minori. FONDO MUTUI. Importo opere pubbliche in corso, già mutuate ed ancora da pagare: 34 miliardi. Prelievi ancora da reintegrare: 16,6 miliardi. Capitale disponibile depositato su conti correnti ban cari: 17,4 miliardi. POSSIBILITÀ' DI CONTRAR RE MUTUI. Importo accertai nel 1975 e totolmente delegabile 69,6 miliardi. Vincoli già costituiti a garanzia di mutui contratti o in corso di perfezionamento, 56.4 miliardi Disponibilità residua. 13.2 miliardi. Questo in sintesi 11 quadro finanziarlo del Comune. Un panorama poco confortante, In un momento difficile per tutti. Solo lunedi 11 de Valente ha ammonito la maggioranza a selezionare la spesa per contenere 1 deficit che, Incontrollati, arriverebbero in pochi anni a cifre enormi. L'Impegno della glunla (in questi giorni sta varando 11 bilancio straordinario degli investimenti) e per un risaj nomento della finanza locale. Molto dipende comunque dallo Stato e, a palazzo civico, si spera che 11 prossimo Incontro con Moro e Colombo sia, quanto mene, chiarificatore g. san.

Persone citate: Borgogno, Moro, Tesoro Colombo

Luoghi citati: Napoli, Novara, Roma