Napoli: è stato il nipote a compiete la strage?

Napoli: è stato il nipote a compiete la strage? In carcere per tre omicidi Napoli: è stato il nipote a compiete la strage? Il giovane, 33 anni, figlio di un magistrato, ti protesta innocente - Il fatto avvenne nell'ottobre scorso /Dal nostro corrispondente) Napoli, 29 marzo. (a. 1.) Oggi pomeriggio, dopo la notifica del mandato di cattura, è stato portato al carcere di Poggioreale l'universitario fuori corso Domenico Zarrelli, 33 anni, ch'è accusato della strage di via Caravaggio, cioè di aver ucciso l'ostetrica Gemma Cenname, quarantaseienne, sorella di sua madre, il marito di lei, Domenico Santangelo, di 55 anni, ex capitano di lungo corso, e la figlia dell'uomo, Angela, ventenne. Le vittime, trucidate nella notte fra il 30 e il 31 ottobre scorso, furono rinvenute dopo una settimana nella loro abitazione: erano state colpite al capo con un pesante oggetto contundente e sgoz zate con un affilato coltello. Marito e moglie erano poi sta ti gettati nella vasca da ba gno, insieme col cagnolino, che aveva subito lo stesso feroce trattamento. Il corpo della ragazza, invece, avvolto in un lenzuolo, era stato abbandonato sili letto matrimoniale. I moventi del crimine non sono ancora chiari. Si è pensato di Individuarli in uno scoppio d'ira a causa di un reciso, diniego ad una richiesta pressante di denaro. Sem bra che qualche giorno pri i ma Gemma Cenname. prò prietaria di alcuni apparta-1 menti e dipendente di un ospedale cittadino, avesse de-1 positato in banca sette milioni e mezzo: il nipote, assillato dui debitori, si sarebbe recato a chiederle un prestito. Ne sarebbe derivata una vivace discussione, conclusasi con la strage. Sul presunto assassino, fin dai primi giorni delle indagini, si appuntarono i sospetti degli investigatori. Si partiva dal presupposto che soltanto una persona molto intima poteva, la sera del 30 ottobre, dopo le 22. bussare all'uscio di casa Santangelo, una famiglia che viveva appartata e con pochissimi amici, senza metterla in allarme. Al triplice delitto fu spinto dal tentativo di assicurarsi l'impunità. L'assassino giunse al punto di sgozzare anche il cagnolino per ritardare il più possibile il ritrovamento dei corpi martoriati. L'omicida doveva conoscere bene l'ubicazione della casa e sarebbe rimasto nell'alloggio fino ulle 5 del mattino (le lancette di un orologio alimentato a corrente elettrica erano ferme su quest'ora), allontanandosi indisturbato dopo aver interrotto l'erogazione dell'energia elettrica. Domenico Zarrelli, giovane della « Napoli bene », è alto 1,90, atletico. Ex giocatore di rugby, figlio di un alto magistrato deceduto qualche unno fa. un suo fratello, Ma rio, è penalista di Cassazio ne; un altro. Vittorio, è me dico.

Persone citate: Domenico Santangelo, Domenico Zarrelli, Santangelo

Luoghi citati: Napoli