La Lockheed potrà richiedere i danni

La Lockheed potrà richiedere i danni Un'altra svolta nell'inchiesta La Lockheed potrà richiedere i danni L'accusa del magistrato è cambiata: concussione, non più corruzione La società "dovette cedere" a pressioni per vendere gli aerei, quindi è parte lesa - Otto gli ordini di cattura spiccati dal giudice Martella Roma, 23 marzo. Un'altra clamorosa svolta nell'inchiesta sull'affare Lockheed: la società aeronautica americana potrà costituirsi parte civile e chiedere i danni per le « bustarelle » versate in Italia al fine di vendere gli Hercules C130. La formulazione della nuova accusa di « concussione » e non di «corruzione» fatta dal magistrato italiano ha cambiato il quadro della vicenda processuale. La Lockheed è diventata parte lesa poiché, secondo il giudice inquirente, per vendere i suoi aerei dovette cedere a pressioni. Alla società americana è stato quindi inviato un avvi so giudiziario, in cui si pre cisa cne in 1uesta nuova ve ste può ora costituirsi parte civile con diritto di chiedere il risarcimento dei danni, cioè in pratica l'ammontare delle « bustarelle » che nel 1971 fu costretta a distribuire. In questo modo, come è ovvio, gli uomini della Lockheed potrebbero anche decidersi a rivelare i <■- nomi » ancora segreti della vicenda, senza il rischio di incorrere nell'accusa di corruzione. Il particolare e sconcertante. Gli stessi dirigenti della società aeronautica avevano ammesso, dinanzi alla Commissione Church. di aver corrotto, tramite alcuni mediatori, pubblici ufficiali italiani ed erano stati fatti i nomi di due ex ministri della Difesa. Ora la posizione della Lockheed è paradossalmente cambiata proprio mentre la indagine della Procura romana si avvia alla conclusione. Oggi lo stesso sostituto procuratore Martella ha dichiarato che entro la fine del mese passerà le carte processuali all'ufficio istruzione per la formalizzazione dell'inchiesta. Le indagini seguono ritmi serrati. Oggi pomeriggio il sostituto procuratore Ilario Martella ha interrogato nel carcere di Regina Coell Antonio Lefebvre. Il professore era stato arrestato ieri, a tarda sera, assieme al generale Fftm«sLrL7dracbsvvcepsgldievc**^\&THenslthin concussione ». L'accusa è diretta a otto I persone. Nell'ordine di cat- ! tura, a tutte è contestato di l aver « indotto la multinazionaie americana a versare tra il 1969 e il '71 circa un miliardo di lire per vendere al i governo italiano 14 Hercules , fC-i 30;». Oltre a Lefebvre e a tFanalt, il provvedimento emesso dal magistrato è di- ' retto a Victor Max Melca, Luigi Olivi. Camillo Crocia 1 ni, Vittorio Antonelli, Maria I se il acnla no moriaiami Dila te la mane. oameala a. mi il io el nre arle Fava e a Ovidio Lefebvre. fratello di Antonio. Max Melca e Olivi, rispettivamente presidente e amministratore delegato della « Ikaria Establishment », la società con sede a Vaduz nel Liechtenstein che svolse opera di consulenza nell'affare Lockheed per un compenso di 78.000 dollari, hanno lasciato da tempo l'Italia e sono ora ricercati dall'Interpol. Degli altri personaggi, solo l'avvocato Antonelli, legale e collaboratore di Camillo Crociani, si trova in carcere. Maria Fava, Crociani e Ovidio Lefebvre fuggirono poco prima che nei loro confronti fosse emesso un ordine di cattura pe" « corruzione ». Il professor Lefebvre ha risposto alle domande del magistrato per alcune ore. Nell'affare Lockheed, il suo studio legale svolse il ruolo delia mediazione tra la società e i pubblici ufficiali che favorirono l'acquisto degli Hercules. Le tre società citate ^\&?tt-JXfa la Tezorefo di John Vassar House e la Ikaria di Melca e Olivi — furono invece i canali attraverso i quali, presumibilmente, le « bustarelle » passarono. Il rappresentante ufficiale per la Lockheed in Italia era Ovidio Le- to I at- ! di l ora mial i es , febvre „ commercialista fra a teUo di Ant0nio. ma l'avvoto _.. .. , . di- ' Silvana Mazzocchi ca, .• ,,„ ™ _„_:_„ o ia (Continua a pagina 2 ria I in quarta colonna)

Luoghi citati: Italia, Roma, Vaduz