Caso Lockheed: da ieri sera il "dossier" è a Montecitorio di Guido Guidi

Caso Lockheed: da ieri sera il "dossier" è a Montecitorio Prevista per lo scandalo una lunga indagine Caso Lockheed: da ieri sera il "dossier" è a Montecitorio La commissione inquirente ha 100 procedimenti pendenti - Tra questi: Io scandalo delle aste truccate, dei petroli e dei superburocrati • Attesi dagli Usa altri documenti da 4 cotrVimisU Ugo aa « comumsu tugo Roma. 29 marzo. Lo scandalo della Lockheed e a disposizione del Parlamento. I documenti con i primi risultati (purtroppo, non eclatanti) delle indagini compiute dal procuratore della Repubblica sono passati ufficialmente questa sera dal Palazzo di giustizia a Montecitorio. Se il programma viene rispettato, domani i dieci senatori e i dieci deputati della Commissione inquirente per i procedimenti di accusa contro ministro ed ex ministri possono cominciare a prenderli in esame. I propositi sono per arrivare ad una conclusione rapida e ieri il vicepresidente della Commissione, Ugo Spagnoli, comunista, si è impegnato pubblicamente perché il ritmo della inchiesta sia davvero celere. Ma le previsioni, purtroppo, sono, invece, sempre per una indagine a tempi lunghi: il lavoro arretrato da smaltire è notevole, la procedura macchinosa, i mezzi a disposizione abbastanza scarsi. La Commissione è composta da 9 democristiani (Angelo Castelli, Alessandro Agrimi, Gioacchino Attaguile, Wladimiro Curatolo, Antonio Mazzarolli, Guido Bernardi, Giuseppe Codacci Pisanelli, Pietro Padula, Antonino Mur mura) Spagnoli, Nicola Cataldo, Franco Coccia, Francesco D'Angelosante), due socialisti ( Nello Mariani e Michele Zuccaia), due missini (Alfredo Pazzaglia e Gastone Nencioni), un socialdemocratico, Alessandro Reggiani; un liberale, Giuseppe Balbo ed un indipendente di sinistra, Carlo Galante Garrone. La maggioranza dei commissari (quattordici) sono avvocati, uno è professore di diritto amministrativo, uno è notato, uno è ex magistrato, uno è ex dirigente industriale, uno è farmacista ed uno ha svolto sempre attività politica. La Commissione è presieduta dall'onorevole Castelli, de, che ha sostituito l'onorevole Cattanei ed ha cambiato di recente un suo membro: l'onorevole Olivi ha dato le dimissioni perché suo fratello 6 uno degli imputati latitanti. II bilancio della Commissione (tredici anni di attività) non è tra i più esaltanti. Sol tanto Giuseppe Trabucchi, democristiano, già ministro delle Finnnze, coinvolto in quello che fu «lo scandalo del tabacco» per i vantaggi assicurati ad alcuni coltivatori ( una storia di alcune centinaia di milioni del 1985) venne rinviato al giudizio del ParlamentoTutti gli altri casi presi in esame si sono conclusi con un decreto di archiviazione- La Commissione presieduta dall'onorevole Castelli ha una notevole mole di lavoro da smaltire: circa 100 procedimenti. Moltissimi casi sono di scarsissima importanza e relativi a denunce contro ministri senza fondamento. Venti procedimenti, però, sono di notevole interesse e tra questi almeno quattro sono molto delicati: lo scandalo dell'Anas ovvero delle «aste truccate» (venivano assegnati gli appalti per i lavori delle autostrade soltanto alle ditte che si impegnavano a versare in anticipo una tangente in cui sono imputati il socialista Mancine il democristiano Nataliquello dei petroli in cui sono coinvolti gli ex ministri Valsecchi (de) e Ferri (psdi)quello della Veguastampa in cui è indiziato l'ex ministro Gava senior, democristianoquello per lo scandalo de«superburocrati» nei quale ancora non è stata individuata la responsabilità precisa dnessuno. Sono procedimenti, questicon centinaia di imputati ed altrettanti difensori perché la Commissione inquirente indaga non soltanto sugli uomindi governo ma anche sui privati rimasti coinvolti nell'azione giudiziaria. I dieci senatori e i dieci deputati assolvono un incarico che è analogo a quello del giudice istruttore: interrogano gli imputatiesaminano i testimoni, raccol gono documenti e poi decido no se archiviare il caso o di sporre che il caso sia preso in esame dall'assemblea. Infine Camera e Senato decidono se affidare il problema alla Corte Costituzionale o pronuncia re una sentenza di prosciogli mento. Il lavoro della Commissione ha inizio con una declsione: scegliere i due relatorche debbono studiare le mille pagine passate questa sera da Palazzo di Giustizia a Montecitorio. Poi, su indicaziondei due relatori, si dovrà predisporre il criterio con cuprocedere nella indagine: confermare o revocare, per esempio, gli ordini di cattura neconfronti dei cinque imputatlatitanti (Camillo CrocianiOvidio Lefebvre, Maria FavaLuigi Olivi e Victor Max Melica). Nella indagine sullo scandalo dei petroli, per esempio, lCommissione decise di revocare l'ordine nei confrontdell'ex presidente della Unio ne Petrolifera, Vincenzo Caz-j zaniga che era latitante negli stati Uniti: non aveva altro modo per indurlo a tornare in Italia e per interrogarlo. A ì questo punto, la Commissione deve passare ad esaminare gli imputati a disposizione e, ovviamente, l'ex ministro del- la Difesa Mario Tonassi. Ma non è tutto: vi sono i testimo- ni americano che non sono te- I miti affatto a venire a Roma; j vi sono i testimoni francesi. Esiste, soprattutto, la grande mole di lavoro che la Com- missione deve smaltire. E' j per questo che, buona volon- ; ta a parte, le previsioni sui | tempi della inchiesta non pos- ! sono essere molto brillanti, ' rja Washington, questa se- r0i e giunta notizia che il por-1 tavoce ufficiale della sotto- ' commissione del senato statu- ' nitense incaricata di compiere indagini sulla Lockheed ha escluso che siano stati trovati documenti con qualche riferi- mento al Presidente della Re pubblica Giovanni Leone, «Posso dirlo in modo catego ric0 _ n„ dichiarato il porta non abbiamo assolti tornente nulla. D'altro canto |vorrei aggiungere che il presi- dente della sottocommissio 1 ne. senatore Frank Chnunch, parlando con il deputato ita- | Unno. Ruggero Orlando, hai escluso che il Presidente della Repubblica italiana possa coscrc *n Qualche modo collega *P con oli altri funzionari ed esponenti politici i cui nomi son stati fatti nel corso della inchiesta Lockheed». Forse sarà possibile conoscere il nome di ccoloro che al Ministero della Difesa hanno preteso il versamento di «bustarelle». Il portavoce della sottocommissione americana infatti ha spiegato anche cne tra Dreve ' documenti in suo Possesso saranno conse Knati al dipartimento di Stato cne Provvederà poi a trasmettorli in Italia, Guido Guidi

Luoghi citati: Italia, Roma, Usa, Washington