Caduta l'ultima parete sotto il "San Gottardo"

Caduta l'ultima parete sotto il "San Gottardo"Galleria viaria più lunga del mondo Caduta l'ultima parete sotto il "San Gottardo" L'arteria, di 16.322 metri, aperta dopo sei anni di lavoro • L'opera, costata 180 miliardi di lire e pagata dalla Svizzera, sarà percorribile al traffico entro il 1980 (Dal nostro inviato speciale/ Airoto. 26 marzo. Tra discorsi di consiglieri sbfederali e flash di fotografi1 aalle 11,40 di stamane (gli sviz- zzeri amano la precisione) un dcontatto elettronico ha fatto saltare sotto mille metri di montagna, al chilometro 8 e 268 met. i, fra Airolo nel Canton Ticino e Gtìschenen in quello di Uri, l'ultimo diaframma di roccia della nuova galleria stradale del San Gottardo che si affianca al vecchio e sempre valido tunnel ferroviario inaugurato quasi cent'anni fa, nel 1880. Quella fu un'impresa epica, si adoperava ancora la terribile dinamite (si ebbero 144 morti e 403 feriti per le esplosioni e i gas venefici); si dovette soprattutto fare i conti con una malattia allora ancor quasi misteriosa, l'anchilosto- j miasl che corrodeva i polmo- j ni e provocò vittime a mi- i gliaia, forse diecimila fra gli operai che nei dieci e più arini parteciparono ai lavori. L'attuale è un'opera che si realizza con mezzi immensamente più efficaci e sicuri. Per agevolare il carico e l'avanzamento dei vagoni c'è per esempio una macchina nuovissima, appena arrivata dall'America uceladc(Bsgladetta «SlidingcFloor», con una piattaforma scorrevole d'acciaio lunga 241 metri; l'esplosivo usato è una nitroglicerina quasi insensibi le agli urti, i detonatori elet ssscctrici sostituiscono la vecchia ;tmiccia diventata ormai un ricordo con i suoi tradimenti. Eppure anche questa odierna è un'opera che esige fatica e sacrifici, si pensi soltanto all'acqua, costantemente presente e in misura rilevante e alle alte temperature (fino a 34 gradi) che si incontrano durante i lavori di perforazione nel cuore della montagna. Dal 1970, quando hanno avuto inizio da nord e da sud le attività di scavo, sono mor acctsgnnabGu1ti 12 operai, 5 dei quali per in-1ucidenti direttamente collegati al lavoro. Di essi 10 erano italiani. Su un totale di 650 operai e 40 tecnici occupati at isvetualmente sul due cantieri i oprincipati, circa 600 sono italiani, valtellinesi, bergamaschi, bellunesi, un gruppetto di meridionali. Una squadra, assai apprezzata dai dirigenti, comprende tutti operai di Ca pistrello. I lavoratori di can gsvmP«tiere guadagnano in media | 2700 franchi netti al mese, cir ca 900 mila lire al cambio at male, ma devono lasciare 500 franchi al mese per il vitto (senza bevande) e il pernottamento in baracche di legno, per la verità ben pulite e curate. L'intero peso finanziario dell'opera (il costo totale è calcolato in 550 milioni di franchi svizzeri, circa 180 miliardi di lire) grava sulla Svizzera. La galleria sarà aperta al traffico entro il 1980. Oggi è crollato, come si è detto, l'ultimo diaframma, ma non già del tunnel principale nel quale transiteranno gli autoveico¬ ligllrsdav«cpc4cgmdpli (e i cui lavori vengono a hbella posta ritardati rispetto dall'avanzata «sperimentale» j tdello scavo secondario), ma-gdel cosiddetto «cunicolo di si- J fdirozza» che corre parallela-! tmente all'asse del tunnel prin-. dcipale a trenta metri di di-1 sstanza. vII cunìcolo di sicurezza è g■■ tcollegato alla galleria vera e propria da tunnel trasversali (settanta in tutto) ogni 250 metri. Questi «raccordi», della larghezza di quattro metri e mezzo, possono accogliere una sessantina di persone; sono realizzati in modo da offrire il massimo di sicurezza in caso di incidenti e catastrofi. fbcinn Il cunicolo di sicurezza non I sarà accessibile agli automo- bilisti ma servila unicamente ! al personale della manuten- i zione. alla pulizia, al transito delle autolettighe e di mezzi urgenti. Ma è già previsto che, nel caso in cui dovesse esser deciso il raddoppio della galleria di base, il percorso del cunicolo servirà per la creazione del nuovo tracciato. La galleria in costruzione (il diaframma del tunnel principale cadrà entro i primi mesi dell'anno prossimo) è la più lunga galleria viaria del mondo, 16.322 metri, quattro chilometri circa più del trafo- rcCdro del Monte Bianco. Il piano tstradale, largo nove metri permetterà l'installazione di tre corsie, ed è destinato a collegare, mediante autostrada percorribile anche nei mesi invernali, la Svizzera centrale con il Canton Ticino, finora molto isolato, e in gene- smmiurp rale la Germania meridionale con l'Italia del Nord. Anche il tratto autostradale Chiasso-Basilea, al di qua e al di là del traforo, è in avanza ta via di costruzione. Non è senza significato che la cerimonia di «apertura» di stamattina sia stata trasmessa in Eurovisione: si tratta di una nuova strada che servirà, realmente, a unire un po' di più ii nostro continente. Umberto Oddone Lugano. Un minatore mentre fa scoppiare la mina che abbatte l'ultimo diaframma del tunnel del San Gottardo (Ap)

Persone citate: Umberto Oddone Lugano

Luoghi citati: America, Basilea, Canton, Canton Ticino, Germania, Italia, Svizzera, Uri