Registi giovani e vecchi film

Registi giovani e vecchi film Mostra del cinema d'autore Registi giovani e vecchi film Si inaugura giovedì a Sanremo, con 30 opere di 19 Paesi - Comprende anche una retrospettiva sovietica degli Anni Trenta (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 22 marzo. La XIX « Mostra internazionale dei film d'autore » si inaugurerà giovedì con tre novità: La vita di una dama di corte di Akio Jissoji (Giappone), Piccolo villaggio di Antonio Eguino (Bolivia) e Torri di silenzio di Jamil Dehlavi (Pakistan). Le nazioni presenti sono 19, e i film 30, compresi quelli di una rassegna retrospettiva (fuori concorso) dei film sovietici degli Anni 30, realizzati da celebri registri quali Khsintzev, Trauberg e Jukevic. Sono film mai proiettati in Occidente e che sono stati concessi a Nino Zucchelli, direttore della mostra, « in via del tutto eccezionale e per un periodo che non deve superare i dieci giorni, il termine della manifestazione sanremese ». Si tratta di copie uniche del periodo muto, e di uno dei primi film sonori di questo vitalissimo momento cinematografico sovietico. Ecco i titoli: Sola (1931), di Grigori Khsintzev e Leonia Trauberg, progettato come film muto e in seguito .sonorizzato da Sciostakowic. Il marinaio dell'aurora (1926); /.' cappotto (1926) e Nuova Babilonia (1927) sono gli altri film di questa insolita coppia che lavorò insieme por molti anni (fino al 1936: Gente semplice). Infine: Merletti. Le montagne d'oro e Controplano di Serghci Jukevic. Scorrendo il nutrito programma, che prevede la proiezione di sei film al giorno, c'è da sottolineare il ritorno della cinematografia indiana che sottoporrà all'esame sanremese Lettere ad una moglie di Sekar Patrea. Ceylon con il film Maggiore età di Darmashena PathiraJa; mentre il Bangladesh presenterà Al di là del limite di Alamglr Kablr. Altro significativo ritorno è quello della Finlandia che, dopo aver vinto per ben due volte il Gran Premio di Sanremo con il Castello dei sogni e Uno sparo in fabbrica, ripro pone ben tre film di altrettanti gtovani registi: Anno Domi ni di Lasse Naukarinnen; Kesan Maku di Asako Tolonen e il documentario di .ioni Donnei- Tre scene con Ingmar Bergman. Poi l'America latina con la messicana Marcela Fernandel Violante in De todos modos Juan te llamas, il venezolano Manuel de Pedro con Vincenzo Gomez Y su epoca e il cileno Raoul Ruiz, che presenterà Utopia. Infine l'Est europeo: lUrss con Noi e le nostre montagne di Genrih Malian; la Polonia con Nel cuore dell'estate di Feliks Falk, oltre due film di Andrzej Wajda fuori concorso e Pilat v inni (Pilato e gli altri), inedito, girato per conto della televisione. La Cecoslovacchia La febbre, di Martin Holly, e La campana non suonerà per te di Vojtech Tropi; la Romania, Paltma di George Cornea; l'Ungheria con L'automobile, di Geza Boszormenyi; e infine la Jugoslavia con Pavia Pavlovic di Purisa DJor. d'evie. Per quanto concerne la cinematografia già affermata, si proietteranno Oroborus di Mark Berger per gli Stati Uniti, per la Gran Bretagna L'Ampelopede di Rachel Weinberg, e Infirmate reflections di Don Boyd. Gli autori italiani sono assenti, forse perché preferiscono la mostra di Cannes, la quale, oltreché essere dotata di mezzi finanziari e di attrezzature indubbiamente più produttive, sotto il riflesso commerciale è molto meno severo nel pretendere film Inediti. r. o.