Un detenuto è morto in Francia per uno "sciopero della fame,,

Un detenuto è morto in Francia per uno "sciopero della fame,, Un detenuto è morto in Francia per uno "sciopero della fame,, tNostro servizio particolarei r.ii-i.'.i. 25 marzo. Un detenuto, in attesa di processo è morto di sfìni- mento in seguito a uno scio- pero deiiu fame. E' forse il primo caso del genere avvenuto in Francia: al momento del decesso l'uomo, alto 1,75. pesava 27 chili. Il recluso si chiamava Auguste Grandville min. 34 anni, algerino d'oriKine. Tra qualche giorno do Veva essere processato dal tribunale dell'Alta Garonna per una rapina commessa quattro anni fa: il 12 agosto 1972, in compagnia di una donna. Maud Batoli, aveva ra- pinato in una banca di To- iosa meno di cinque milioni di lire. Arrestato poco dopo. era riuscito a scappare dal carcere ed era stato catturato solo nel gennaio 1975 a Marsiglia. Responsabile di numerose aggressioni a mano armata, già condannato a 15 anni di reclusione dal tribunale di Morbihan per rapina. Augu ste Grandvillemin aveva ini-ziato il 12 maggio dell'anno scorso lo sciopero della fa- me, che con qualche interru- zione, lo ha portato alla morte. I motivi della sua prote sta sono denunciati in alcune lettere inviate ai familia- r* e a- le«ali: « c> sono tr"P! Pv menzogne nel mio dossier ' Per " prossimo processo; vo ! olio c/i- siano ricordati non solo i miei errori, ma anche ' gli unni in cui ero una per; soii« onesta, un lavoratore ». Secondi., motivo di contesta- zione: ia reclusione in unacella d'isolamento. Auguste Grandvlllemin chiedeva alla j direzione del penitenziario di tssere trasferito in una cel ; la comune. Ma mentre la ì magistratura aveva disposto ] un supplemento d'indagine ! sul 5110 passato, i dirigenti della prigione non avevano ! accondisceso alla seconda ri-chiesta, considerando anche i sua precedente fuga^ dalcarcere. Per questo il dete nuto aveva ripreso lo scio pero della fame. Dal penitenziario di Tolo- sa. Auguste Grandvillemin era stato trasferito in ospe- dale. poi a Marsiglia, di nuo- vo a Tolosa, e a Parigi. « Lo 1 hanno sbattuto da una parte i ali altra come un pacco in- ! gombrante — sostiene il suo ! avvocato, Cathala —. Nessu- ; no voleva rischiare che Grandvillemin morisse nella | sua prigione o nel suo ospe- dale. Anche negli ultimi giorni di vita era continuata questa odissea, fin quando alcuni giorni fa dalla prefettura di polizia era intervenuta per ' pfarlo trasferire all'ospedale deSainte-Anne, a Parigi. Ma ormai era finito». La morte del detenuto ha suscitato proteste e polemi . che. « Bisogna chiarire chi è I n responsabile di questo de1 cesso — accusa l'avvocato ] Cathala —. Lammìnistrazio ne del penitenziario ha agito | come doveva? Doveva far ali mentore di forza il suo pri gioniero. o lasciarlo continua 1 re nello sciopero della fame. 1 fino a conseguenze mortali?». I n1 L'articolo 390 del codice di CprecedsoinhcoraccefoddJelzvh procedura penale chiarisce p, cne „ se un detenuto compie i q1 la 1 uno sciopero della fame prò I lungato. si può procedere al ia sua alimentazione forzata. ; ma soltanto su decisione c | sotto sorvegliamo medica e ' quando la sua vita è in peri colo ». La polemica ora si i concentra su un interrogati vo: è stato fatto tutto il pos 1 sibile per salvare la vita del I rapinatore, oppure medici e : secondini hanno considerato j Grandvillemein un « pacco in i gombrante » da passarsi vi \ cendevolmente? p. pat. plilamgnl'lupmmdfi

Persone citate: Auguste Grandville, Auguste Grandvillemin, Auguste Grandvlllemin, Cathala, Maud Batoli, Tolo

Luoghi citati: Alta Garonna, Francia, Marsiglia, Parigi, Tolosa