La polizia controlla il rifugio di Bozano?
La polizia controlla il rifugio di Bozano? Genova: dopo la condanna in Cassazione La polizia controlla il rifugio di Bozano? (Da! nostro corrispondente) jGenova, 26 marzo. | (p.l.) «La dichiarazione di giustizia fatta dalla Cassazione non deve restare una grida manzoniana», ha detto oggi l'avvocato Ugo M. Fatila, uno dei patroni di parte civile della famiglia Sutter nel processo contro Lorenzo Bozano. Il legale, che parlava anche a nome dei colleghi, ha espresso la sua soddisfazione per la sentenza, «ma non perché io sia animato da spirito di vendetta», ha precisato. «Chiunque ami la giustizia, ha aggiunto l'avv. Falliti, non poteva non desiderare che si compisse un atto di giustizia, dato che le prove erano tali per cui una diversa conclusione avrebbe significato la bancarotta della giustizia. Se il processo penale deve essere un accertamento razionale e non passionale dei fatti, era impossibile che si potesse affacciare l'ombra del dubbio in un processo, come questo, dalle risultanze certe e sicure». Il problema, però, è adesso quello di scovare Bozano: sul fatto che abbia trovato rifugio all'estero, tutti sono concordi, anche se alcuni indica- no la Francia, altri la Svizze ra, e altri ancora l'Olanda, quale Paese in cui il «biondino» si nasconde. Secondo indiscrezioni, gli inquirenti genovesi conoscerebbero con certezza la località del rifugio segreto, che verrebbe tenuta sotto controllo dall'Interpol, ma ancora non è scattato il meccanismo delle ricerche: la Cassazione, infatti, non ha per ora trasmesso in via ufficiale il dispositivo della sentenza alla procura generale di Genova, organo competente a emettere l'ordine di carcerazione che è il solo atto che possa mettere in moto il meccanismo dell'estradizione. E' peraltro convinzione diffusa che la libertà di Bozano non possa durare a lungo, e che il suo arresto da parte dell'Interpol sia soltanto questione di tempo.
Persone citate: Bozano, Lorenzo Bozano, Sutter, Ugo M. Fatila
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