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Una "presa,, di lotta giapponese può salvare dal soffocamento Lo "sparo della .salvezza" del prof. Heimlich Una "presa,, di lotta giapponese può salvare dal soffocamento New York, 20 marzo. Un chirurgo americano è riuscito a mettere a punto una tecnica speciale che può . salvare le migliaia di perso; ne che ogni anno, in tutto il i mondo, muoiono per soffo| camento. Un metodo molto j semplice, che chiunque può ; imparare. La «manovra di Heimlich», così chiamata dal j nome del suo ideatore (il professor Henry Heimlich i dell'Ospedale ebraico di Cin| chinati), permette di espelleI re l'aria dai polmoni con • una pressione tanto forte da liberare la gola di qualsiasi oggetto che l'ostruisce. La morte per soffocamelii to è una delle più diffuse nel mondo; negli Stati Uniti le . vittime provocate da questo proprie braccia, tenendo le mani tra la sua cintola e la base della gabbia toracica. Una mano è chiusa a pugno, ed il pugno è saldamente afferrato dall'altra mano del soccorritore. Poi si o-jrcita una energica pressiti, j verso l'alto. E' a questo punto che l'aria viene espulsa dai polmoni con forza esplosiva. «All'inizio — dice il professor Heimlich — non mi aspettavo una reazione del genere: pensavo che si trattasse di infortunati del tutto speciali. Ma poi ho potuto constatare che tutti i soffocati reagiscono allo stesso modo». E' nato cosi quello che il chirurgo di Cincinnati ha battezzato lo «.sparo della saivezza». t Ansa Reuterf genere di incidenti sono addirittura più numerose di quelle provocate dai disastri aerei o dalle armi da luoco. ! Per questo il prof. Heimlich ha studiato a lungo il problema e due anni fa na messo a punto il suo sistema, con il j quale fino ad oggi ha salvato ' più di cinquecento persone. Dice Heimlich: «Chi sta ( per soffocare è una persona \ in perfetta salute, che non , ha lesioni. L'importante è intervenire in meno di quattro 1 minuti, perché nessuno rie- i sce a vivere sema ossigeno per un tempo superiore». La «manovra» per salvare ' l'infortunato è abbastanza rude, quasi una «presa» di lotta giapponese. Bisognu I stringere l'infortunato con le I