Argentina: decine gli italiani bloccati in carcere di Livio Zanotti

Argentina: decine gli italiani bloccati in carcere Argentina: decine gli italiani bloccati in carcere (Dal nostro inviato speciale) Buenos Aires, 29 marzo. I Fregale, moglie e marito, sono calabresi di Cosenza; ma stanno in Argentina da 26 anni. Di colpi di Stato ne hanno visti altri: Peron, Frondizi, Illia, adesso Isabelita, tutti tirati giù dai loro scranni presidenziali dalla sera alla mattina. Per essi, però, stavolta è diverso. La maggiore delle due figlie, Wanda, 28 anni e una carriera di avvocatessa appena avviata, e una delle decine di detenuti politici italiani chiusi nelle carceri argentine. L'hanno arrestata il 13 marzo scorso quando usciva dall'aver visitato il marito, Luis Sanguita, già imprigionato a fin e 73 per attività guerrigliera. E' « a disposizione del potere esecutivo », secondo una delle norme sullo stato d'assedio che consentono al governo di detenere a tempo indeterminato un cittadino senza doverlo sottoporre a processo sulla base di un semplice sospetto. « Aveva chiesto di rientrare in Halli, dove è nata. Anche con lo stato d'assedio, la costituzione prevede, all'articolo 23, che i detenuti "a disposizione del potere esecutivo " possano scegliere l'esilio al carcere. Ma ora la giunta militare ha sospeso questa facoltà e non sappiamo più a quale santo votarci per tirarla fuori di lì », dice il padre. Passa le sue giornate tra la casetta che nbita con la fa miglia a Villa Adelina, alla periferia di Buenos Aires, lo stabilimento penale dove sta la flgila, l'ambasciata italiana cho lo assiste nella vicenda e il terreno attiguo all'abitazione in cui coltiva funghi. « Tutto ciò che vede l'ho tirato su mattone per mattone, durante un quarto di secolo. Tutto con le mie mani. Lo dissi quando quelli, senza divisa ma con le pistole e i mitragliatori in mano, vennero a rovistarmi queste quattro stame in cerca di armi. E chi ce le ha mai avute le armi! "State tranquilli, non c'è bisogno di rompere, ditemi dove volete vedere e io vi smonto tutto ". Oggi però sono disposto a cedere qualsiasi cosa pur di riavere Wan da », dice il signor Fragale I Pregale contano soprattutto nell'iniziativa della nostra missione diplomatica. « Si sono dati da fare e. stanno insistendo ancora: pare tuttavia che non basti. Forse se si muovesse Roma... ». E' la stessa speranza cui stanno aggrappati i familiari degli altri italiani in galera. Salvatore Privitera, un medico nato a Catania nel 1947: lo hanno preso nell'agosto 74, mentre era ricoverato in un ospedale di Cordova per una «notisi. Pare che in realtà cercassero un suo omoni mo. In sua assenza trattennero il Privitera sul cui conto non venne fuori nulla. Non di meno fu processato ainfine assolto. Restò e resta a « disposi, zione ». Una formula che puòarrivò a significare una pe na senza fine. , Angelo Porcu, 35 anni, cagliaritano, faceva il sindaca lista a Villa Constitution, così come Pasqualino D'Errico, un operaio trentaseienne di Macerata. Furono tra i primi a finire in prigione durante il lunghissimo sciopero portato avanti dall'intera cittadina del Paranà nell'aprile dell'anno scorso. In Italia vuole tornare anche un sacerdote, Giancarlo Testa, che in Argentina venne quaiche anno addietro direttamente dalla sua provincia natale. Cuneo. A Villa Devoto, nella capitale, sono prigionieri due studenti lavoratori- Giuseppe Zito, di Acerra in provincia di Napoli, e Francesco Carlucci, nato nel 1947 a Potenza. Entrambi sono stati arrestati per aver tenuto in casa stampa definitia sovversiva. . ) U>TO e gli altri erano sul pun to di partire per 1 Italia quando il "golpe" gii ha sbattuto nuovamente la por ta della cella in faccia, II riaccendersi della vio lenza certamente renderà più duro tincora l'atteggiamento del militari. E proprio stamane, un commando estre-1 mista ha ucciso a raffiche di ! mitragliatore un ufficiale ! della polizia federale. Era l'ispettore Guillermo Ernesto Pavon, capo del servizi ope-. rativi dello Stato Maggiore : del corpo. Lo hanno abbat tuto mentre usciva dalla prò pria abitazione e con lui è caduto gravemente ferito un sottufficiale che lo accompa gnava. E' una delle avvisa glie degli scontri che potreb bero accendersi da qui a poco. Livio Zanotti