Letti agli ospedali da cliniche private

Letti agli ospedali da cliniche private Una convenzione regionale Letti agli ospedali da cliniche private Quando le strutture ospedaliere sono insudicienti - L'accordo è da ieri in discussione Uno del motivi che Inducono a parlare di Incostituzionalità della legge che obbliga I medici a scegliere tra l'ospedale e la l'bera professione è la carenza delle strutture ospedaliere. Purtroppo questa è una triste realtà, che ritarda la riforma sanitaria e complica le cose In questo momento di transizione In cui le Regioni sono responsabili dell'assistenza ospedaliera, ma non di quella sanitaria generale. Che cosa capita oggi se un cittadino, mutuato, si presenta all'ospedale ed esprime 11 desiderio di essere curato o operato da un medico di sua fiducia che lavora In quell'ospedale e si sente dire che non c'è posto? Deve attendere, oppure andare in una casa di cura privata. Ma 11 medico, se ha optato per l'ospedale, non può più lavorare fuori di esso. Per tentare di risolvere questa situazione, l'assessore regionale alla Sanità, Enrlettl, ha preparato una convenzione tra ospedali e case di cura mediante la quale queste ultime mettono a disposizione dell'ospedale — e di quel medico — un certo numero di letti e tutti 1 loro strumenti e apparecchiature. Qui potranno avvenire 1 ricoveri e le cure «semprechè — dice l'articolo 1 della convenzione — li ricovero non sia possibile nell'ambito delle strutture ospedaliere». Comunque «Ioli letti potranno essere utilizzati solo per ricoveri di elezione, essendo esclusa ogni Ipotesi d'urgenza». La clinica si comporta cioè come un albergo, fattura le tprestaz'oni alberghiere» e «j'impejna a riscuotere dall'utente e versare entro 5 giorni alla cassa dell'ospedale le somme derivanti dall'attività del medici ospedalieri». In sostanza: il malato paga tutto, poi viene rimborsato dalla Regione secondo le tariffe fissate. I medici 's'Impegnano a fatturare le prestazioni sanitarie secondo la vi¬ gente tariffa minima nazionale degli onorari, moltipllcata per tre» i (11 tariffario b del 1965), ma non! percepiscono una lira dlrettamcn- j te. Tutto passa attraverso la cassa i dell'ospedale che farà le riparti-1 zlonl secondo la legge. Questa bozza dt convenzione sa- j rà discussa ora con t sindacati, le organizzazioni del medici e del ! primari, gli ospedali e le case di i cura. Enrlettl spera di concludere ; entro una decina di gloml per dare il via a questa forma di assistenza iene cerca di supplire alla carenza delle strutture ospedaliere e che non avrà più motivo di esistere nel momento in cui tali strutture saranno completate». L'assessore è convinto che questa convenzione dovrebbe risolvere 1 motivi di contrasto tipo quelli che si sono verificati al Sant'Anna dove Vulttmatum al medici che non hanno ancora fatto la scelta dovrebbe scadere 11 3 o 4 aprile. «Da questa date t medici avranno dieci giorni di tempo per scegliere: noi — precisa l'assessore — pensiamo di arrivare in tempo per conscnttre loro una scelta giusta.